Chiude il "Primafila": «È fallimento della politica coratina»
L'amaro sfogo dei titolari del locale di Piazza Di Vagno
domenica 22 gennaio 2017
22.44
Dopo sei anni di attività chiude il locale "Prima fila", luogo di aggregazione come i tanti che nell'ultimo periodo si erano aperti in Piazza Di Vagno, facendo diventare questa piazza il luogo della movida coratina.
I lavori di restauro della piazza hanno inevitabilmente spostato l'utenza verso altre piazze e luoghi di aggregazione, creando una situazione difficile per gli imprenditori che lì avevano investito, al punto che alcuni di essi hanno dovuto chiudere i loro esercizi, mentre altri sono chiamati ad affrontare grosse difficoltà.
Ad annunciare la chiusura del locale sono gli stessi titolari, in un post di commiato sulla pagina Facebook dell'esercizio.
Un post in cui si ringraziano i tanti clienti che nel corso degli anni hanno frequentato il locale, tutti i collaboratori che si sono susseguiti, ma nel quale traspare una forte amarezza ed un senso di abbandono da parte delle istituzioni.
Non si può trascurare di dar voce ad operatori economici che denunciano pubblicamente di essere stati trascurati, se non bistrattati, da chi è deputato a creare condizioni per il miglioramento della vita e del lavoro dei cittadini.
«Eravamo una realtà che dava lavoro a più di 10 persone e richiamava molta gente dei paesi limitrofi, ma a causa di tutto ciò ad oggi, abbiamo preso la decisione di chiudere l'attività e voltare veramente pagina.
Ogni attività ha i suoi alti e bassi risentendo di tanti fattori, uno dei tanti è la crisi, noi abbiamo sempre cercato di affrontare tutte le difficoltà di petto senza mai arrenderci, però difronte a tanta cattiveria e disprezzo che la gente ha nutrito nei nostri confronti ci siamo spenti, abbiamo perso il sorriso e la voglia di continuare a combattere e affrontare tutto questo, oltre che tutte le difficoltà che si sono susseguite tra ZTL e CANTIERE, però teniamo a precisare che queste ultime non vogliono essere un alibi ma bensì pure difficoltà che incidono sul fatturato aziendale e non si può non tenerne conto» scrivono i titolari del "Prima fila".
Ed individuano nella politica cittadina il corresponsabile dell'amaro epilogo.
«Il risultato di tutto ciò fa parte di una politica sterile, assente, presuntuosa e sorda figlia di giochi di palazzo, una politica che non ci ha mai supportati e tutelati, questo è il vero fallimento della politica Coratina» scrivono senza dare scampo ad interpretazioni.
«Sempre si è cercato di trovare soluzioni per andare avanti, ma quello che abbiamo ricevuto è stato solo fumo e nient'altro, promesse mai mantenute e aver dato solo ascolto a residenti che per tanti motivi, giusti e non, ci hanno denunciato e fatti condannare a pagare multe salatissime, un vero disprezzo. Ad oggi, alla luce di tutto questo, ci sentiamo abbandonati e traditi da gente che abbiamo supportato, da gente che non è mai passata di qui neanche per sbaglio, perché passano, a chiederci cosa possiamo fare per traghettarvi a lavori ultimati, cosa possiamo fare per farvi affrontare al meglio questa situazione. Noi abbiamo sempre cercato di trovare un dialogo e raccontare quali sono le nostre problematiche, suggerendo anche delle possibili soluzioni che ci avrebbero sicuramente agevolati, ma nulla di nulla, solo fumo negli occhi» continuano.
E concludono con un pensiero rivolto ai loro colleghi: «Speriamo che dopo questa, l'amministrazione si svegli e salvi le altre attività, perché se continua così oltre a rimettere ancora soldi la chiusura sarà l'ultima spiaggia anche per loro».
I lavori di restauro della piazza hanno inevitabilmente spostato l'utenza verso altre piazze e luoghi di aggregazione, creando una situazione difficile per gli imprenditori che lì avevano investito, al punto che alcuni di essi hanno dovuto chiudere i loro esercizi, mentre altri sono chiamati ad affrontare grosse difficoltà.
Ad annunciare la chiusura del locale sono gli stessi titolari, in un post di commiato sulla pagina Facebook dell'esercizio.
Un post in cui si ringraziano i tanti clienti che nel corso degli anni hanno frequentato il locale, tutti i collaboratori che si sono susseguiti, ma nel quale traspare una forte amarezza ed un senso di abbandono da parte delle istituzioni.
Non si può trascurare di dar voce ad operatori economici che denunciano pubblicamente di essere stati trascurati, se non bistrattati, da chi è deputato a creare condizioni per il miglioramento della vita e del lavoro dei cittadini.
«Eravamo una realtà che dava lavoro a più di 10 persone e richiamava molta gente dei paesi limitrofi, ma a causa di tutto ciò ad oggi, abbiamo preso la decisione di chiudere l'attività e voltare veramente pagina.
Ogni attività ha i suoi alti e bassi risentendo di tanti fattori, uno dei tanti è la crisi, noi abbiamo sempre cercato di affrontare tutte le difficoltà di petto senza mai arrenderci, però difronte a tanta cattiveria e disprezzo che la gente ha nutrito nei nostri confronti ci siamo spenti, abbiamo perso il sorriso e la voglia di continuare a combattere e affrontare tutto questo, oltre che tutte le difficoltà che si sono susseguite tra ZTL e CANTIERE, però teniamo a precisare che queste ultime non vogliono essere un alibi ma bensì pure difficoltà che incidono sul fatturato aziendale e non si può non tenerne conto» scrivono i titolari del "Prima fila".
Ed individuano nella politica cittadina il corresponsabile dell'amaro epilogo.
«Il risultato di tutto ciò fa parte di una politica sterile, assente, presuntuosa e sorda figlia di giochi di palazzo, una politica che non ci ha mai supportati e tutelati, questo è il vero fallimento della politica Coratina» scrivono senza dare scampo ad interpretazioni.
«Sempre si è cercato di trovare soluzioni per andare avanti, ma quello che abbiamo ricevuto è stato solo fumo e nient'altro, promesse mai mantenute e aver dato solo ascolto a residenti che per tanti motivi, giusti e non, ci hanno denunciato e fatti condannare a pagare multe salatissime, un vero disprezzo. Ad oggi, alla luce di tutto questo, ci sentiamo abbandonati e traditi da gente che abbiamo supportato, da gente che non è mai passata di qui neanche per sbaglio, perché passano, a chiederci cosa possiamo fare per traghettarvi a lavori ultimati, cosa possiamo fare per farvi affrontare al meglio questa situazione. Noi abbiamo sempre cercato di trovare un dialogo e raccontare quali sono le nostre problematiche, suggerendo anche delle possibili soluzioni che ci avrebbero sicuramente agevolati, ma nulla di nulla, solo fumo negli occhi» continuano.
E concludono con un pensiero rivolto ai loro colleghi: «Speriamo che dopo questa, l'amministrazione si svegli e salvi le altre attività, perché se continua così oltre a rimettere ancora soldi la chiusura sarà l'ultima spiaggia anche per loro».