Disagi e ferrovia, Legambiente: «I sindaci si attivino per sbloccare la situazione»
«I pendolari non possono più sopportare una situazione simile»
mercoledì 11 ottobre 2017
8.16
In una lunga nota, il circolo coratino di Legambiente passa in rassegna le varie fasi dei confronti e degli incontri di cui si è fatta promotrice nel tentativo di intessere un dialogo sulla situazione del trasporto su ferro che sta arrecando tanti disagi ai tanti pendolari che usufruiscono del servizio. In chiusura della nota il circolo "Antonio Vassallo", dopo aver stigmatizzato il silenzio e la poca efficacia delle istituzioni locali nella trattazione del problema, esorta i sindaci ad «attivare i processi democratici per lo sblocco della situazione». Inoltre, il Circolo comunica di aver richiesto formalmente un incontro con l'assessorato ai trasporti regionale.
Di seguito la nota integrale diffusa da Legambiente
Il nostro circolo sta cercando di tenere alta l'attenzione sulla questione pubblicando quasi ogni mese un comunicato sul tema e per sensibilizzare tutti sull'importanza del trasporto su ferro su un area metropolitana circa un milione e mezzo di abitanti, unendo praticamente tre capoluoghi di provincia.
Disservizi e problematiche relative al trasporto pubblico stanno caratterizzando la vita dei pendolari e Legambiente è vicina alle questioni di tutti quei studenti e cittadini che perdono ore di lavoro e di lezione. Non solo la nostra città, specie nelle ore di punta, vede il traffico veicolare incrementato da torpedoni che aumentano il traffico con le ovvie conseguenze.
Per questo motivo, abbiamo parlato con i cittadini letto mail, cercato l'interlocuzione con l'Azienda concessionaria cercando di trovare il bandolo della matassa sui bisogni dei pendolari, ma dopo il report, stilato dalla stessa Società a fine incontro dello scorso 31 marzo, avevamo aperto una partita di credito e di credibilità come segno di apertura e di dialogo aperto, costruttivo e sincero, portando anche una rappresentanza dei pendolari.
Legambiente ha indetto una conferenza pubblica per informare i cittadini e le istituzioni dell'incontro nei dettagli e per documentare alla stampa in merito alle evoluzioni in atto sul trasporto su ferro in un sistema complesso ed integrato nell'area metropolitana.
Abbiamo organizzato una conferenza pubblica il 10 aprile per presentare pubblicamente l'incontro con l'azienda di trasporto pubblico, ricevendo anche il disaccordo e la disillusione dei genitori di alcuni deceduti nel corso dell'incidente ferroviario tra Andria e Corato. Tra i macrotemi che sono stati affrontati in scaletta ci sono state alcune questioni fondamentali: le problematiche ambientali, gli aspetti tecnici del servizio e del suo funzionamento, il disagio pendolari. Nella conferenza sono stati presenti dei pendolari e dei tecnici che hanno aiutato ad analizzare a fondo le questioni sul tappeto.
In questo periodo, abbiamo incalzato l'opinione pubblica, i Media e le istituzioni locali affinché si facesse sistema per diventare insieme portavoce delle nostre comunità, non solo della nostra città, ma di un territorio, di un'intera area metropolitana. In questo, siamo rimasti delusi anche dalle varie realtà sociali, dei partiti nuovi e vecchi, dei movimenti civici, dei sindaci che insieme a noi dovevano muoverci insieme per risolvere questa problematica.
A questo punto diciamo basta…. Sì basta….. Il tempo dell'apertura di credito e di fiducia nella parola data, è finita… I pendolari non possono più sopportare una situazione simile. Come al solito passiamo dalle parole ai fatti, nel perimetro delle funzioni e delle attività di un'associazione ambientalista. Pertanto, abbiamo inviato una richiesta formale di incontro in assessorato regionale dei trasporti a Bari con il presidente della Regione, l'assessore al ramo e l'Azienda concessionaria e non solo…. Temendo "meline": o posticipazioni, o ritardi, o pastoie, o logiche lontane dai bisogni dei cittadini…Abbiamo inviato per conoscenza la stessa missiva al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro al ramo Graziano Delrio, non solo all'Autorità Europea per il trasporto ferroviario, ma anche al presidente della Comunità Europea Jean-Claude Junker.
A questo punto chiediamo, alle istituzioni locali – inclusi tutti i sindaci di tutta la tratta ferroviaria- di attivare i processi civili e democratici per sbloccare la situazione e si chiede, in modo particolare, al sindaco di Bari Antonio Decaro di farsi rappresentante dei sindaci dell'area metropolitana all'incontro.
Su questo faremo di tutto anche per non farci strumentalizzare perché stiamo constatando il silenzio delle amministrazioni locali che sembrano silenziose su certe tematiche fondamentali per i cittadini e per intere comunità. Noi ci muoveremo su questo tema a prescindere e non solo ci riserviamo ulteriori azioni per tutelare i pendolari, sperando che fette della società civile ed istituzionale, possano effettivamente riconoscere un diritto ai cittadini a lavorare e studiare, per incontrarsi e muoversi, per favorire il turismo sul nostro territorio e creare delle risposte per tutti in tempi certi e quel desiderio di mobilità sostenibile su ferro che può offrire.
Con queste nostre azioni, vogliamo dare voce alle tante voci di cittadini indignati che esprimono il loro malessere postando post indignati sui social networks o chat, o cercando di aggirare il problema con forme di autorganizzazione di trasporto condiviso, sperando che la problematica del trasporto su ferro possa concludersi quanto prima.
Di seguito la nota integrale diffusa da Legambiente
Il nostro circolo sta cercando di tenere alta l'attenzione sulla questione pubblicando quasi ogni mese un comunicato sul tema e per sensibilizzare tutti sull'importanza del trasporto su ferro su un area metropolitana circa un milione e mezzo di abitanti, unendo praticamente tre capoluoghi di provincia.
Disservizi e problematiche relative al trasporto pubblico stanno caratterizzando la vita dei pendolari e Legambiente è vicina alle questioni di tutti quei studenti e cittadini che perdono ore di lavoro e di lezione. Non solo la nostra città, specie nelle ore di punta, vede il traffico veicolare incrementato da torpedoni che aumentano il traffico con le ovvie conseguenze.
Per questo motivo, abbiamo parlato con i cittadini letto mail, cercato l'interlocuzione con l'Azienda concessionaria cercando di trovare il bandolo della matassa sui bisogni dei pendolari, ma dopo il report, stilato dalla stessa Società a fine incontro dello scorso 31 marzo, avevamo aperto una partita di credito e di credibilità come segno di apertura e di dialogo aperto, costruttivo e sincero, portando anche una rappresentanza dei pendolari.
Legambiente ha indetto una conferenza pubblica per informare i cittadini e le istituzioni dell'incontro nei dettagli e per documentare alla stampa in merito alle evoluzioni in atto sul trasporto su ferro in un sistema complesso ed integrato nell'area metropolitana.
Abbiamo organizzato una conferenza pubblica il 10 aprile per presentare pubblicamente l'incontro con l'azienda di trasporto pubblico, ricevendo anche il disaccordo e la disillusione dei genitori di alcuni deceduti nel corso dell'incidente ferroviario tra Andria e Corato. Tra i macrotemi che sono stati affrontati in scaletta ci sono state alcune questioni fondamentali: le problematiche ambientali, gli aspetti tecnici del servizio e del suo funzionamento, il disagio pendolari. Nella conferenza sono stati presenti dei pendolari e dei tecnici che hanno aiutato ad analizzare a fondo le questioni sul tappeto.
In questo periodo, abbiamo incalzato l'opinione pubblica, i Media e le istituzioni locali affinché si facesse sistema per diventare insieme portavoce delle nostre comunità, non solo della nostra città, ma di un territorio, di un'intera area metropolitana. In questo, siamo rimasti delusi anche dalle varie realtà sociali, dei partiti nuovi e vecchi, dei movimenti civici, dei sindaci che insieme a noi dovevano muoverci insieme per risolvere questa problematica.
A questo punto diciamo basta…. Sì basta….. Il tempo dell'apertura di credito e di fiducia nella parola data, è finita… I pendolari non possono più sopportare una situazione simile. Come al solito passiamo dalle parole ai fatti, nel perimetro delle funzioni e delle attività di un'associazione ambientalista. Pertanto, abbiamo inviato una richiesta formale di incontro in assessorato regionale dei trasporti a Bari con il presidente della Regione, l'assessore al ramo e l'Azienda concessionaria e non solo…. Temendo "meline": o posticipazioni, o ritardi, o pastoie, o logiche lontane dai bisogni dei cittadini…Abbiamo inviato per conoscenza la stessa missiva al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro al ramo Graziano Delrio, non solo all'Autorità Europea per il trasporto ferroviario, ma anche al presidente della Comunità Europea Jean-Claude Junker.
A questo punto chiediamo, alle istituzioni locali – inclusi tutti i sindaci di tutta la tratta ferroviaria- di attivare i processi civili e democratici per sbloccare la situazione e si chiede, in modo particolare, al sindaco di Bari Antonio Decaro di farsi rappresentante dei sindaci dell'area metropolitana all'incontro.
Su questo faremo di tutto anche per non farci strumentalizzare perché stiamo constatando il silenzio delle amministrazioni locali che sembrano silenziose su certe tematiche fondamentali per i cittadini e per intere comunità. Noi ci muoveremo su questo tema a prescindere e non solo ci riserviamo ulteriori azioni per tutelare i pendolari, sperando che fette della società civile ed istituzionale, possano effettivamente riconoscere un diritto ai cittadini a lavorare e studiare, per incontrarsi e muoversi, per favorire il turismo sul nostro territorio e creare delle risposte per tutti in tempi certi e quel desiderio di mobilità sostenibile su ferro che può offrire.
Con queste nostre azioni, vogliamo dare voce alle tante voci di cittadini indignati che esprimono il loro malessere postando post indignati sui social networks o chat, o cercando di aggirare il problema con forme di autorganizzazione di trasporto condiviso, sperando che la problematica del trasporto su ferro possa concludersi quanto prima.