«Consegnami il denaro o sono botte», in carcere il capo della gang che seminava il terrore

"Topolino" è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Polizia di Corato

giovedì 11 gennaio 2018 11.00
Nella giornata di ieri, a Corato, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Michele Patruno, soprannominato "topolino", 19enne già sottoposto al regime degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, ritenuto responsabile di estorsione e tentata estorsione.

A seguito di una meticolosa attività d'indagine condotta dai poliziotti del locale Commissariato di P.S., è stato accertato che il 19enne, a capo di un gruppo di ragazzi pregiudicati residenti a Corato, già identificati e tratti in arresto perché resisi responsabili di analoghi episodi delittuosi, per alcuni mesi ha seminato il terrore tra i giovani che abitualmente frequentano bar ed altri luoghi di ritrovo.

Le indagini sono state avviate a seguito di notizie confidenziali circa la presenza di alcuni ragazzi che, agendo come una vera e propria gang, nel periodo compreso tra l'inverno e la primavera dello scorso anno erano soliti effettuare, nel tardo pomeriggio e nelle ore serali, delle vere e proprie incursioni nel centro storico, nelle piazze e nei luoghi di abituale ritrovo.

L'arrestato, con la minaccia di percuotere le vittime, già oggetto di pesanti offese ed umiliazioni, le costringeva a consegnargli denaro ed oggetti di valore.

Due gli episodi principalmente contestati; il primo, a seguito d'attività d'indagine espletata da militari della locale Stazione Carabinieri, i quali hanno accertato che, verso la fine del mese di maggio 2017, il diciannovenne aveva costretto un ragazzo a consegnargli oggetti preziosi che la vittima, intimorita a seguito di minacce, ha sottratto alla nonna materna.

Il giovane, impossessatosi di monili in oro, e più precisamente una fascetta, un collier, due anelli, un orecchino ed una collana, le ha consegnate al 19enne che, successivamente, si è recato presso negozi compro oro ove ha venduto i gioielli e si è procurato somme di denaro.

Gli oggetti di valore sono stati recuperati e sequestrati da personale dell'Arma dei Carabinieri.

I poliziotti del locale Commissariato di P.S., inoltre, hanno accertato il verificarsi di un ulteriore tentativo di estorsione, avvenuto il 14.06.2017, nell'ambito del quale il 19enne ha costretto un giovane a mostrargli il contenuto del suo portafogli e, dopo aver constatato l'assenza di denaro, ha minacciato di percuoterlo.

L'arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Trani, a diposizione dell'Autorità Giudiziaria procedente.