Cartolina da Corato: la spazzatura e sullo sfondo...la Chiesa di San Vito
Si tratta del più antico edificio adibito al culto della nostra città
martedì 11 agosto 2020
10.01
Non avrà di certo il pregio artistico, storico ed architettonico della Basilica di San Pietro o delle più vicine cattedrali di Trani, Ruvo di Puglia o Bitonto, ma è di sicuro una traccia rilevantissima e preziosissima del passato medievale della città di Corato. È la chiesetta di San Vito, perennemente chiusa, e già vittima di una visione cementizia della città che l'ha soffocata tra palazzi moderni, mortificandola nel suo seppur modesto pregio.
Un pregio che non le è stato mai riconosciuto e che tutt'ora viene ulteriormente mortificato: la Chiesa di San Vito, piccolo gioiello risalente all'anno 1000, in cui si riunivano i Cavalieri Templari secondo alcune fonti, è ora lo sfondo per bidoni della spazzatura che giacciono lì indisturbati e in bella vista, con tanto di cartoni (ritirati dagli addetti allo spazzamento con una frequenza bisestile) che campeggiano dietro le auto selvaggiamente parcheggiate in loco.
Non solo: le erbacce adornano il basolato che conduce alla storica chiesetta, ovviamente chiusa.
Corato e i coratini dimenticano la loro storia, trascurano il valore delle tracce del tempo, preferiscono la comodità al decoro. Chi ha avuto l'idea di spostare quei cassonetti e rendere l'ingresso della chiesa di San Vito un immondezzaio chieda scusa e rimedi al più presto.
Un pregio che non le è stato mai riconosciuto e che tutt'ora viene ulteriormente mortificato: la Chiesa di San Vito, piccolo gioiello risalente all'anno 1000, in cui si riunivano i Cavalieri Templari secondo alcune fonti, è ora lo sfondo per bidoni della spazzatura che giacciono lì indisturbati e in bella vista, con tanto di cartoni (ritirati dagli addetti allo spazzamento con una frequenza bisestile) che campeggiano dietro le auto selvaggiamente parcheggiate in loco.
Non solo: le erbacce adornano il basolato che conduce alla storica chiesetta, ovviamente chiusa.
Corato e i coratini dimenticano la loro storia, trascurano il valore delle tracce del tempo, preferiscono la comodità al decoro. Chi ha avuto l'idea di spostare quei cassonetti e rendere l'ingresso della chiesa di San Vito un immondezzaio chieda scusa e rimedi al più presto.