Due attori coratini nel cast dello spettacolo "Nozze di sangue"
Realizzato dalla compagnia Teatro del Viaggio, debutterà in scena al Politeama di Bisceglie
giovedì 28 aprile 2022
Ci saranno anche due giovani attori di Corato, Marco Jacopo Montaruli e Antonio Quercia, tra i protagonisti di uno spettacolo ispirato all'omonima opera di Federico Garcia Lorca intitolato "Nozze di Sangue", che andrà in scena domenica 29 maggio al Politeama di Bisceglie con la regia di Gianluigi Belsito e le canzoni a cura di Vanna Sasso. Il lavoro è nato da un lungo laboratorio organizzato dalla stessa compagnia Teatro del Viaggio e dalla Nuova Accademia Orfeo, coinvolgendo ben sedici adulti che, dopo una prima fase propedeutica, hanno approfondito l'impegnativo testo drammaturgico del poeta spagnolo, estrapolato dal suo specifico contesto di luogo e di tempo e inframmezzato da brani di musica leggera italiana, da Elisa ai Maneskin, da Ranieri a Mahmood, dalle Vibrazioni a Madame, interpretati dal vivo.
La trama dell'opera: «Tutto parte da una faida tra due famiglie e ruota intorno a personaggi emblematici. La Madre, cui sono stati uccisi marito e figlio, sta per assistere al matrimonio dell'altro figlio con una ragazza che era fidanzata con Leonardo, imparentato proprio con la famiglia degli assassini. Quale sarà il destino dei tre ragazzi? La messinscena è immersa in una forte simbologia. La terra che è come la madre, perché la terra è capace di dare la vita come la donna e anche di prendersi cura dei morti. L'acqua che serve per irrigare i campi e il sudore degli uomini che spesso rassomiglia a rigoli di sangue, due liquidi in grado di nutrire sia i corpi che i campi, significato di vita e fertilità. I cavalli che rappresentano la virilità maschile, identificazione con la passione di un uomo. E i coltelli, simboli di tragedia, di una morte che sta per arrivare e di una minaccia che incombe su tutti. E poi la luna, drammatica, partecipe di questa storia di sangue».
La trama dell'opera: «Tutto parte da una faida tra due famiglie e ruota intorno a personaggi emblematici. La Madre, cui sono stati uccisi marito e figlio, sta per assistere al matrimonio dell'altro figlio con una ragazza che era fidanzata con Leonardo, imparentato proprio con la famiglia degli assassini. Quale sarà il destino dei tre ragazzi? La messinscena è immersa in una forte simbologia. La terra che è come la madre, perché la terra è capace di dare la vita come la donna e anche di prendersi cura dei morti. L'acqua che serve per irrigare i campi e il sudore degli uomini che spesso rassomiglia a rigoli di sangue, due liquidi in grado di nutrire sia i corpi che i campi, significato di vita e fertilità. I cavalli che rappresentano la virilità maschile, identificazione con la passione di un uomo. E i coltelli, simboli di tragedia, di una morte che sta per arrivare e di una minaccia che incombe su tutti. E poi la luna, drammatica, partecipe di questa storia di sangue».