Direzione Corato, il commento sulla questione PNRR: "Non sarà annullato alcun progetto"
Questo ciò che si legge nella nota ufficiale del partito d'opposizione
giovedì 31 agosto 2023
3.03
A seguito dell'articolo sulla stampa locale ed alle dichiarazioni del sindaco in esso contenute, Direzione Corato intende fare chiarezza in merito alle effettive conseguenze delle scelte operate dal Governo nazionale sui (pochi!) progetti presentati dalla amministrazione comunale nell'ambito del PNRR.
Infatti il Ministero, grazie ad una analisi obiettiva delle tempistiche di realizzazione delle opere, ha garantito la loro esecuzione mediante la modifica della forma di finanziamento.
Con la rimodulazione del PNRR, quindi, non "salterebbe" un bel niente; nessun progetto sarà "cancellato".
Proviamo a sintetizzare le oltre 500 pagine della IV relazione del Governo sull'attuazione del PNRR, grazie alla quale l'Italia otterrà il pagamento di 3a e 4a rata; ci sono alcuni investimenti, per un totale di 15,8 miliardi, per i quali c'è il concreto rischio che non si riesca a finirli e rendicontarli tutti entro Giugno 2026; il verificarsi di questo rischio comporrebbe sì il definanziamento e la perdita dei fondi.
Questi investimenti, tra i quali quelli citati nell'articolo, verranno finanziati principalmente con fondi FSC e POC 2021-2027, quegli stessi fondi che, per il 2014-2020, la Regione Puglia non è stata capace ancora di spendere.
Così le opere potranno essere realizzate senza la spada di Damocle del Giugno 2026 e tutte le stringenti regole di ammissibilità previste dal PNRR. Basti pensare che per un "lavoretto" quale quello di Piazza Vittorio Emanuele, i tempi si sono dilatati; il cantiere fu aperto ad Ottobre 2021, dopo che l'appalto era stato aggiudicato ad Aprile 2021; è stato completato Gennaio 2023 e l'iter burocratico non è ancora concluso.
Si comprende bene che consegnare cantieri così importanti e complessi come quelli PNRR a fine 2023/inizio 2024 avrebbe messo in serio dubbio il rispetto dei tempi (ripetiamo: opere finite, collaudate e rendicontate secondo i criteri PNRR entro Giugno 2026).
In questo modo, e siamo fiduciosi sul lavoro del Ministro Fitto e del Governo, le opere potranno essere fatte con calma e serenità, senza il
rischio di errori ed irregolarità.
Ricordiamo che per stare nei tempi per l'aggiudicazione degli appalti, sono state seguite procedure che fanno inorridire.
Infatti il Ministero, grazie ad una analisi obiettiva delle tempistiche di realizzazione delle opere, ha garantito la loro esecuzione mediante la modifica della forma di finanziamento.
Con la rimodulazione del PNRR, quindi, non "salterebbe" un bel niente; nessun progetto sarà "cancellato".
Proviamo a sintetizzare le oltre 500 pagine della IV relazione del Governo sull'attuazione del PNRR, grazie alla quale l'Italia otterrà il pagamento di 3a e 4a rata; ci sono alcuni investimenti, per un totale di 15,8 miliardi, per i quali c'è il concreto rischio che non si riesca a finirli e rendicontarli tutti entro Giugno 2026; il verificarsi di questo rischio comporrebbe sì il definanziamento e la perdita dei fondi.
Questi investimenti, tra i quali quelli citati nell'articolo, verranno finanziati principalmente con fondi FSC e POC 2021-2027, quegli stessi fondi che, per il 2014-2020, la Regione Puglia non è stata capace ancora di spendere.
Così le opere potranno essere realizzate senza la spada di Damocle del Giugno 2026 e tutte le stringenti regole di ammissibilità previste dal PNRR. Basti pensare che per un "lavoretto" quale quello di Piazza Vittorio Emanuele, i tempi si sono dilatati; il cantiere fu aperto ad Ottobre 2021, dopo che l'appalto era stato aggiudicato ad Aprile 2021; è stato completato Gennaio 2023 e l'iter burocratico non è ancora concluso.
Si comprende bene che consegnare cantieri così importanti e complessi come quelli PNRR a fine 2023/inizio 2024 avrebbe messo in serio dubbio il rispetto dei tempi (ripetiamo: opere finite, collaudate e rendicontate secondo i criteri PNRR entro Giugno 2026).
In questo modo, e siamo fiduciosi sul lavoro del Ministro Fitto e del Governo, le opere potranno essere fatte con calma e serenità, senza il
rischio di errori ed irregolarità.
Ricordiamo che per stare nei tempi per l'aggiudicazione degli appalti, sono state seguite procedure che fanno inorridire.