Cittadella dello sport e delle arti nel ricordo di Francesco: dopo sei mesi è ancora tutto fermo

Il 12 luglio a Palazzo di Città era stato presentato il progetto. Da allora più nulla

martedì 18 gennaio 2022 12.53
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Lo scorso 12 luglio, in occasione del quinto anniversario della strage dei treni sulla Andria - Corato, a Palazzo di Città si tenne una conferenza alla quale parteciparono Natale Tedone, fratello di Francesco Ludovico vittima dell'incidente, il sindaco di Corato Corrado De Benedittis, l'assessore all'urbanistica Antonella Varesano, la presidente della Fondazione Vincenzo Casillo, Cardenia Casillo, e l'ing. Elio Sannicandro, direttore generale di Asset Puglia ed ex presidente del Coni.

Una conferenza nella quale si esponeva pubblicamente il progetto della realizzazione di una "Cittadella dello sport e delle arti", in memoria del giovane Cesko, su un terreno messo a disposizione della famiglia Tedone.

Un progetto importante, che mira alla creazione di un centro dedicato a tutti i giovani, in cui poter svolgere attività di formazione artistica e sportiva, accompagnandoli nella crescita sana. Un dono della famiglia Tedone per ricordare quel figlio prematuramente strappato alla vita, un ragazzo dai mille progetti, dai tanti sogni e dalla mente brillante. Un desiderio già manifestato da diversi anni ma che sempre ha trovato degli intralci di natura burocratica. Sotto la gestione commissariale della dottoressa Riflesso si iniziarono a vedere i primi passi in avanti. Dopo la conferenza del 12 luglio e l'impegno del sindaco sembrava si fosse data una determinante accelerata all'iter burocratico. «Abbiamo dato una spinta all'iter burocratico che si era arenato. Oggi presentiamo il progetto che porteremo nelle commissioni e in consiglio comunale per l'approvazione definitiva» disse il sindaco in quella particolare circostanza.

Il progetto, però, sia nelle commissioni che in consiglio comunale non è mai arrivato. «Soltanto in una seduta di commissione si iniziò a parlare della questione, ma il punto fu ritirato. Da allora non se n'è più parlato» fa sapere Vincenzo Tedone, il papà di Francesco.

«Ci avevamo sperato, eravamo fiduciosi ma ora posso dire che siamo delusi. D'altra parte stiamo mettendo a disposizione un nostro bene personale, abbiamo il desiderio che lì tanti ragazzi possano realizzare i desideri che nostro figlio non ha potuto realizzare. Però, ancora una volta, dobbiamo fare i conti con la lentezza di un apparato burocratico e politico per il quale la realizzazione della cittadella sembra non essere una priorità» continua amareggiato.

Per la realizzazione della cittadella occorre il via libera dei consiglieri comunali. L'argomento però è ancora lontano dall'essere trattato. Intanto gli interlocutori della famiglia Tedone e dello stesso Comune di Corato si avviano alla scadenza dei loro rispettivi mandati. Ciò potrebbe comportare ulteriori rallentamenti nella realizzazione di un'opera dalla quale la città di Corato può soltanto trarre giovamento.

«Speriamo che al più presto la commissione prenda in carico la questione. Noi siamo in bilico: abbiamo un bene di nostra proprietà che attualmente non sappiamo come utilizzare. Se non è possibile ce lo dicano; se è possibile realizzare la struttura ci diano l'ok. Ma è ingiusto lasciarci attendere così» conclude Vincenzo Tedone.

In apertura una immagine della conferenza stampa del 12 luglio del 2021.