"Caso" Diamond: il Comune parteciperà all'asta fallimentare per tentarne l'acquisizione
Questo quanto emerso dal Consiglio Comunale tenutosi ieri pomeriggio
martedì 31 ottobre 2023
06.00
Passa durante il Consiglio Comunale di ieri la proposta per partecipare all'asta fallimentare. Il prossimo 8 novembre il Comune di Corato, previo espletamento delle procedure necessarie, proverà ad acquistare il "Diamond".
Come enunciato negli interventi della maggioranza, l'acquisto del Diamond è un'opportunità da non perdere. La città si riapproprierebbe di uno spazio polifunzionale, grande più di 20mila metri quadri, dove coltivare il binomio tra attività sportiva e crescita socio-pedagogica. Ottima è l'ubicazione, vicinissimi il Palazzetto dello Sport e lo stadio di calcio. A tal proposito si è parlato di una "cittadella dello sport", in merito alla vicinanza delle strutture e alla facilità con cui possono si possono imbastire progetti che le coinvolgano entrambe.
Il vantaggio per la collettività è multidimensionale. Riportare a fare certi sport, come il nuoto, nella propria città e ricadute economiche ulteriori. Se venissero predisposte attività collaterali, specialmente legate alla ristorazione, i vantaggi si moltiplicano.
Durante il Consiglio è stato ribadito più volte che il Comune ha la forza economica per poter procedere all'acquisto. Durante l'assise sono stati sviscerati nel dettaglio i dati. La capacità di indebitamento dell'ente, ovvero quanti soldi il Comune di Corato può chiedere a prestito, è di svariate decine di milioni di euro, stando alle parole dei componenti della maggioranza. Inoltre, sussistono crediti da esigere per oltre 12 milioni di euro.
I costi complessivi dell'operazione sono intorno ai 3,4 milioni euro. Stando allo studio effettuato dall'ufficio di ragioneria, l'operazione è dunque fattibile. È stata inoltre svolta una simulazione sul possibile finanziamento che il Comune riceverebbe da Cassa Depositi e Prestiti: mutuo trentennale con tasso di interesse al 5%. Stando alla simulazione, il costo per il Comune ammonterebbe all'anno, tra capitale e interessi, tra i 162 e i 165 mila euro annui.
L'acquisizione è però soltanto il primo di una lunga serie di passi. Necessario infatti un robusto piano di riqualificazione, visto il pesante stato di degrado in cui il Diamond versa. C'è poi la questione legata alla gestione. Il Sindaco ha precisato che sono percorribili due strade. La prima, sicuramente più onerosa ma più funzionale per la destinazione pubblica del Diamond, è trasformarlo in un ente pubblico. La seconda strada vede invece la possibilità di un partenariato pubblico-privato, forma giuridica che prevede la compartecipazione di soggetti pubblici e privati nella gestione.
Sui punti, critiche le opposizioni. C'è infatti chi ritiene l'acquisto un salto nel buio: mancherebbero un adeguato piano dei costi, un piano di gestione ed un realistico piano di riqualificazione. Sulla gestione della struttura c'è chi lamenta poca concretezza nelle intenzioni dell'Amministrazione, altri prospettano l'impossibilità di una gestione pubblica del Diamond. Da non trascurare il problema sicurezza, visti i numerosi atti vandalici con cui è stata depredata la struttura.
Il dibattito sul tema è durato oltre tre ore. Per il momento attendiamo gli sviluppi dell'asta, poiché infatti è probabile che in questa sede altri soggetti presentino offerte più allettanti rispetto a quella del nostro Comune.
Come enunciato negli interventi della maggioranza, l'acquisto del Diamond è un'opportunità da non perdere. La città si riapproprierebbe di uno spazio polifunzionale, grande più di 20mila metri quadri, dove coltivare il binomio tra attività sportiva e crescita socio-pedagogica. Ottima è l'ubicazione, vicinissimi il Palazzetto dello Sport e lo stadio di calcio. A tal proposito si è parlato di una "cittadella dello sport", in merito alla vicinanza delle strutture e alla facilità con cui possono si possono imbastire progetti che le coinvolgano entrambe.
Il vantaggio per la collettività è multidimensionale. Riportare a fare certi sport, come il nuoto, nella propria città e ricadute economiche ulteriori. Se venissero predisposte attività collaterali, specialmente legate alla ristorazione, i vantaggi si moltiplicano.
Durante il Consiglio è stato ribadito più volte che il Comune ha la forza economica per poter procedere all'acquisto. Durante l'assise sono stati sviscerati nel dettaglio i dati. La capacità di indebitamento dell'ente, ovvero quanti soldi il Comune di Corato può chiedere a prestito, è di svariate decine di milioni di euro, stando alle parole dei componenti della maggioranza. Inoltre, sussistono crediti da esigere per oltre 12 milioni di euro.
I costi complessivi dell'operazione sono intorno ai 3,4 milioni euro. Stando allo studio effettuato dall'ufficio di ragioneria, l'operazione è dunque fattibile. È stata inoltre svolta una simulazione sul possibile finanziamento che il Comune riceverebbe da Cassa Depositi e Prestiti: mutuo trentennale con tasso di interesse al 5%. Stando alla simulazione, il costo per il Comune ammonterebbe all'anno, tra capitale e interessi, tra i 162 e i 165 mila euro annui.
L'acquisizione è però soltanto il primo di una lunga serie di passi. Necessario infatti un robusto piano di riqualificazione, visto il pesante stato di degrado in cui il Diamond versa. C'è poi la questione legata alla gestione. Il Sindaco ha precisato che sono percorribili due strade. La prima, sicuramente più onerosa ma più funzionale per la destinazione pubblica del Diamond, è trasformarlo in un ente pubblico. La seconda strada vede invece la possibilità di un partenariato pubblico-privato, forma giuridica che prevede la compartecipazione di soggetti pubblici e privati nella gestione.
Sui punti, critiche le opposizioni. C'è infatti chi ritiene l'acquisto un salto nel buio: mancherebbero un adeguato piano dei costi, un piano di gestione ed un realistico piano di riqualificazione. Sulla gestione della struttura c'è chi lamenta poca concretezza nelle intenzioni dell'Amministrazione, altri prospettano l'impossibilità di una gestione pubblica del Diamond. Da non trascurare il problema sicurezza, visti i numerosi atti vandalici con cui è stata depredata la struttura.
Il dibattito sul tema è durato oltre tre ore. Per il momento attendiamo gli sviluppi dell'asta, poiché infatti è probabile che in questa sede altri soggetti presentino offerte più allettanti rispetto a quella del nostro Comune.