Dai papiri all'ebook, la lectio magistralis del prof. Fioretti
Interessante conferenza del noto paleografo al liceo Oriani
sabato 7 aprile 2018
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Nella serata del 5 Aprile 2018, presso l'agorà del Liceo Classico Oriani- Tandoi, alle ore 18,30 si è tenuta l'interessante conferenza del Professor PAOLO FIORETTI, docente di Paleografia Latina e Greca, presso l'Università di Bari:
"Le forme del libro nel Mediterraneo antico e medievale: incrocii di culture".
Il giovane ed impegnatissimo professore, salutato dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Angela Adduci che da sempre è sensibile alla valorizzazione dei talenti di cui il nostro territorio è ricco, è stato presentato all'uditorio dal suo "giovane allievo" Prof. Aldo Tommasicchio, emerito docente dell'Oriani e ancora caparbio studente universitario e laureando.
L'uditorio, variamente composto da liceali, ex liceali, docenti, genitori, personale ATA ed ospiti graditi, ha colto immediatamente lo spirito con cui oggi si intende avvicinare l'antichità ai giorni nostri.
Il prof. Fioretti, interagendo con gli studenti grazie all'utilizzo di splendide immagini significative del percorso, ha svelato e ribadito la sinergia imprescindibile tra la ricerca scientifica e lo studio dei reperti di antiche scritture.
I libri come Beni Culturali, nelle loro varie forme successive e conviventi nel tempo, dalla tavoletta lignea, al rotolo, al codice, all'EBOOK, sono stati i protagonisti della serata.
I materiali di realizzazione dei manufatti librarî, i luoghi di produzione, le grandi biblioteche pubbliche e private, i committenti, le diverse tipologie di grafia, l'iconografia dei supporti scrittorî e dei loro fruitori , sono segni chiarissimi – ha sottolineato il Prof. Fioretti – dei rivolgimenti culturali che accompagnano la storia del LIBRO, trasversalmente alla storia dei popoli.
Gli studenti dell'Oriani e il pubblico intero, tramite le fotografie di papiri danneggiati dal tempo e poi faticosamente ricostruiti e decodificati con tecniche diagnostiche modernissime, tramite splendidi codici miniati, tramite vasi ceramici ed affreschi, hanno apprezzato l'infaticabile lavoro e le svariate competenze dei ricercatori che si occupano oggi di Beni Culturali.
L'Oriani da sempre reputa strettissimo il connubio tra Scientia e Humanitas e tanti ricordano, ad esempio, la mostra "Homines Legentes: supporti multimediali nell'Antichità", che nel 2009, il Liceo ha aperto alla cittadinanza.
"In un'epoca in cui la cultura soffre per tante ragioni, abbiamo il dovere di indicare ai giovani – sostiene la Prof.ssa Mara Maggiulli, coordinatrice della serata – la grande opportunità di riscatto, che lo studio serio ed appassionato offre loro; uno studio quasi sovversivo e contro-corrente, uno studio dagli orizzonti ampi e non settoriali.".
Platone, il filosofo greco del V sec. a. C., osteggiava la scrittura – ricorda il Fioretti – ed aveva timore che la sapienza si svilisse passando attraverso uno strumento altro, rispetto alla mente e alla parola del Saggio. Sta a noi, decidere COME fare la storia, se osteggiando le nuove tecnologie o interagendo con esse, per condividere e diffondere i saperi, utili alla crescita culturale e umana, prima che economica, della Società.
"Le forme del libro nel Mediterraneo antico e medievale: incrocii di culture".
Il giovane ed impegnatissimo professore, salutato dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Angela Adduci che da sempre è sensibile alla valorizzazione dei talenti di cui il nostro territorio è ricco, è stato presentato all'uditorio dal suo "giovane allievo" Prof. Aldo Tommasicchio, emerito docente dell'Oriani e ancora caparbio studente universitario e laureando.
L'uditorio, variamente composto da liceali, ex liceali, docenti, genitori, personale ATA ed ospiti graditi, ha colto immediatamente lo spirito con cui oggi si intende avvicinare l'antichità ai giorni nostri.
Il prof. Fioretti, interagendo con gli studenti grazie all'utilizzo di splendide immagini significative del percorso, ha svelato e ribadito la sinergia imprescindibile tra la ricerca scientifica e lo studio dei reperti di antiche scritture.
I libri come Beni Culturali, nelle loro varie forme successive e conviventi nel tempo, dalla tavoletta lignea, al rotolo, al codice, all'EBOOK, sono stati i protagonisti della serata.
I materiali di realizzazione dei manufatti librarî, i luoghi di produzione, le grandi biblioteche pubbliche e private, i committenti, le diverse tipologie di grafia, l'iconografia dei supporti scrittorî e dei loro fruitori , sono segni chiarissimi – ha sottolineato il Prof. Fioretti – dei rivolgimenti culturali che accompagnano la storia del LIBRO, trasversalmente alla storia dei popoli.
Gli studenti dell'Oriani e il pubblico intero, tramite le fotografie di papiri danneggiati dal tempo e poi faticosamente ricostruiti e decodificati con tecniche diagnostiche modernissime, tramite splendidi codici miniati, tramite vasi ceramici ed affreschi, hanno apprezzato l'infaticabile lavoro e le svariate competenze dei ricercatori che si occupano oggi di Beni Culturali.
L'Oriani da sempre reputa strettissimo il connubio tra Scientia e Humanitas e tanti ricordano, ad esempio, la mostra "Homines Legentes: supporti multimediali nell'Antichità", che nel 2009, il Liceo ha aperto alla cittadinanza.
"In un'epoca in cui la cultura soffre per tante ragioni, abbiamo il dovere di indicare ai giovani – sostiene la Prof.ssa Mara Maggiulli, coordinatrice della serata – la grande opportunità di riscatto, che lo studio serio ed appassionato offre loro; uno studio quasi sovversivo e contro-corrente, uno studio dagli orizzonti ampi e non settoriali.".
Platone, il filosofo greco del V sec. a. C., osteggiava la scrittura – ricorda il Fioretti – ed aveva timore che la sapienza si svilisse passando attraverso uno strumento altro, rispetto alla mente e alla parola del Saggio. Sta a noi, decidere COME fare la storia, se osteggiando le nuove tecnologie o interagendo con esse, per condividere e diffondere i saperi, utili alla crescita culturale e umana, prima che economica, della Società.