Corato, il bilancio comunale tra spending review e scelte impopolari
Si è tenuto ieri un incontro pubblico sul DUP
giovedì 29 febbraio 2024
9.50
Il prossimo consiglio comunale di Corato sarà chiamato ad approvare la nota di aggiornamento del Documento Unico di Programmazione (DUP), così nella giornata di ieri, si è tenuto un incontro pubblico, tenuto dall'assessore al bilancio Gennaro Sciscioli, per rendere noto alla città cosa ci sia dietro un'approvazione di bilancio
Come si forma il bilancio comunale
Il bilancio comunale è lo strumento che permette all'amministrazione di pianificare e gestire le risorse economiche e finanziarie a disposizione per realizzare le proprie politiche e fornire i servizi ai cittadini. Il bilancio è composto da due sezioni: la sezione corrente, che riguarda le entrate e le spese di gestione ordinaria, e la sezione di conto capitale, che riguarda le entrate e le spese per le opere pubbliche e gli investimenti.
Il bilancio è triennale, cioè ogni esercizio annuale deve necessariamente concatenarsi e seguire l'anno precedente, e deve essere in equilibrio, cioè le entrate devono essere almeno pari alle spese. Il bilancio si basa su due documenti fondamentali: il piano triennale delle opere pubbliche, che stabilisce le opere da realizzare e le relative fonti di finanziamento, e il piano triennale dei servizi, che stabilisce i servizi che l'ente deve erogare e le relative modalità di gestione.
La formazione del bilancio comunale richiede un lavoro difficile e complesso da parte della ragioneria, che raccoglie le istanze dei vari settori e li riporta e traduce in numeri, trovando l'equilibrio del bilancio stesso. Tutte le spese devono avere relative coperture, cioè fonti di entrata certe e disponibili. Inoltre, il bilancio deve rispettare i vincoli imposti dalla normativa nazionale e regionale, che prevede limiti di spesa, di indebitamento e di personale.
Le entrate e le spese del bilancio 2024
Il bilancio di previsione 2024 del Comune di Corato prevede entrate e spese per circa 55 milioni. Le entrate si dividono in entrate correnti e entrate di conto capitale. Le spese si dividono in spese correnti e spese di conto capitale,
Le entrate correnti sono costituite principalmente dalle entrate tributarie, cioè le imposte e le tasse pagate dai cittadini, come l'IMU, l'IRPEF e la TARI, che ammontano a 26 milioni 717 mila euro. Con queste entrate vanno coperti i costi strutturali e vitali dell'ente, cioè le spese imprescindibili per garantire il funzionamento dell'amministrazione e i servizi essenziali ai cittadini. Questi costi vanno a impegnare in partenza gran parte dei fondi.
Le altre entrate correnti sono costituite dai trasferimenti correnti, cioè le somme che vengono trasferite all'ente da soggetti esterni, come lo Stato, la Regione, l'Unione Europea o altri enti pubblici, per finalità specifiche o generali. Questi trasferimenti ammontano a 13 milioni 480 mila euro e sono destinati a coprire le spese correnti di competenza dell'ente.
Le entrate di conto capitale sono costituite principalmente dai trasferimenti da conto capitale, cioè le somme che vengono trasferite all'ente da soggetti esterni per finanziare progetti di investimento o opere pubbliche. Questi trasferimenti ammontano a circa 11 milioni di euro e sono legati a programmi e bandi specifici, come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Patto per il Sud, il Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU) o il Piano di Sviluppo Rurale (PSR).
Le altre entrate di conto capitale sono costituite dalle alienazioni, cioè le vendite di beni immobili o mobili di proprietà dell'ente, che ammontano a circa 2 milioni di euro, e dalle entrate extratributarie, cioè le entrate derivanti da sanzioni, diritti, contributi, canoni o altre prestazioni, che ammontano a circa 10 milioni di euro.
Le spese correnti sono costituite principalmente dalle spese per il personale, che ammontano a 6.128.000 euro, e dalle spese per i servizi, che ammontano a 29 milioni di euro. Le spese per il personale riguardano i dipendenti comunali, i dirigenti, i collaboratori, i consulenti e i prestatori di lavoro autonomo. Le spese per i servizi riguardano i servizi erogati direttamente dall'ente o affidati a soggetti esterni, come le utenze, le manutenzioni, le pulizie, la raccolta dei rifiuti, il trasporto pubblico, le scuole, l'illuminazione pubblica, la sicurezza, la cultura, lo sport, il sociale e altri servizi di interesse generale.
Le spese di conto capitale sono costituite principalmente dalle spese per le opere pubbliche, che ammontano a 12 milioni 217 mila euro, e riguardano la realizzazione, l'ampliamento, il miglioramento o la manutenzione straordinaria di infrastrutture, edifici, impianti, strade, piazze, parchi, aree verdi e altri beni di interesse pubblico. Queste spese sono finanziate in parte dalle entrate di conto capitale e in parte dal ricorso all'indebitamento, cioè la contrazione di mutui o prestiti.
Le difficoltà e le scelte impopolari
Il bilancio comunale di Corato è condizionato da una serie di difficoltà e vincoli che limitano la capacità di spesa e di investimento dell'ente. Tra questi, vi sono:
- La ridotta capacità tributaria, cioè la bassa incidenza delle entrate tributarie sulle entrate totali, che è del 42,3%, inferiore alla media nazionale del 46,7%. Questo dato impallidisce di fronte ai comuni del nord, che hanno entrate tributarie molto più elevate. Ad esempio, Chioggia, Lecco e Riccione hanno entrate tributarie di circa 41 milioni di euro, 15 milioni in più rispetto a Corato. In particolare, l'IMU, l'imposta sui beni immobili, è di 8 milioni di euro a Corato, contro i 20 milioni di euro di Riccione, Lecco e Chioggia.
- Il Fondo di solidarietà comunale, cioè il meccanismo di perequazione che distribuisce le risorse statali ai comuni in base a criteri di equità e di bisogno. Questo meccanismo, però, ha preso in considerazione i dati storici dei vari comuni, penalizzando quelli che hanno avuto una maggiore crescita demografica e una minore spesa pro capite. Inoltre, il Fondo è stato ridotto negli anni a causa della spending review, cioè il taglio della spesa pubblica. Questo ha comportato una perdita di risorse per Corato di circa 2 milioni di euro all'anno.
- L'autonomia regionale, cioè la possibilità delle regioni di esercitare poteri legislativi e amministrativi in materia di enti locali
L'approvazione di un bilancio cittadino è sempre uno snodo cruciale di ogni amministrazione e a volte porta con sé scelte anti-politiche, motivate dalla volontà di salvaguardare la qualità dell'ente comunale e di offrire ai cittadini una gestione trasparente e efficiente.
Come si forma il bilancio comunale
Il bilancio comunale è lo strumento che permette all'amministrazione di pianificare e gestire le risorse economiche e finanziarie a disposizione per realizzare le proprie politiche e fornire i servizi ai cittadini. Il bilancio è composto da due sezioni: la sezione corrente, che riguarda le entrate e le spese di gestione ordinaria, e la sezione di conto capitale, che riguarda le entrate e le spese per le opere pubbliche e gli investimenti.
Il bilancio è triennale, cioè ogni esercizio annuale deve necessariamente concatenarsi e seguire l'anno precedente, e deve essere in equilibrio, cioè le entrate devono essere almeno pari alle spese. Il bilancio si basa su due documenti fondamentali: il piano triennale delle opere pubbliche, che stabilisce le opere da realizzare e le relative fonti di finanziamento, e il piano triennale dei servizi, che stabilisce i servizi che l'ente deve erogare e le relative modalità di gestione.
La formazione del bilancio comunale richiede un lavoro difficile e complesso da parte della ragioneria, che raccoglie le istanze dei vari settori e li riporta e traduce in numeri, trovando l'equilibrio del bilancio stesso. Tutte le spese devono avere relative coperture, cioè fonti di entrata certe e disponibili. Inoltre, il bilancio deve rispettare i vincoli imposti dalla normativa nazionale e regionale, che prevede limiti di spesa, di indebitamento e di personale.
Le entrate e le spese del bilancio 2024
Il bilancio di previsione 2024 del Comune di Corato prevede entrate e spese per circa 55 milioni. Le entrate si dividono in entrate correnti e entrate di conto capitale. Le spese si dividono in spese correnti e spese di conto capitale,
Le entrate correnti sono costituite principalmente dalle entrate tributarie, cioè le imposte e le tasse pagate dai cittadini, come l'IMU, l'IRPEF e la TARI, che ammontano a 26 milioni 717 mila euro. Con queste entrate vanno coperti i costi strutturali e vitali dell'ente, cioè le spese imprescindibili per garantire il funzionamento dell'amministrazione e i servizi essenziali ai cittadini. Questi costi vanno a impegnare in partenza gran parte dei fondi.
Le altre entrate correnti sono costituite dai trasferimenti correnti, cioè le somme che vengono trasferite all'ente da soggetti esterni, come lo Stato, la Regione, l'Unione Europea o altri enti pubblici, per finalità specifiche o generali. Questi trasferimenti ammontano a 13 milioni 480 mila euro e sono destinati a coprire le spese correnti di competenza dell'ente.
Le entrate di conto capitale sono costituite principalmente dai trasferimenti da conto capitale, cioè le somme che vengono trasferite all'ente da soggetti esterni per finanziare progetti di investimento o opere pubbliche. Questi trasferimenti ammontano a circa 11 milioni di euro e sono legati a programmi e bandi specifici, come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Patto per il Sud, il Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU) o il Piano di Sviluppo Rurale (PSR).
Le altre entrate di conto capitale sono costituite dalle alienazioni, cioè le vendite di beni immobili o mobili di proprietà dell'ente, che ammontano a circa 2 milioni di euro, e dalle entrate extratributarie, cioè le entrate derivanti da sanzioni, diritti, contributi, canoni o altre prestazioni, che ammontano a circa 10 milioni di euro.
Le spese correnti sono costituite principalmente dalle spese per il personale, che ammontano a 6.128.000 euro, e dalle spese per i servizi, che ammontano a 29 milioni di euro. Le spese per il personale riguardano i dipendenti comunali, i dirigenti, i collaboratori, i consulenti e i prestatori di lavoro autonomo. Le spese per i servizi riguardano i servizi erogati direttamente dall'ente o affidati a soggetti esterni, come le utenze, le manutenzioni, le pulizie, la raccolta dei rifiuti, il trasporto pubblico, le scuole, l'illuminazione pubblica, la sicurezza, la cultura, lo sport, il sociale e altri servizi di interesse generale.
Le spese di conto capitale sono costituite principalmente dalle spese per le opere pubbliche, che ammontano a 12 milioni 217 mila euro, e riguardano la realizzazione, l'ampliamento, il miglioramento o la manutenzione straordinaria di infrastrutture, edifici, impianti, strade, piazze, parchi, aree verdi e altri beni di interesse pubblico. Queste spese sono finanziate in parte dalle entrate di conto capitale e in parte dal ricorso all'indebitamento, cioè la contrazione di mutui o prestiti.
Le difficoltà e le scelte impopolari
Il bilancio comunale di Corato è condizionato da una serie di difficoltà e vincoli che limitano la capacità di spesa e di investimento dell'ente. Tra questi, vi sono:
- La ridotta capacità tributaria, cioè la bassa incidenza delle entrate tributarie sulle entrate totali, che è del 42,3%, inferiore alla media nazionale del 46,7%. Questo dato impallidisce di fronte ai comuni del nord, che hanno entrate tributarie molto più elevate. Ad esempio, Chioggia, Lecco e Riccione hanno entrate tributarie di circa 41 milioni di euro, 15 milioni in più rispetto a Corato. In particolare, l'IMU, l'imposta sui beni immobili, è di 8 milioni di euro a Corato, contro i 20 milioni di euro di Riccione, Lecco e Chioggia.
- Il Fondo di solidarietà comunale, cioè il meccanismo di perequazione che distribuisce le risorse statali ai comuni in base a criteri di equità e di bisogno. Questo meccanismo, però, ha preso in considerazione i dati storici dei vari comuni, penalizzando quelli che hanno avuto una maggiore crescita demografica e una minore spesa pro capite. Inoltre, il Fondo è stato ridotto negli anni a causa della spending review, cioè il taglio della spesa pubblica. Questo ha comportato una perdita di risorse per Corato di circa 2 milioni di euro all'anno.
- L'autonomia regionale, cioè la possibilità delle regioni di esercitare poteri legislativi e amministrativi in materia di enti locali
L'approvazione di un bilancio cittadino è sempre uno snodo cruciale di ogni amministrazione e a volte porta con sé scelte anti-politiche, motivate dalla volontà di salvaguardare la qualità dell'ente comunale e di offrire ai cittadini una gestione trasparente e efficiente.