Corato bassa in graduatoria, niente finanziamenti per i rifiuti
La Regione aveva stanziato tre milioni per un bando a sportello
mercoledì 29 agosto 2018
10.30
Ammonta in tutto a 3 milioni di euro il finanziamento stanziato dalla Regione Puglia, con Deliberazione n. 493 del 27 marzo 2018 della Giunta Regionale, a sostegno dei Comuni pugliesi nella lunga e dura battaglia contro l'abbandono dei rifiuti e la città di Corato, pur avendo i requisiti non è stata ammessa a finanziamento per esaurimento delle risorse.
Il bando – "Avviso pubblico rivolto ai Comuni pugliesi per la presentazione di domande di finanziamento per interventi di rimozione di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche. L.r. 67 del 29.12.2017. art. 12." – approvato con la DD. n. 116 del 24 maggio 2018 e a cui si poteva accedere entro il 2 luglio 2018, termine ultimo per la presentazione delle istanze, prevedeva la modalità a sportello unitamente a una graduatoria per determinare l'ammissione al finanziamento.
30 infatti era la soglia minima dei punti determinabili a seconda di tre parametri: percentuale di cofinanziamento; percentuale di raccolta differenziata superiore al 40%; soluzioni "smart city" volte alla "segnalazione in tempo reale, anche da parte del cittadino, di situazioni di degrado ambientale sul territorio mediante l'uso di applicazioni mobili che alimentino un archivio centralizzato con siti segnalati e con foto georeferenziate".
Il Comune di Corato ha partecipato al bando ma con molta calma, consegnando la propria candidatura quasi un mese dopo l'apertura del bando. Ritardo che le è costato il 91esimo posto in graduatoria e la non ammissione a finanziamento.
Questo quanto si legge anche della determina con cui viene pubblicata, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia – n. 101 del 2/8/2018, la graduatoria delle città ammesse al finanziamento e quelle escluse per trascorsi termini di presentazione, mancato raggiungimento della soglia dei 30 punti o semplicemente esaurimento delle risorse economiche messe a disposizione.
Tra le città limitrofe e non che sono riuscite ad aggiudicarsi il finanziamento vi sono Bisceglie e Terlizzi, ma anche Trani, Andria e piccoli comuni come Bitetto e Binetto. Da notare altresì la fitta presenza di piccoli e grandi comuni salentini che hanno colto questa occasione.
Il bando – "Avviso pubblico rivolto ai Comuni pugliesi per la presentazione di domande di finanziamento per interventi di rimozione di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche. L.r. 67 del 29.12.2017. art. 12." – approvato con la DD. n. 116 del 24 maggio 2018 e a cui si poteva accedere entro il 2 luglio 2018, termine ultimo per la presentazione delle istanze, prevedeva la modalità a sportello unitamente a una graduatoria per determinare l'ammissione al finanziamento.
30 infatti era la soglia minima dei punti determinabili a seconda di tre parametri: percentuale di cofinanziamento; percentuale di raccolta differenziata superiore al 40%; soluzioni "smart city" volte alla "segnalazione in tempo reale, anche da parte del cittadino, di situazioni di degrado ambientale sul territorio mediante l'uso di applicazioni mobili che alimentino un archivio centralizzato con siti segnalati e con foto georeferenziate".
Il Comune di Corato ha partecipato al bando ma con molta calma, consegnando la propria candidatura quasi un mese dopo l'apertura del bando. Ritardo che le è costato il 91esimo posto in graduatoria e la non ammissione a finanziamento.
Questo quanto si legge anche della determina con cui viene pubblicata, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia – n. 101 del 2/8/2018, la graduatoria delle città ammesse al finanziamento e quelle escluse per trascorsi termini di presentazione, mancato raggiungimento della soglia dei 30 punti o semplicemente esaurimento delle risorse economiche messe a disposizione.
Tra le città limitrofe e non che sono riuscite ad aggiudicarsi il finanziamento vi sono Bisceglie e Terlizzi, ma anche Trani, Andria e piccoli comuni come Bitetto e Binetto. Da notare altresì la fitta presenza di piccoli e grandi comuni salentini che hanno colto questa occasione.