Dimissioni Mazzilli, l'UDC: «Una pagina nera»
Le considerazioni del gruppo a sostegno del sindaco all'indomani delle dimissioni
sabato 22 settembre 2018
10.55
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del gruppo dell'UDC
La fine traumatica della sindacatura Mazzilli a pochi mesi dalla scadenza naturale è una delle pagine più nere della vita amministrativa della città di Corato.
È una pagina nera perchè scritta con azioni mirate a destabilizzare il percorso amministrativo, senza una comprensibile motivazione di carattere politico/amministrativa e senza, infine, presentare atti formali di sfiducia. Avremmo dovuto, forse, fare più attenzione ai segnali che pervennero da una parte politica in ottobre scorso.
Come UDC non possiamo condividere il percorso intrapreso dal gruppo consiliare di "Noi con l'Italia" e "Forza Italia".
Per questi due partiti forse è più importante pensare ad alleanze e strategie elettorali future che alle problematiche attuali della città.
E che dire del Presidente del Consiglio che dimenticandosi del suo incarico istituzionale di garanzia si è reso portavoce di "Noi con l'Italia" e di "Forza Italia" per comunicare la fine dell'amministrazione, costringendo, in ultimo, il sindaco Mazzilli a dimettersi?
Non si può pensare di distruggere il centrodestra oggi per ricostruirlo domani, soprattutto quando atti e comportamenti incidono su sensibilità e dignità personali.
Ma quali consensi e quale fiducia potranno mai ottenere dai cittadini dopo aver generato una crisi assurda, inspiegabile e ingiustificabile?
Nel corso di questi anni si sono sacrificati ingiustamente amministratori, pur di evitare una crisi e di proseguire l'azione amministrativa.
Sia chiaro: si poteva dare molto di più alla città se solo tutti gli impegni presi dalla coalizione in campagna elettorale fossero stati rispettati con lealtà da tutti i soggetti coinvolti.
Come gruppo UDC siamo stati sempre leali e abbiamo sempre fornito in maniera critica ma costruttiva il nostro massimo impegno. Abbiamo sacrificato sull'altare della stabilità politico-amministrativa il nostro vice sindaco Scaringella che non finiremo mai di ringraziare per l'eccellente lavoro svolto, abbiamo rinunciato anche ad un impegno diretto in giunta, garantendo comunque l'appoggio esterno, pur di portare a termine la consigliatura.
Per questo ci sentiamo fortemente colpiti dagli avvenimenti.
A questo proposito chiediamo al sindaco Mazzili di compiere una vera azione di verità e di dire a tutta la città quali sono stati i veri motivi che hanno portato alla fine del suo mandato e di dire chiaramente se esistono interessi di gruppi o di persone che volevano indirizzare l'operato dell'amministrazione su vie tortuose e non rispondenti al mandato ricevuto dagli elettori.
Da parte nostra un invito a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale a non condividere logiche e disegni destabilizzanti ma a compiere un'azione responsabile finalizzata a far giungere al termine naturale questa amministrazione nell'unico interesse della città.
Poi la parola passerà agli elettori che sapranno giudicare, premiare, bocciare persone e partiti autori di questa pagina nera.
La fine traumatica della sindacatura Mazzilli a pochi mesi dalla scadenza naturale è una delle pagine più nere della vita amministrativa della città di Corato.
È una pagina nera perchè scritta con azioni mirate a destabilizzare il percorso amministrativo, senza una comprensibile motivazione di carattere politico/amministrativa e senza, infine, presentare atti formali di sfiducia. Avremmo dovuto, forse, fare più attenzione ai segnali che pervennero da una parte politica in ottobre scorso.
Come UDC non possiamo condividere il percorso intrapreso dal gruppo consiliare di "Noi con l'Italia" e "Forza Italia".
Per questi due partiti forse è più importante pensare ad alleanze e strategie elettorali future che alle problematiche attuali della città.
E che dire del Presidente del Consiglio che dimenticandosi del suo incarico istituzionale di garanzia si è reso portavoce di "Noi con l'Italia" e di "Forza Italia" per comunicare la fine dell'amministrazione, costringendo, in ultimo, il sindaco Mazzilli a dimettersi?
Non si può pensare di distruggere il centrodestra oggi per ricostruirlo domani, soprattutto quando atti e comportamenti incidono su sensibilità e dignità personali.
Ma quali consensi e quale fiducia potranno mai ottenere dai cittadini dopo aver generato una crisi assurda, inspiegabile e ingiustificabile?
Nel corso di questi anni si sono sacrificati ingiustamente amministratori, pur di evitare una crisi e di proseguire l'azione amministrativa.
Sia chiaro: si poteva dare molto di più alla città se solo tutti gli impegni presi dalla coalizione in campagna elettorale fossero stati rispettati con lealtà da tutti i soggetti coinvolti.
Come gruppo UDC siamo stati sempre leali e abbiamo sempre fornito in maniera critica ma costruttiva il nostro massimo impegno. Abbiamo sacrificato sull'altare della stabilità politico-amministrativa il nostro vice sindaco Scaringella che non finiremo mai di ringraziare per l'eccellente lavoro svolto, abbiamo rinunciato anche ad un impegno diretto in giunta, garantendo comunque l'appoggio esterno, pur di portare a termine la consigliatura.
Per questo ci sentiamo fortemente colpiti dagli avvenimenti.
A questo proposito chiediamo al sindaco Mazzili di compiere una vera azione di verità e di dire a tutta la città quali sono stati i veri motivi che hanno portato alla fine del suo mandato e di dire chiaramente se esistono interessi di gruppi o di persone che volevano indirizzare l'operato dell'amministrazione su vie tortuose e non rispondenti al mandato ricevuto dagli elettori.
Da parte nostra un invito a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale a non condividere logiche e disegni destabilizzanti ma a compiere un'azione responsabile finalizzata a far giungere al termine naturale questa amministrazione nell'unico interesse della città.
Poi la parola passerà agli elettori che sapranno giudicare, premiare, bocciare persone e partiti autori di questa pagina nera.