Corato dimentica la Festa della Repubblica
Una corona d'alloro secca sotto il monumento dei caduti e nessuna cerimonia
Abbiamo atteso 24 ore prima di scrivere, semmai sarebbe arrivata qualche comunicazione da Palazzo di Città o fosse apparso qualche messaggio da parte del primo cittadino sul sito istituzionale del Comune di Corato. Nulla. Forse in giro c'è qualche manifesto che invita alla riflessione su questa tanto importante festa? Non l'abbiamo visto.
Abbiamo soltanto intercettato sui social qualche fotografia che ci faceva intuire che il sindaco di Corato fosse intervenuto alla cerimonia di Roma, mentre qualche assessore era alla cerimonia di Bari. E a Corato non è rimasto nessuno?
No. Non è rimasto nessuno e nulla rimarrà di questo 2 Giugno.
Nessun messaggio né del presidente del Consiglio comunale, né dei rappresentanti nelle istituzioni: consiglieri metropolitani, parlamentari del territorio. Nulla. Neanche un messaggio dai partiti che si professano democratici e che, magari, il giorno prima erano in piazza ad ostentare il tricolore per manifestare sostegno al presidente della Repubblica.
Su Corato il tricolore era alto soltanto davanti alla Caserma dei Carabinieri, forse l'unico posto rimasto in cui il senso delle istituzioni è ancora molto forte.
E allora proviamo ad affidare al messaggio del Capo dello Stato il ricordo di una giornata che Corato non ha celebrato.
Celebriamo oggi il 72° anniversario della nascita della Repubblica. Da quel 2 giugno 1946, in cui si espressero i cittadini italiani, abbiamo vissuto anni intensi verso una profonda coesione del popolo italiano, in un cammino ispirato dalla nostra Carta Costituzionale, architrave delle Istituzioni e supremo riferimento per tutti. Valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno sono il fondamento della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell'Europa".
"Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro Paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale. Trova conferma in questo quadro - aggiunge Mattarella - il rilevante apporto garantito dalle forze armate, alle quali esprimo forte e convinto apprezzamento".
"La preziosa opera che svolgono al fianco dei cittadini in Patria, e in tante travagliate regioni del mondo a sostegno della stabilità e per l'assistenza alle popolazioni gravate dai conflitti, è la migliore testimonianza del contributo che recano alla costruzione di una cornice di sicurezza per il nostro Paese. Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e grado ed in modo speciale -conclude- a quanti in questo giorno di festa sono impegnati lontano dalle proprie case ed affetti, giungano un fervido augurio e la gratitudine del popolo italiano e mia personale. Viva le Forze Armate, Viva la Repubblica!".