Chiusura del Palazzetto: «Uno scherzo di cattivo gusto»

La rabbia della presidente NMC Grazia Balducci

giovedì 1 novembre 2018 13.04
È giunta nella giornata di ieri, indirizzata a tutte le società sportive che usufruiscono del Palazzetto dello Sport di Corato, la comunicazione del Commissario prefettizio, dott.ssa Rossana Riflesso, con la quale si dispone la chiusura temporanea della struttura di via Don Albertario, fino a che non saranno completati i lavori di adeguamento. Fino a quel momento non saranno concesse deroghe e la struttura sarà inagibile.

È con enorme amarezza che, ancora una volta, la NMC viene penalizzata e subisce le decisioni di autorità, questa volta del Commissario prefettizio, senza essere neanche avvisata per tempo, al fine di organizzare al meglio le proprie attività.

«Le responsabilità, che siano politiche o amministrative, ai miei ragazzi non interessa – dichiara la presidente Grazia Balducci – Ho da tutelare un movimento cestistico primo nella nostra regione per numerosità di iscritti, per organizzazione e competenze. Non posso subire supinamente questa ulteriore ed ennesima sottovalutazione da parte di chi dovrebbe sapere che noi esistiamo, non fosse altro perché sicuramente non accettiamo i soprusi da parte di nessuno e protestiamo sempre con molta veemenza quando le nostre istanze vengono inopinatamente disattese. Per lo meno sul territorio di Corato siamo presenti, non fosse altro per le numerose iniziative che organizziamo, non fosse altro per l'economia del nostro territorio e la promozione dei prodotti della nostra terra.
Siamo la società che occupa maggiormente gli spazi del Palazzetto dello Sport per allenamenti e partite poiché svolgiamo ben 9 campionati fra giovanili e senior, siamo coloro i quali organizzano due tornei nazionali per il settore minibasket per ogni annata, con cadenza mensile, eppure siamo invisibili per il Comune, per l'Ufficio Sport e per il suo dirigente. Se non fosse che purtroppo è tutto vero, avrei pensato ad uno scherzo di cattivo gusto o ad uno scherzo di Halloween.
Addirittura si vuole giocare sulle parole: disponibilità di una struttura non significa avere la autorizzazione per lo svolgimento di un campionato! Ma di cosa stiamo parlando? Ci si vuole arrampicare sugli specchi ma non sanno che spesso si scivola! Mi fanno il riferimento ad un articolo del Regolamento TULPS (art.123) ma omettono di dirmi che solo se ai sensi dell'art.9 del C.d.s. è necessaria apposita autorizzazione. In altri termini, solo se la gara si svolge per strada ho necessità di ricevere apposita autorizzazione! Quindi mi chiedo: ma a che gioco stiamo giocando? Sicuramente ad un gioco nel quale le regole le fa chi si sente più forte dell'altro, chi non ha rispetto dell'altro e chi ritiene che si vince su altri tavoli diversi dal parquet di gioco».