Contagi in azienda carni di Palo del Colle, tamponi a tappeto per i dipendenti

Diversi i coratini che lavorano nella struttura

lunedì 20 aprile 2020 17.10
I 34 casi di positività al coronavirus registrati nell'azienda di lavorazione carni Siciliani di Palo del Colle tengono con il fiato sospeso anche la città di Corato. Diversi, infatti, sono i coratini che lavorano nella struttura e che rientrano tra le persone sottoposte o che si sottoporranno a controlli. Al momento non è noto se tra i casi accertati di positività al coronavirus vi siano anche nostri concittadini e per questo abbiamo chiesto formalmente al commissario prefettizio comunicazioni ufficiali in merito. Si attende una risposta.

Intanto il dipartimento di prevenzione della Asl di Bari ha fatto sapere di aver «messo a punto un immediato piano di gestione e contenimento del contagio che prevede l'esecuzione di 400 tamponi, in aggiunta ai 110 già effettuati nei giorni scorsi al termine dei quali sono risultati positivi 34 lavoratori, per la maggior parte impiegati nel reparto macellazione».

«A partire da oggi saranno effettuati 100 tamponi al giorno e riguarderanno i dipendenti che operano nei reparti produttivi, inclusa l'amministrazione, il servizio mensa, pulizia e trasporti. Le procedure di sorveglianza epidemiologica sono mirate a circoscrivere la zona del contagio e a verificare gli eventuali contatti dei dipendenti positivi con gli operatori di altri settori e servizi all'interno dello stabilimento. Per i casi positivi è stato disposto l'isolamento domiciliare, come previsto dai protocolli sanitari nell'ambito della emergenza Covid» si legge nella nota diffusa dalla ASL.

Inoltre: «Il Dipartimento di prevenzione della ASL – sentito il servizio SIAV (servizio veterinario sanità animale) - assicura che non c'è alcun rischio di contaminazione della carne, in quanto – come dimostrato dalla letteratura scientifica – il Covid 19 non contamina gli alimenti. Sono inoltre state definite misure preventive stringenti per mettere in sicurezza lo stabilimento e contenere la diffusione del contagio da parte della azienda con l'utilizzo corretto dei DPI, il distanziamento sociale tra gli operatori e tutte le procedure stabilite dal protocollo nazionale di gestione della emergenza sanitaria in corso».