"Carofiglio legge Carofiglio": il Teatro Comunale riapre i battenti con un successo

Sabato sera suggestivo con Gianrico Carofiglio e l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari

lunedì 20 novembre 2023 07.00
A cura di Martina Musto
Sabato 18 novembre, alle ore 20.30, nel Teatro Comunale di Corato, per "La Grammatica delle Abitudini" (Stagione Teatrale 2023/2024) si è tenuto il concerto diretto dal maestro e compositore Giuseppe Bini, con la partecipazione del soprano Natalizia Carone.


La stagione teatrale prevederà incontri letterari per ragazzi, episodi musicali e narrativi per favorire, come ha suggerito l'assessore Beniamino Marcone nell'introduzione al concerto, conoscenze imprescindibili nella vita quotidiana. Si tratterà di spettacoli gratuiti volti a promuovere la conoscenza e arricchire la nostra vita con la gioia della musica.

Il primo dei sei appuntamenti con l'Orchestra Sinfonica della città metropolitana di Bari, al teatro comunale di Corato, ha voluto ospitare un'eccellenza culturale del nostro territorio: lo scrittore barese Gianrico Carofiglio.
Non soltanto scrittore, ma anche ex magistrato e politico italiano, Gianrico Carofiglio delizia gli spettatori con la lettura appassionante e avvincente di alcuni brani tratti dalle sue stesse opere "Le tre del mattino" e "Non esiste saggezza", accompagnato nell'essenzialità della sua prosa dalle musiche composte dal maestro Giuseppe Bini, ispirate liberamente ai romanzi dello scrittore.

Il concerto è suddiviso in due parti: Visions Symphoniques, articolato in quattro quadri, accompagna la lettura dei passi del primo romanzo in questione, "Le tre del mattino", spaziando tra i sentimenti di passione, ardore, felicità e inquietudine attraverso le forti vibrazioni degli strumenti implicati nelle sinfonie. Evanescenze, invece articolata in cinque quadri, scompone e frammenta la storia complessa e breve di un racconto appartenente al libro cui si ispira. Accompagnata dal soprano Natalizia Carone, sugella un ritmo di tensione crescente che culmina nella catarsi dello spettatore.

Una serata all'insegna del valore del tempo, dell'amore, della follia, delle emozioni, di ciò che riteniamo importante e di ciò che non lo riteniamo affatto. Come lo stesso autore dice, dobbiamo dare un significato diverso alle parole che già conosciamo, perché a furia di usarle e sviscerarle esse hanno perduto la loro autenticità. Così, con parole elementari eppure tanto dense, si conclude un appuntamento con la lettura che, assieme alla lieve pioggerellina, ha trasformato una comune e fredda serata di novembre in una sorprendente e affascinante esibizione autunnale.