Crisi del commercio, la voce dei lavoratori arriva al Prefetto e al presidente Anci

Il sindaco ha inviato una lettera con le richieste degli operatori

giovedì 1 aprile 2021 19.06
In seguito agli incontri con Estetiste e Parrucchieri avvenuti nei giorni scorsi e alle interlocuzioni con alcuni commercianti della città di Corato, il Sindaco, Corrado De Benedittis, ha scritto al Sindaco della Città Metropolitana di Bari e Presidente Anci, Antonio Decaro e al Prefetto di Bari, dott.ssa Antonia Bellomo, una lettera in rappresentanza del grave disagio che sta vivendo tutto il settore legato al commercio, a causa delle chiusure imposte per arginare la crisi pandemica.

"Settore salute e benessere, settore moda, settore Ho.Re.Ca., settore ambulante, settore accoglienza, da oltre un anno, continuano a subire chiusure a intermittenza o totali che hanno determinato notevoli perdite economiche che, ad oggi, non sono più sostenibili. Peraltro, col nuovo DL Sostegni, pochissimi riusciranno a prendere i cosiddetti ristori, che non sono stati adeguatamente valutati nelle precedenti manovre finanziarie, il cui orientamento è stato confermato in quest'ultimo D.L..

Nello specifico, il settore salute e benessere (estetisti/e, parrucchieri/e ecc.) subisce, ancora una volta, la chiusura, dopo che, nei mesi scorsi, ha investito significative risorse economiche, per garantire, nei propri centri, la massima sicurezza di operatori e clinentela.
Ad aggravare la situazione del settore è anche una diffusa concorrenza sleale praticata da chi, in violazione di legge, si reca nelle case dei clienti lavorando a nero.

Considerate le significative misure di protezione adottate da parrucchieri, centri estetici e di bellezza, la categoria non ravvisa, come inderogabile, la necessità di protrarre la chiusura di tali attività, a fronte, peraltro, di crescenti forme di malessere e insofferenza.

Gli operatori e le operatrici del Settore salute e bellezza chiedono, in modo del tutto condivisibile, di inserire tale categoria, per la specificità del proprio lavoro, in un programma immediato di vaccinazione.

Altrettanto insostenibile e drammatica è la situazione degli altri settori che, a gran voce, chiedono di riaprire, nel massimo rispetto delle misure di sicurezza.
Difficile da comprendere è la chiusura del settore moda, che in sostanza, penalizza quasi esclusivamente abbigliamento e calzature per adulti.
Difficile, ormai, da tollerare è anche la chiusura dei mercati, se si considera che, in generale, tali provvedimenti restrittivi, di fatto, non impediscono che la gente esca creando anche forme di assembramento.
Altrettanto nota è la condizione di sofferenza del settore HO.RE.CA. e di tutto l'indotto economico collegato, che è necessario fare ripartire.

Riaprire in sicurezza è possibile e necessario, per continuare a garantire rispetto delle regole e collaborazione, da parte della popolazione.

Piuttosto, è il momento di ripensare il programma delle priorità di vaccinazione: fatti salvi i soggetti, a vario titolo, fragili, gli operatori e le operatrici del settore commercio vanno considerati come priorità, in quanto segmento produttivo importante, in ogni città, finoggi, ampiamente penalizzato."

Il Sindaco, dunque, ha fatto sue le richieste del settore Commercio chiedendo a Decaro e al Prefetto di rappresentarle nelle Sedi Istituzionali competenti, "pur consapevole delle difficoltà generali, in cui le Istituzioni si trovano ad operare, a fronte di una situazione pandemica, inedita e quanto mai complessa."