Consulte, Lotito: «Opportunità o intralcio per un’amministrazione comunale?»
Interviene il consigliere di "Nuova Umanità"
venerdì 24 maggio 2024
12.20
«Il leitmotiv della propaganda della campagna elettorale del Sindaco De Benedittis è stato la partecipazione, la trasparenza, la condivisione delle scelte. A quattro anni dal suo insediamento, molti cittadini si sono resi conto che si trattava di pura campagna elettorale, anzi la sua amministrazione ha messo in discussione anche il compito delle consulte che sono previste dallo statuto del comune di Corato». Scrive così in una nota il consigliere comunale e capogruppo consiliare di "Nuova Umanità" Michele Lotito.
«In particolare, in data 6 maggio 2024, la Consulta Permanente per lo Sviluppo Economico e del lavoro ha inviato una lettera al Sindaco chiedendo, tra l'altro, di inviare alla stessa gli atti relativi allo Sviluppo Economico per eventuali proposte, suggerimenti ed eventuali correzioni.
In data 23 Maggio 2024 il Sindaco dà riscontro alla lettera della Consulta e tra i vari argomenti ribadisce che "le Consulte svolgono la funzione consultiva e propositiva attraverso gli strumenti delineati dal vigente Statuto Comunale e i regolamenti delle rispettive Consulte".
Noi ci chiediamo ma i cittadini di Corato nel 2020 non hanno forse scelto la guida del Prof. De Benedittis perché la politica avrebbe dovuto avere una "Rivoluzione Gentile"?
Forse ci voleva la Giunta del cambiamento e della Rivoluzione gentile a sminuire in questo modo lo statuto comunale e i principali strumenti di partecipazione?
La Consulta dello Sviluppo Economico è formata da esponenti di associazioni che rappresentano tutte le categorie che possono dare un valido contributo allo sviluppo economico e sociale della Città, la quale chiede solo di essere coinvolta nelle scelte programmatiche, come previsto dallo Statuto e che probabilmente questa Amministrazione non vuole tenere conto.
E' paradossale ma le Consulte, che sono istituti di partecipazione da parte dei cittadini, secondo il Sindaco, tale partecipazione non può essere attuata.
La risposta del Sindaco è incoerente con quanto promesso elettoralmente e con quanto politicamente sbandierato.
E' ovvio che un'amministrazione non può essere vincolata a seguire i pareri delle consulte ma è anche evidente che neanche può ignorare i loro pareri se non con precise motivazioni. Si tratta pur sempre di pareri da parte di professionisti e non, che operano giornalmente nel nostro territorio per creare reddito.
Invitiamo il Sindaco e tutta la sua maggioranza ad essere coerente, a rivedere le proprie posizioni e a mantenere le promesse che in campagna elettorale hanno fatto. Conta sempre quello che si fa e non quello che si dice».
«In particolare, in data 6 maggio 2024, la Consulta Permanente per lo Sviluppo Economico e del lavoro ha inviato una lettera al Sindaco chiedendo, tra l'altro, di inviare alla stessa gli atti relativi allo Sviluppo Economico per eventuali proposte, suggerimenti ed eventuali correzioni.
In data 23 Maggio 2024 il Sindaco dà riscontro alla lettera della Consulta e tra i vari argomenti ribadisce che "le Consulte svolgono la funzione consultiva e propositiva attraverso gli strumenti delineati dal vigente Statuto Comunale e i regolamenti delle rispettive Consulte".
Noi ci chiediamo ma i cittadini di Corato nel 2020 non hanno forse scelto la guida del Prof. De Benedittis perché la politica avrebbe dovuto avere una "Rivoluzione Gentile"?
Forse ci voleva la Giunta del cambiamento e della Rivoluzione gentile a sminuire in questo modo lo statuto comunale e i principali strumenti di partecipazione?
La Consulta dello Sviluppo Economico è formata da esponenti di associazioni che rappresentano tutte le categorie che possono dare un valido contributo allo sviluppo economico e sociale della Città, la quale chiede solo di essere coinvolta nelle scelte programmatiche, come previsto dallo Statuto e che probabilmente questa Amministrazione non vuole tenere conto.
E' paradossale ma le Consulte, che sono istituti di partecipazione da parte dei cittadini, secondo il Sindaco, tale partecipazione non può essere attuata.
La risposta del Sindaco è incoerente con quanto promesso elettoralmente e con quanto politicamente sbandierato.
E' ovvio che un'amministrazione non può essere vincolata a seguire i pareri delle consulte ma è anche evidente che neanche può ignorare i loro pareri se non con precise motivazioni. Si tratta pur sempre di pareri da parte di professionisti e non, che operano giornalmente nel nostro territorio per creare reddito.
Invitiamo il Sindaco e tutta la sua maggioranza ad essere coerente, a rivedere le proprie posizioni e a mantenere le promesse che in campagna elettorale hanno fatto. Conta sempre quello che si fa e non quello che si dice».