Cittadini in difficoltà: «Chiamiamo invano i servizi sociali». De Benedittis in TV: «Presto il bando buoni spesa»
Decine le segnalazioni giunte alla nostra redazione. Il telefono degli uffici squilla a vuoto
giovedì 10 dicembre 2020
12.11
L'arrivo delle festività natalizie è imminente. Il periodo acuisce ulteriormente il disagio di chi già si trova in difficoltà e che teme di non poter arrivare a fine mese o addirittura non poter festeggiare il Natale a causa delle difficoltà economiche. Parliamo di decine di famiglie che questa mattina, a decine, hanno contattato la nostra redazione per lamentare il timore di non poter ottenere il "buono spesa" previsto per l'emergenza Covid.
Le segnalazioni sono quasi tutte dello stesso tenore. «Proviamo da giorni a contattare gli uffici dei Servizi Sociali ma nessuno ci risponde al telefono» denunciano. Abbiamo voluto verificare quanto riferito: il telefono degli uffici squillava a vuoto anche alla nostra chiamata.
Con l'emergenza Covid sono in tanti coloro che sono rimasti fermi, non potendo svolgere anche dei lavoretti saltuari. Alcuni di essi sono in casa perché affetti da Covid. Quelle entrate "in nero" che contribuivano a "sbarcare il lunario" non ci sono più, o sono fortemente ridimensionate.
«Attendevamo il bando per i buoni spesa ma ad oggi nessuno ci dà notizie. Cosa si aspetta?» è lo sfogo di una mamma.
«Ho quattro figli ed un marito detenuto. Sono senza lavoro e da più di una settimana cerco di contattare i servizi sociali, ma non risponde nessuno. Ci era stato riferito che sarebbero stati stanziati dei fondi per l'emergenza Covid: ma dove sono finiti?» ci chiede un'altra mamma.
Un'altra testimonianza proviene da una signora che combatte anche con il peso del Covid. «Sono in quarantena da 23 giorni, con mio marito e due figli piccoli. Ad oggi mi sento abbandonata e non riesco a far fronte ai bisogni economici. Dalle istituzioni neanche una parola di conforto. Ringrazio la parrocchia che ogni 15 giorni mi porta un po' di viveri. Sono delusa da questo paese».
«Sindaco, quando partirà il bando per i buoni spesa?» commenta un'altra mamma, lasciando intuire di essere pronta ad una azione di protesta.
Ma la risposta è arrivata a distanza dagli studi di Telesveva. In una intervista in diretta il sindaco ha rassicurato: «Lunedì partirà il bando, con parametri con maglie più larghe per venire incontro ai cittadini».
Le segnalazioni sono quasi tutte dello stesso tenore. «Proviamo da giorni a contattare gli uffici dei Servizi Sociali ma nessuno ci risponde al telefono» denunciano. Abbiamo voluto verificare quanto riferito: il telefono degli uffici squillava a vuoto anche alla nostra chiamata.
Con l'emergenza Covid sono in tanti coloro che sono rimasti fermi, non potendo svolgere anche dei lavoretti saltuari. Alcuni di essi sono in casa perché affetti da Covid. Quelle entrate "in nero" che contribuivano a "sbarcare il lunario" non ci sono più, o sono fortemente ridimensionate.
«Attendevamo il bando per i buoni spesa ma ad oggi nessuno ci dà notizie. Cosa si aspetta?» è lo sfogo di una mamma.
«Ho quattro figli ed un marito detenuto. Sono senza lavoro e da più di una settimana cerco di contattare i servizi sociali, ma non risponde nessuno. Ci era stato riferito che sarebbero stati stanziati dei fondi per l'emergenza Covid: ma dove sono finiti?» ci chiede un'altra mamma.
Un'altra testimonianza proviene da una signora che combatte anche con il peso del Covid. «Sono in quarantena da 23 giorni, con mio marito e due figli piccoli. Ad oggi mi sento abbandonata e non riesco a far fronte ai bisogni economici. Dalle istituzioni neanche una parola di conforto. Ringrazio la parrocchia che ogni 15 giorni mi porta un po' di viveri. Sono delusa da questo paese».
«Sindaco, quando partirà il bando per i buoni spesa?» commenta un'altra mamma, lasciando intuire di essere pronta ad una azione di protesta.
Ma la risposta è arrivata a distanza dagli studi di Telesveva. In una intervista in diretta il sindaco ha rassicurato: «Lunedì partirà il bando, con parametri con maglie più larghe per venire incontro ai cittadini».