Duecentocinquanta anni di storia della Confraternita del Santissimo Sacramento
L'archivio storico della confraternita recuperato da due studiose coratine
giovedì 24 novembre 2016
11.54
In occasione delle celebrazioni per il 250° anniversario delle "Regole di fondazione" della Confraternita del Santissimo Sacramento di Corato, la pia congregazione ha avviato il recupero del proprio archivio storico, grazie alla collaborazione delle studiose Maria Francesca Casamassima e Maria Cristina De Benedittis, allieve della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Bari, coordinate della dott.ssa Carla Palma, funzionario della Soprintendenza Archivistica della Puglia e della Basilicata. Tale intervento, finalizzato alla schedatura, al riordino e all'inventariazione dell'antica documentazione, si inserisce nel più ampio programma di iniziative intraprese per la valorizzazione del pregevole patrimonio artistico e religioso della Confraternita.
L'evento si terrà venerdì 25 novembre 2016, a partire dalle ore 19.00, presso la sala Verde di Palazzo di Città, alla presenza del vicario generale dell'Arcidiocesi di Trani mons. Giuseppe Pavone, del direttore generale per il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia Cataldo Patruno, del sindaco Massimo Mazzilli e del vicario zonale don Giuseppe Lobascio. Le relazioni, moderate dal giornalista Carlo Sacco, saranno affidate alla dott.ssa Maria Francesca Casamassima, al responsabile della Caritas diocesana don Raffaele Sarno e al referente cittadino per la Diocesi dei Beni Culturali Ecclesiastici don Luigi Tarantini. L'incontro si concluderà con gli interventi del priore Pasquale D'Introno e della presidente della FIDAPA BPW Italy – Sez. di Corato Angela Quinto.
«Si tratta di un appuntamento importante per il territorio – dichiara don Giuseppe Lobascio – perché attraverso il recupero di queste fonti d'archivio ci si riappropria di frammenti significativi della storia ecclesiastica e civile di Corato, al fine di porre l'attenzione sul quel vasto e non del tutto sufficientemente esplorato patrimonio ecclesiastico di tipo archivistico, espressione dell'azione pastorale della comunità cristiana locale».
«Scopo fondamentale delle Confraternite, così come testimoniato dai documenti prodotti nel corso dei secoli – evidenzia il priore Pasquale D'Introno – è di aiutare i deboli e i bisognosi, perseguendo un fine religioso ed assolvendo, al tempo stesso, ad una funzione sociale. Essere confratello o consorella non significa solamente aderire ad un'associazione, ma sposare un ideale di vita che unisce le persone con intenti ispirati dalla fede in Cristo. Le Confraternite sono chiamate a rendere attuale il loro scopo nella società ed a supportare con il proprio impegno, ed in base alle regole dei propri Statuti, i bisogni espressi dal territorio nel quale sono insediate».
In tale ottica, nel corso della serata, il priore Pasquale D'Introno annuncerà il patrocinio della Confraternita al progetto " Win Welcome In" in favore della emergenza profughi.
L'attività gestita dalla Caritas diocesana e dall'Impresa sociale Terre Solidali di Trani sarà orientata verso donne minorenni straniere emigrate dai Paesi dell'area mediterranea.
Le giovani, in gruppi di 20, saranno ospitate per un periodo di 60 giorni presso il centro di prima accoglienza di Trani, nella Casa di Carità " Don Giuseppe Rossi", prima del loro trasferimento presso comunità per minori di seconda accoglienza.
Il progetto, che si concluderà nel marzo del 2019, prevede l'avvicendarsi di numerosi gruppi di ospiti nell'arco dell'anno.
L'evento si terrà venerdì 25 novembre 2016, a partire dalle ore 19.00, presso la sala Verde di Palazzo di Città, alla presenza del vicario generale dell'Arcidiocesi di Trani mons. Giuseppe Pavone, del direttore generale per il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia Cataldo Patruno, del sindaco Massimo Mazzilli e del vicario zonale don Giuseppe Lobascio. Le relazioni, moderate dal giornalista Carlo Sacco, saranno affidate alla dott.ssa Maria Francesca Casamassima, al responsabile della Caritas diocesana don Raffaele Sarno e al referente cittadino per la Diocesi dei Beni Culturali Ecclesiastici don Luigi Tarantini. L'incontro si concluderà con gli interventi del priore Pasquale D'Introno e della presidente della FIDAPA BPW Italy – Sez. di Corato Angela Quinto.
«Si tratta di un appuntamento importante per il territorio – dichiara don Giuseppe Lobascio – perché attraverso il recupero di queste fonti d'archivio ci si riappropria di frammenti significativi della storia ecclesiastica e civile di Corato, al fine di porre l'attenzione sul quel vasto e non del tutto sufficientemente esplorato patrimonio ecclesiastico di tipo archivistico, espressione dell'azione pastorale della comunità cristiana locale».
«Scopo fondamentale delle Confraternite, così come testimoniato dai documenti prodotti nel corso dei secoli – evidenzia il priore Pasquale D'Introno – è di aiutare i deboli e i bisognosi, perseguendo un fine religioso ed assolvendo, al tempo stesso, ad una funzione sociale. Essere confratello o consorella non significa solamente aderire ad un'associazione, ma sposare un ideale di vita che unisce le persone con intenti ispirati dalla fede in Cristo. Le Confraternite sono chiamate a rendere attuale il loro scopo nella società ed a supportare con il proprio impegno, ed in base alle regole dei propri Statuti, i bisogni espressi dal territorio nel quale sono insediate».
In tale ottica, nel corso della serata, il priore Pasquale D'Introno annuncerà il patrocinio della Confraternita al progetto " Win Welcome In" in favore della emergenza profughi.
L'attività gestita dalla Caritas diocesana e dall'Impresa sociale Terre Solidali di Trani sarà orientata verso donne minorenni straniere emigrate dai Paesi dell'area mediterranea.
Le giovani, in gruppi di 20, saranno ospitate per un periodo di 60 giorni presso il centro di prima accoglienza di Trani, nella Casa di Carità " Don Giuseppe Rossi", prima del loro trasferimento presso comunità per minori di seconda accoglienza.
Il progetto, che si concluderà nel marzo del 2019, prevede l'avvicendarsi di numerosi gruppi di ospiti nell'arco dell'anno.