Cartolina da Corato: la spazzatura e sullo sfondo...la Chiesa di San Vito

Si tratta del più antico edificio adibito al culto della nostra città

martedì 11 agosto 2020 10.01
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Non avrà di certo il pregio artistico, storico ed architettonico della Basilica di San Pietro o delle più vicine cattedrali di Trani, Ruvo di Puglia o Bitonto, ma è di sicuro una traccia rilevantissima e preziosissima del passato medievale della città di Corato. È la chiesetta di San Vito, perennemente chiusa, e già vittima di una visione cementizia della città che l'ha soffocata tra palazzi moderni, mortificandola nel suo seppur modesto pregio.

Un pregio che non le è stato mai riconosciuto e che tutt'ora viene ulteriormente mortificato: la Chiesa di San Vito, piccolo gioiello risalente all'anno 1000, in cui si riunivano i Cavalieri Templari secondo alcune fonti, è ora lo sfondo per bidoni della spazzatura che giacciono lì indisturbati e in bella vista, con tanto di cartoni (ritirati dagli addetti allo spazzamento con una frequenza bisestile) che campeggiano dietro le auto selvaggiamente parcheggiate in loco.

Non solo: le erbacce adornano il basolato che conduce alla storica chiesetta, ovviamente chiusa.

Corato e i coratini dimenticano la loro storia, trascurano il valore delle tracce del tempo, preferiscono la comodità al decoro. Chi ha avuto l'idea di spostare quei cassonetti e rendere l'ingresso della chiesa di San Vito un immondezzaio chieda scusa e rimedi al più presto.
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