De Benedittis: «Gli spari sono una ferita per l'intera città»

Il sindaco sui social: «Corato non si piega a questa violenza efferata e gratuita però non può essere lasciata sola»

martedì 17 dicembre 2024 10.09
A cura di Nicola Miccione
«Gli spari sono una ferita per l'intera città. Corato non si piega a questa violenza efferata e gratuita però non può essere lasciata sola, come non possono essere abbandonati tutti i comuni del nostro territorio» è la reazione - affidata ai social - del sindaco Corrado De Benedittis, che ieri ha raggiunto il luogo dell'agguato.

«Da tempo i sindaci chiedono più indagini, più controlli e più risultati. Certamente serve una svolta che non può più attendere. Altrimenti potrebbe essere tardi» è il messaggio rimarcato dal primo cittadino, che aveva denunciato la situazione criminale in città a più riprese nelle riunioni del comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutesi in Prefettura, a Bari. Adesso, tra roghi d'auto e furti d'ogni genere, un nuovo brutto colpo per l'intera città coratina, senza dubbio.

Nella mente dei cittadini è ancora presente il ricordo della sparatoria avvenuta lo scorso anno in piena Festa Patronale. I proiettili, in quel caso, erano all'indirizzo del camion di un giostraio, ma per fortuna nessuno rimase ferito. Questa volta, purtroppo, è andata in modo diverso. Sul fronte investigativo, intanto, si apprende che nelle prossime ore ci potrebbero essere significativi risvolti nelle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta e della Stazione di Corato.

A quanto pare dopo un iniziale litigio che ha visto coinvolto il fratello della vittima nel pomeriggio, il 48enne Michele Manzi, alla base dell'agguato che ha ucciso il fratello 50enne, Nicola, ci sarebbe un possibile regolamento di conti tra due rivali famiglie della cittadina del nord barese, già conosciute alle forze dell'ordine.