Dialogo tra musica e... Fede: una serata con Federico Zampaglione
Una serata irripetibile che ha dimostrato come la musica ben si sposi in un contesto puramente spirituale
venerdì 23 novembre 2018
10.41
Nel giorno di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti, Federico Zampaglione, frontman de i "Tiromancino", scrittore e regista romano, è stato il protagonista di una conferenza dal titolo "Poesia e Dialogo con Fede", all'interno dell'insolita cornice della Chiesa Matrice. Una chiacchierata informale quella tra l'artista italiano e i tre intervistatori d'eccezione, Carlo Sacco, Don Peppino e Don Paolo, con la musica fil rouge della serata.
«Vengo sempre in Puglia, qui si sta bene, c'è tutto ciò di cui ho bisogno, la gente è spontanea. Solo qui potevano propormi di cantare in una chiesa! Ho trovato meravigliosa l'idea della mia amica Lilla (Lilla Bruno, preside della scuola Jannuzzi-Di Donna" ndr). Roma è la mia terra, la amo, ma sta diventando una città ostile. In Puglia ritrovo me stesso», esordisce Federico, che con Corato ha un rapporto particolare: «Nei primi anni '90 sono venuto a fare una serata a Trani, qui conobbi Michele di Sonicart, che mi propose un firmacopie, cosa innovativa per l'epoca. Accettai e da qui è nata tra noi una forte amicizia, così ora ogni qualvolta ho un nuovo lavoro, discografico o letterario che sia, vengo qui a presentarlo».
Poi Zampaglione parla del rapporto con il padre: «Mio padre mi ha salvato dalla strada facendomi ascoltare grandi dischi. Ho abbandonato quella che per me poteva essere una strada sbagliata per seguire questa passione nata grazie a lui. Mai avrei pensato di intraprendere una tale strada, ma se oggi sono io è anche e soprattutto grazie a lui. Spero di essere un buon padre con i miei figli, come lui lo è per me».
Immancabile poi la digressione sulla fede: «La fede in qualcosa è fondamentale, che sia in un Dio, nella musica o nello sport. L'assenza di fede ti schiaccia, non puoi vivere senza. Si può avere fede in qualcosa per cui vale la pena sacrificarsi. Ti permette di scavare dentro di te, di superare le tue difficoltà».
Nel corso della serata poi non sono mancati i momenti musicali, con Federico Zampaglione che ha regalato alla platea alcuni pezzi più recenti tratti dall'ultimo album "Fino a qui", raccolta di duetti con artisti del calibro di Negramaro, Calcutta, Mannarino, Tiziano Ferro e tanti altri e il piccolo coro "Note Lilla" di Andria, diretto dal M°Giuseppe Olimpio De Tullio, che si è esibito in un medley delle canzoni più famose del cantautore, visibilmente commosso.
Una serata irripetibile quella di ieri, che ha dimostrato come la musica, anche quella pop rock così apparentemente laica, spirituale, distante dal mondo religioso, in realtà ben si sposi in un contesto puramente spirituale.
«Vengo sempre in Puglia, qui si sta bene, c'è tutto ciò di cui ho bisogno, la gente è spontanea. Solo qui potevano propormi di cantare in una chiesa! Ho trovato meravigliosa l'idea della mia amica Lilla (Lilla Bruno, preside della scuola Jannuzzi-Di Donna" ndr). Roma è la mia terra, la amo, ma sta diventando una città ostile. In Puglia ritrovo me stesso», esordisce Federico, che con Corato ha un rapporto particolare: «Nei primi anni '90 sono venuto a fare una serata a Trani, qui conobbi Michele di Sonicart, che mi propose un firmacopie, cosa innovativa per l'epoca. Accettai e da qui è nata tra noi una forte amicizia, così ora ogni qualvolta ho un nuovo lavoro, discografico o letterario che sia, vengo qui a presentarlo».
Poi Zampaglione parla del rapporto con il padre: «Mio padre mi ha salvato dalla strada facendomi ascoltare grandi dischi. Ho abbandonato quella che per me poteva essere una strada sbagliata per seguire questa passione nata grazie a lui. Mai avrei pensato di intraprendere una tale strada, ma se oggi sono io è anche e soprattutto grazie a lui. Spero di essere un buon padre con i miei figli, come lui lo è per me».
Immancabile poi la digressione sulla fede: «La fede in qualcosa è fondamentale, che sia in un Dio, nella musica o nello sport. L'assenza di fede ti schiaccia, non puoi vivere senza. Si può avere fede in qualcosa per cui vale la pena sacrificarsi. Ti permette di scavare dentro di te, di superare le tue difficoltà».
Nel corso della serata poi non sono mancati i momenti musicali, con Federico Zampaglione che ha regalato alla platea alcuni pezzi più recenti tratti dall'ultimo album "Fino a qui", raccolta di duetti con artisti del calibro di Negramaro, Calcutta, Mannarino, Tiziano Ferro e tanti altri e il piccolo coro "Note Lilla" di Andria, diretto dal M°Giuseppe Olimpio De Tullio, che si è esibito in un medley delle canzoni più famose del cantautore, visibilmente commosso.
Una serata irripetibile quella di ieri, che ha dimostrato come la musica, anche quella pop rock così apparentemente laica, spirituale, distante dal mondo religioso, in realtà ben si sposi in un contesto puramente spirituale.