Disoccupazione a Corato, i dati ufficiali
Le cifre fornite dall'Istat, le statistiche relative alle città limitrofe e il raffronto con la media nazionale
martedì 3 maggio 2022
8.26
La rilevazione è relativa al 2019, dunque precedente all'emergenza epidemiologica, al lockdown e alle sue ripercussioni. I dati ufficiali forniti dall'Istat attraverso il censimento permanente della popolazione, raccolti da Il sole-24ore, consentono di tracciare, in ogni caso, la situazione inerente la disoccupazione in ciascuno dei Comuni del barese (oltre che della Bat).
La statistica prende in esame il rapporto tra gli occupati, le persone in cerca di occupazione e il totale della popolazione attiva residente. Il riferimento scelto è il 13.12% del raffronto complessivo nazionale: una quota superata in 38 dei 41 Comuni dell'Area Metropolitana.
Il dato più basso, nell'ex Provincia di Bari, si registra a Noci (11.62%), che è sotto la fatidica quota della media nazionale insieme ad Alberobello (11.89%) e Castellana Grotte (12.73%). Corato è al 17.47%, dato superiore a quelli delle confinanti Bisceglie (16.44%) e Ruvo di Puglia (15.84%), inferiore rispetto ad Andria (21.24%) e Trani (21.66%). Raffronti migliori sono anche quelli di Molfetta (14.49%), Terlizzi (16.81%) e Poggiorsini (16.61%), mentre Gravina ha fatto segnare il 17.90%.
L'insorgere della pandemia, secondo gli analisti, ha incrementato le forbici ma occorrerà attendere ancora per definire quali conseguenze concrete si siano verificate sul tessuto socio-economico del barese. Quanto al Comune capoluogo, sulla base dei dati, a Bari il 16.24% della popolazione residente in età e nelle condizioni tali da poter lavorare non svolge alcuna attività.
La statistica prende in esame il rapporto tra gli occupati, le persone in cerca di occupazione e il totale della popolazione attiva residente. Il riferimento scelto è il 13.12% del raffronto complessivo nazionale: una quota superata in 38 dei 41 Comuni dell'Area Metropolitana.
Il dato più basso, nell'ex Provincia di Bari, si registra a Noci (11.62%), che è sotto la fatidica quota della media nazionale insieme ad Alberobello (11.89%) e Castellana Grotte (12.73%). Corato è al 17.47%, dato superiore a quelli delle confinanti Bisceglie (16.44%) e Ruvo di Puglia (15.84%), inferiore rispetto ad Andria (21.24%) e Trani (21.66%). Raffronti migliori sono anche quelli di Molfetta (14.49%), Terlizzi (16.81%) e Poggiorsini (16.61%), mentre Gravina ha fatto segnare il 17.90%.
L'insorgere della pandemia, secondo gli analisti, ha incrementato le forbici ma occorrerà attendere ancora per definire quali conseguenze concrete si siano verificate sul tessuto socio-economico del barese. Quanto al Comune capoluogo, sulla base dei dati, a Bari il 16.24% della popolazione residente in età e nelle condizioni tali da poter lavorare non svolge alcuna attività.