"Chèssa Tèrre" di Gerardo Strippoli premiata al concorso letterario "Salvatore Quasimodo"
Gerardo Giuseppe Strippoli è l'unico pugliese premiato nella categoria "poesia dialettale"
mercoledì 20 dicembre 2017
17.03
Nuovo premio letterario per il poeta dialettale coratino Gerardo Giuseppe Strippoli. Al già ricco palmares di riconoscimenti di pubblico e critica, domenica 17 dicembre Strippoli ha aggiunto il premio internazionale intitolato al Nobel Salvatore Quasimodo.
La partecipazione alla terza edizione del concorso con una lirica dal titolo Chèssa tèrre (Questa terra) è valsa al 61enne coratino il terzo posto nella sezione «Poesia», per la categoria «singola poesia in vernacolo o in una lingua differente dall'italiano a tema libero»; unico pugliese ad aggiudicarsi un premio nella stessa categoria.
«Non me l'aspettavo, ma è un premio che mi riempie di gioia. Perché con questa opera viene premiata tutta la città di Corato, che è la mia terra. E perché – spiega Strippoli – vengono premiate la cultura, le tradizioni e l'identità di un'intera città, che si stanno via via scolorendo e che, con la Pro Loco di cui sono presidente, cerchiamo di rinverdire a favore delle nuove generazioni».
Chèssa tèrre è un omaggio a Corato e alle sue radici. Nei suoi versi Strippoli esprime l'attaccamento alla propria terra con l'immagine di un bambino che, nonostante il cordone ombelicale reciso, resta legato alla madre come un albero alla sua terra.
Ad assegnare il riconoscimento è stata la giuria presieduta da Alessandro Quasimodo, figlio del Nobel siciliano scomparso nel 1968; premio poi ritirato dalle mani dell'editore Giuseppe Aletti nelle Scuderie Estensi di Tivoli.
La partecipazione alla terza edizione del concorso con una lirica dal titolo Chèssa tèrre (Questa terra) è valsa al 61enne coratino il terzo posto nella sezione «Poesia», per la categoria «singola poesia in vernacolo o in una lingua differente dall'italiano a tema libero»; unico pugliese ad aggiudicarsi un premio nella stessa categoria.
«Non me l'aspettavo, ma è un premio che mi riempie di gioia. Perché con questa opera viene premiata tutta la città di Corato, che è la mia terra. E perché – spiega Strippoli – vengono premiate la cultura, le tradizioni e l'identità di un'intera città, che si stanno via via scolorendo e che, con la Pro Loco di cui sono presidente, cerchiamo di rinverdire a favore delle nuove generazioni».
Chèssa tèrre è un omaggio a Corato e alle sue radici. Nei suoi versi Strippoli esprime l'attaccamento alla propria terra con l'immagine di un bambino che, nonostante il cordone ombelicale reciso, resta legato alla madre come un albero alla sua terra.
Ad assegnare il riconoscimento è stata la giuria presieduta da Alessandro Quasimodo, figlio del Nobel siciliano scomparso nel 1968; premio poi ritirato dalle mani dell'editore Giuseppe Aletti nelle Scuderie Estensi di Tivoli.