Domenico Santarella porta Modugno in giro per l'Italia
Il suo "C'era una volta Mimì" arriverà sino a Zurigo
lunedì 16 ottobre 2017
18.30
Mimì era il grande Domenico Modugno. Mimì è anche il nome del nonno del giovane Domenico Santarella, al quale il versatile artista ha voluto dedicare lo spettacolo "C'era una volta Mimì" che si appresta ad essere rappresentato nei teatri e nelle piazze di tutta Italia sino a varcare i confini nazionali con lo spettacolo del prossimo 15 dicembre a Zurigo.
Con il giovane attore e musicista coratino ci sarà anche Cora Gasparotti , studente presso l'Accademia Nazionale di Danza a Roma.
Lo spettacolo è un connubio di musica e racconti che attraversa la storia di Domenico Modugno. Un viaggio che parte dalle sue prime canzoni in dialetto salentino ispirate alla sua amata e mai dimenticata Puglia, che parlano del mare, del sole, di pescatori, di minatori di cicorie, di tamburelli, di gatti neri, di grilli innamorati, di svegliette, di donne dai capelli ricci, di pesci spada, per poi passare alle canzoni in napoletano divenute parte della quotidianità di tutti i tempi come "Tu si na cosa grande , "Resta cu me", "Io mammete e tu", "O ccafè", ''Lazzarella'', fino ad arrivare ai grandi successi in italiano, "Vecchio Frack", "Meraviglioso", "Piove, "La lontananza",''Nel blu dipinto di Blu''.
Di Domenico Santarella abbiamo parlato diffusamente in occasione di altri successi raggiunti sui palchi di tutta Italia. Ed è attraverso le sue parole che scopriamo l'essenza di "C'era una volta Mimì".
«Lo spettacolo è un racconto vero e proprio, il racconto della sua storia che poi è molto simile alla mia in molti aspetti e tutte le storie hanno inizio con c'era una volta. Mimì perché è uno spettacolo che dedico a mio nonno, che si chiamava Domenico e aveva il baffetto come Modugno, e per tutti era il nonno Mimì. Domenico Modugno era il suo idolo e quando ero piccolo mi raccontava le sue storie e mi canticchiava le sue canzoni. In comune il nonno Mimì e il grande Mimmo avevano un grande carisma, l'amore per i bambini, l'amore per la vita e un infinita voglia di giocare. La storia di Domenico Modugno inoltre la racconto perché per molti aspetti è simile alla mia.. La storia di un ragazzo che nasce in Puglia ed ha un grande sogno, quello di diventare un artista di successo. Cantante, attore, chitarrista e con un grande amore per l'arte si sposta a Roma per studiare recitazione e confrontarsi con una realtà più grande per poi dopo una serie di difficoltà riuscire a realizzare il proprio sogno accompagnando al suo talento una forte determinazione».
Lo spettacolo esordirà l'11 novembre al Teatro Petrolini di Roma.
Con il giovane attore e musicista coratino ci sarà anche Cora Gasparotti , studente presso l'Accademia Nazionale di Danza a Roma.
Lo spettacolo è un connubio di musica e racconti che attraversa la storia di Domenico Modugno. Un viaggio che parte dalle sue prime canzoni in dialetto salentino ispirate alla sua amata e mai dimenticata Puglia, che parlano del mare, del sole, di pescatori, di minatori di cicorie, di tamburelli, di gatti neri, di grilli innamorati, di svegliette, di donne dai capelli ricci, di pesci spada, per poi passare alle canzoni in napoletano divenute parte della quotidianità di tutti i tempi come "Tu si na cosa grande , "Resta cu me", "Io mammete e tu", "O ccafè", ''Lazzarella'', fino ad arrivare ai grandi successi in italiano, "Vecchio Frack", "Meraviglioso", "Piove, "La lontananza",''Nel blu dipinto di Blu''.
Di Domenico Santarella abbiamo parlato diffusamente in occasione di altri successi raggiunti sui palchi di tutta Italia. Ed è attraverso le sue parole che scopriamo l'essenza di "C'era una volta Mimì".
«Lo spettacolo è un racconto vero e proprio, il racconto della sua storia che poi è molto simile alla mia in molti aspetti e tutte le storie hanno inizio con c'era una volta. Mimì perché è uno spettacolo che dedico a mio nonno, che si chiamava Domenico e aveva il baffetto come Modugno, e per tutti era il nonno Mimì. Domenico Modugno era il suo idolo e quando ero piccolo mi raccontava le sue storie e mi canticchiava le sue canzoni. In comune il nonno Mimì e il grande Mimmo avevano un grande carisma, l'amore per i bambini, l'amore per la vita e un infinita voglia di giocare. La storia di Domenico Modugno inoltre la racconto perché per molti aspetti è simile alla mia.. La storia di un ragazzo che nasce in Puglia ed ha un grande sogno, quello di diventare un artista di successo. Cantante, attore, chitarrista e con un grande amore per l'arte si sposta a Roma per studiare recitazione e confrontarsi con una realtà più grande per poi dopo una serie di difficoltà riuscire a realizzare il proprio sogno accompagnando al suo talento una forte determinazione».
Lo spettacolo esordirà l'11 novembre al Teatro Petrolini di Roma.