Claudio Di Michele nominato Cavaliere della Repubblica

Coratino d'adozione è carabiniere in servizio a Molfetta

mercoledì 19 dicembre 2018
L'Italia che fa il proprio dovere, e molto di più. Per il bene comune. Silenziosamente. Eroi, sconosciuti, di tutti i giorni. Che il prefetto Marilisa Magno, insieme al comandante della Legione Carabinieri della Puglia, il generale di brigata Alfonso Manzo, anche quest'anno ha voluto premiare, per mettere il loro esempio sotto i riflettori dell'intero paese, riconoscendo l'ambito titolo di Cavaliere.

Tra questi anche Claudio Di Michele, nato a Celano, cresciuto a San Potito, suggestiva frazione abruzzese del Comune di Ovindoli, arruolatosi nell'Arma nel 1990, giunto in riva all'Adriatico nel 1991, vice brigadiere dell'Aliquota Operativa dopo 18 anni in servizio all'Aliquota Radiomobile, con il doppio incarico di Polizia di Frontiera, per i più conosciuto come "Aquila" della Compagnia di Molfetta, e non solo per le abilitazioni di autista di guida veloce e motociclista grazie alle quali è stato capace di portare a termine con successo operazioni di controllo del territorio, ma anche scorte istituzionali. Da anni ha scelto Corato come suo paese adottivo.

Per lui parlano i numeri: un centinaio di attestati di apprezzamento e note di plauso ricevute a vario titolo dai vari organi gerarchici dell'Arma dei Carabinieri, della pubblica amministrazione e dell'Autorità Giudiziaria al termine di importanti operazioni di polizia giudiziaria espletate in Italia, ma anche all'estero. In Albania, ad esempio, dove nel 2015 fu scovato e catturato un pericoloso latitante, ricercato per il reato di tentato omicidio, in collaborazione con gli investigatori dell'ufficio di collegamento Interforze di Polizia in Albania.

Ed ancora: 1 compiacimento ricevuto dal Comando Compagnia di Molfetta nel 1996, 3 encomi semplici (nel 2006, nel 2009 e nel 2017), 1 elogio scritto ricevuto dal Comando Legione Puglia nel 2017 ed 1 encomio semplice ricevuto dal Comando Legione Puglia nel 2018 (leggi qui), oltre ad una medaglia di Bronzo con attestato di pubblica benemerenza rilasciata dal Dipartimento di Protezione Civile.

Ieri il titolo più importante, quello di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, un Ordine istituito sin dal 1951 e nato in qualità di riconoscimento atto a ricompensare le benemerenze acquisite verso l'Italia per lunghe e segnalate carriere civili e militari. Tra queste anche quella del vice brigadiere residente a Corato, specializzato in indagini di polizia giudiziaria, uno di quelli "low profile", capace di intercettare e ricollocare come in un puzzle, movimenti e traffici di soggetti che appartengono alle organizzazioni criminali.

A Molfetta da ben 28 anni si è sempre distinto per l'elevata professionalità e l'encomiabile senso del dovere in diverse attività d'indagine ed operazioni di polizia giudiziaria, dando prova di grande capacità professionale e di forte intuito investigativo, ed ottenendo, tra i vari encomi, lodi, numerose specializzazioni ed apprezzamenti dai vari comandanti che lo hanno avuto alle proprie dipendenze sino ad oggi, anche una Croce d'Argento ed una d'Oro, entrambe per anzianità di servizio.

Claudio Di Michele, figlio d'arte (anche al padre Nino è stata conferita l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica) e fratello di Luigi, in servizio al Reggimento Corazzieri, la guardia d'onore del Presidente della Repubblica Italiana, fa parte della lista dei nuovi Cavalieri della Repubblica Italiana. Lo specchio dell'Italia migliore. Un impegno che è stato ed è sinonimo di dedizione, servizio e dovere. A Molfetta rimarrà un esempio per tutti.