Processo strage dei treni, il Covid ferma le udienze: si torna in aula ad aprile
Aula ritenuta inadeguata dai difensori degli imputati
giovedì 14 gennaio 2021
18.35
L'udienza odierna del processo per l'incidente ferroviario del 12 luglio 2016, avvenuto sulla linea Andria-Corato di Ferrotramviaria causando 23 morti e 51 feriti, è stata rinviata al 29 aprile prossimo: i giudici del Tribunale di Trani hanno infatti accolto la richiesta presentata dai difensori degli imputati, che hanno chiesto un rinvio per "inadeguatezza dell'aula a espletare il processo in ossequio alle norme Covid". L'udienza infatti si sarebbe dovuta tenere nell'auditorium dell'oratorio Sant'Annibale Maria di Francia ad Andria, dove da alcuni mesi si svolge il processo a causa dei lavori in corso nell'aula bunker del carcere di Trani.
La prossima udienza, a fine aprile, potrebbe invece tenersi nell'Aula della corte d'Assise del Tribunale di Trani.
Già nell' udienza del novembre scorso, la stessa istanza era stata presentata alla Procura dal presidente dell'Ordine degli avvocati, Tullio Bertolino (uno dei legali interessati al processo, in rappresentanza delle difese), che sottolineava la compresenza di troppe persone nell'auditorium Sant'Annibale Maria di Francia di Andria e la difficolta' di far arrivare in Puglia testi provenienti anche da Toscana e Piemonte: quello di oggi è il terzo rinvio (stessa decisione anche a dicembre) del processo nel quale sono coinvolte 17 persone fisiche e una società. Si tratta di dipendenti, dirigenti e vertici di Ferrotramviaria, di un dirigente del Ministero dei Trasporti e due direttori dell'Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria. I reati contestati a vario titolo vanno dal disastro ferroviario all' omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
La prossima udienza, a fine aprile, potrebbe invece tenersi nell'Aula della corte d'Assise del Tribunale di Trani.
Già nell' udienza del novembre scorso, la stessa istanza era stata presentata alla Procura dal presidente dell'Ordine degli avvocati, Tullio Bertolino (uno dei legali interessati al processo, in rappresentanza delle difese), che sottolineava la compresenza di troppe persone nell'auditorium Sant'Annibale Maria di Francia di Andria e la difficolta' di far arrivare in Puglia testi provenienti anche da Toscana e Piemonte: quello di oggi è il terzo rinvio (stessa decisione anche a dicembre) del processo nel quale sono coinvolte 17 persone fisiche e una società. Si tratta di dipendenti, dirigenti e vertici di Ferrotramviaria, di un dirigente del Ministero dei Trasporti e due direttori dell'Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria. I reati contestati a vario titolo vanno dal disastro ferroviario all' omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.