Cimitero di Corato tra rinascita, sabotaggi e un futuro digitale: l'intervista al consigliere delegato Giulio D'Imperio
Da luglio 2022 tante le migliorie apportate al nostro cimitero. Ma molto c'è ancora da fare
martedì 10 dicembre 2024
Il cimitero comunale di Corato, un luogo che dovrebbe essere dedicato alla memoria e al raccoglimento, è stato per lungo tempo simbolo di incuria e abbandono. Da luglio 2022, però, con la delega affidata a Giulio D'Imperio, consigliere comunale incaricato dell'organizzazione, pulizia e decoro, è iniziato un percorso di recupero e rilancio. Ma il cammino non è stato privo di ostacoli, segnato da episodi di vandalismo e sabotaggi. In questa intervista, D'Imperio racconta il lavoro svolto, le difficoltà affrontate e i progetti per il futuro.
Consigliere, com'era la situazione al suo insediamento?
«Sicuramente non l'ho trovata bene. Il cimitero era in uno stato di totale abbandono, sia in termini di pulizia che di organizzazione. Abbiamo iniziato con interventi straordinari, come la pulizia delle quattro palazzine scoperte e della palazzina Chiefa, l'unica dotata di ascensore. Le condizioni erano quasi scabrose. Abbiamo anche ripristinato l'ascensore vicino alla chiesa e sistemato una rampa, ma c'è ancora molto da fare».
Nel corso di questi due anni, si sono verificati episodi gravi di sabotaggio. Cosa ci può dire a riguardo?
«Sono indignato. Dopo decenni di abbandono, ci troviamo a combattere non solo contro l'incuria, ma anche contro atti deliberati di vandalismo. Ad esempio, nel 2022, appena dopo una pulizia straordinaria della palazzina Chiefa, qualcuno ha defecato nell'ascensore, imbrattandolo completamente. L'ASIPU è intervenuta per sistemare una situazione indegna».
Altri episodi?
«Purtroppo sì. Lavandini otturati con brecciolina o gambi di fiori, fontane lasciate aperte per allagare i vialetti, e, durante i lavori di rifacimento dell'impianto idrico, qualcuno ha chiuso volutamente le chiavi di arresto, causando problemi gravi. Un episodio recente è stato il furto della chiave di arresto della prima fontana all'ingresso del cimitero, un gesto che danneggia soprattutto i cittadini».
Nonostante queste difficoltà, il consigliere elenca con orgoglio i progressi fatti in questi due anni:
- Rifacimento dell'impianto idrico, a lungo trascurato e privo di uno schema di funzionamento.
- Soluzione al problema delle acque reflue, con l'installazione di vasche di raccolta per la sub-irrigazione.
- Restauro dei bagni, inclusi quelli per disabili, affidandone la manutenzione all'ASIPU.
- Sicurezza e decoro: potatura e abbattimento di alberi pericolanti, messa in sicurezza di colonne, sistemazione della sala autoptica e aggiornamento degli impianti.
- Navetta per il cimitero attiva quattro giorni a settimana.
- Posizionamento delle guaine sui tetti di 4 palazzine
- Sistemazione dell'ufficio dove lavora il dipendente comunale facendo giungere anche la linea internet
- Pulizia settimanale relativa al guano dei colombi
- Sostituzione di fontane rotte
«Per la prima volta nella storia del cimitero di Corato, siamo intervenuti in modo sistematico. Anche l'ASL ha constatato i miglioramenti, dopo anni di ispezioni in cui nulla era stato fatto», aggiunge D'Imperio.
Ma il lavoro non si ferma qui. Giulio D'Imperio guarda al futuro con proposte ambiziose:
- Digitalizzazione: «Stiamo lavorando affinché i cittadini possano localizzare i propri cari o inviare fiori a distanza. È un progetto dal costo iniziale basso e dalla gestione irrisoria».
- Riforme regolamentari: «Stiamo aggiornando il regolamento di Polizia Mortuaria e rivedendo il piano regolatore del cimitero».
- Nuove infrastrutture: «Pensiamo a uno spazio per un forno crematorio e al rifacimento dell'impianto elettrico, ormai obsoleto».
Consigliere, cosa direbbe a chi continua a compiere atti vandalici?
«Non saranno questi gesti a farmi desistere dal mio compito. Questi atti squalificano chi li compie e danneggiano solo i cittadini, non me o l'amministrazione. Il cimitero è un luogo sacro e merita rispetto».
Tra mille difficoltà, il cimitero di Corato sta tornando a essere un luogo funzionale, grazie a interventi mirati e alla determinazione delle istituzioni. La speranza è che anche la comunità sappia fare la propria parte, rispettando un luogo che appartiene a tutti.
Consigliere, com'era la situazione al suo insediamento?
«Sicuramente non l'ho trovata bene. Il cimitero era in uno stato di totale abbandono, sia in termini di pulizia che di organizzazione. Abbiamo iniziato con interventi straordinari, come la pulizia delle quattro palazzine scoperte e della palazzina Chiefa, l'unica dotata di ascensore. Le condizioni erano quasi scabrose. Abbiamo anche ripristinato l'ascensore vicino alla chiesa e sistemato una rampa, ma c'è ancora molto da fare».
Nel corso di questi due anni, si sono verificati episodi gravi di sabotaggio. Cosa ci può dire a riguardo?
«Sono indignato. Dopo decenni di abbandono, ci troviamo a combattere non solo contro l'incuria, ma anche contro atti deliberati di vandalismo. Ad esempio, nel 2022, appena dopo una pulizia straordinaria della palazzina Chiefa, qualcuno ha defecato nell'ascensore, imbrattandolo completamente. L'ASIPU è intervenuta per sistemare una situazione indegna».
Altri episodi?
«Purtroppo sì. Lavandini otturati con brecciolina o gambi di fiori, fontane lasciate aperte per allagare i vialetti, e, durante i lavori di rifacimento dell'impianto idrico, qualcuno ha chiuso volutamente le chiavi di arresto, causando problemi gravi. Un episodio recente è stato il furto della chiave di arresto della prima fontana all'ingresso del cimitero, un gesto che danneggia soprattutto i cittadini».
Nonostante queste difficoltà, il consigliere elenca con orgoglio i progressi fatti in questi due anni:
- Rifacimento dell'impianto idrico, a lungo trascurato e privo di uno schema di funzionamento.
- Soluzione al problema delle acque reflue, con l'installazione di vasche di raccolta per la sub-irrigazione.
- Restauro dei bagni, inclusi quelli per disabili, affidandone la manutenzione all'ASIPU.
- Sicurezza e decoro: potatura e abbattimento di alberi pericolanti, messa in sicurezza di colonne, sistemazione della sala autoptica e aggiornamento degli impianti.
- Navetta per il cimitero attiva quattro giorni a settimana.
- Posizionamento delle guaine sui tetti di 4 palazzine
- Sistemazione dell'ufficio dove lavora il dipendente comunale facendo giungere anche la linea internet
- Pulizia settimanale relativa al guano dei colombi
- Sostituzione di fontane rotte
«Per la prima volta nella storia del cimitero di Corato, siamo intervenuti in modo sistematico. Anche l'ASL ha constatato i miglioramenti, dopo anni di ispezioni in cui nulla era stato fatto», aggiunge D'Imperio.
Ma il lavoro non si ferma qui. Giulio D'Imperio guarda al futuro con proposte ambiziose:
- Digitalizzazione: «Stiamo lavorando affinché i cittadini possano localizzare i propri cari o inviare fiori a distanza. È un progetto dal costo iniziale basso e dalla gestione irrisoria».
- Riforme regolamentari: «Stiamo aggiornando il regolamento di Polizia Mortuaria e rivedendo il piano regolatore del cimitero».
- Nuove infrastrutture: «Pensiamo a uno spazio per un forno crematorio e al rifacimento dell'impianto elettrico, ormai obsoleto».
Consigliere, cosa direbbe a chi continua a compiere atti vandalici?
«Non saranno questi gesti a farmi desistere dal mio compito. Questi atti squalificano chi li compie e danneggiano solo i cittadini, non me o l'amministrazione. Il cimitero è un luogo sacro e merita rispetto».
Tra mille difficoltà, il cimitero di Corato sta tornando a essere un luogo funzionale, grazie a interventi mirati e alla determinazione delle istituzioni. La speranza è che anche la comunità sappia fare la propria parte, rispettando un luogo che appartiene a tutti.