Catrame tra le chianche: il gioiello dell'XI secolo soffre ancora
La chiesa di San Vito non merita questo trattamento
domenica 25 novembre 2018
10.05
Il rischio che si corre quando non si conosce la storia cittadina, quando non se ne percepisce il valore, l'importanza e quindi l'esigenza di preservarla è quello di danneggiarla, deturparla.
Questo la Chiesa di San Vito, testimone più antica del culto cristiano nella nostra città, lo sa bene.
La Chiesa è stata dapprima letteralmente soffocata, nei decenni scorsi, da costruzioni nuove a ridosso del tempio, successivamente è stata oggetto di tentativi di valorizzazione attraverso aperture straordinarie e progetti per la sua conoscenza attivati da associazioni. Anche se in ritardo si capì che quello è un luogo che merita di essere rispettato, per la sua storia e per la sua antichità ma anche per il suo valore di testimone di un'epoca troppo lontana dalla nostra.
Davanti al suo ingresso fu lasciato un basolato. Da qualche giorno alcuni buchi del basolato sono stati tappati con del catrame nero. Una vera e propria violenza, figlia di un approccio troppo superficiale all'importanza del luogo che denota una pessima conoscenza del nostro piccolo ma importante patrimonio storico.
Non tutti i luoghi sono uguali e non tutti i luoghi meritano di essere trattati nello stesso modo. Ed è per questo che speriamo che al più presto si rimedi a quella che può essere considerata una ulteriore violenza al nostro gioiello dell'XI secolo.
Questo la Chiesa di San Vito, testimone più antica del culto cristiano nella nostra città, lo sa bene.
La Chiesa è stata dapprima letteralmente soffocata, nei decenni scorsi, da costruzioni nuove a ridosso del tempio, successivamente è stata oggetto di tentativi di valorizzazione attraverso aperture straordinarie e progetti per la sua conoscenza attivati da associazioni. Anche se in ritardo si capì che quello è un luogo che merita di essere rispettato, per la sua storia e per la sua antichità ma anche per il suo valore di testimone di un'epoca troppo lontana dalla nostra.
Davanti al suo ingresso fu lasciato un basolato. Da qualche giorno alcuni buchi del basolato sono stati tappati con del catrame nero. Una vera e propria violenza, figlia di un approccio troppo superficiale all'importanza del luogo che denota una pessima conoscenza del nostro piccolo ma importante patrimonio storico.
Non tutti i luoghi sono uguali e non tutti i luoghi meritano di essere trattati nello stesso modo. Ed è per questo che speriamo che al più presto si rimedi a quella che può essere considerata una ulteriore violenza al nostro gioiello dell'XI secolo.