Caputo attacca Bellomo: «Guardi la trave che è nel suo occhio»
Nella difesa al primo cittadino anche un attacco velato al sen. Gino Perrone
sabato 29 aprile 2017
19.35
La polemica a distanza tra il coordinatore provinciale di Direzione Italia Davide Bellomo e il sindaco di Corato Massimo Mazzilli sull'endorsement di quest'ultimo verso il governatore Emiliano per le primarie del Partito Democratico sta già avendo i suoi risvolti in ambito locale.
Il duro attacco di Bellomo a Mazzilli, a cui non è seguita risposta alcuna da parte del primo cittadino, diviene occasione per il consigliere comunale Franco Caputo di ricordare la sua storia nel centrodestra e di ricordare la storia di Bellomo che, a lungo, ha avuto incarichi dirigenziali nel Movimento Schittulli e soltanto di recente ha aderito al movimento di Raffaele Fitto.
Un attacco al vetriolo, quello di Caputo, ricco di riferimenti impliciti a situazioni pregresse. Quasi un messaggio in codice il cui destinatario, benché mai citato, è rintracciabile nel sen. Gino Perrone, che di Direzione Italia è importante componente.
«È bastata una innocente esternazione del Sindaco Mazzilli a favore del Candidato alle primarie PD, per scatenare le ire politiche del Segretario Provinciale di Direzione Italia.
A mio avviso, si è trattato solo e semplicemente di una valutazione da tifoso della "Curva Sud" e senza fini politici verso il Presidente Emiliano, in quanto autorevole rappresentante delle Istituzioni Regionali» scrive Caputo nel preambolo della sua nota stampa.
L'affondo tuttavia arriva molto presto: «Questo Segretario Provinciale Direzionale, che evidentemente parla in nome e per conto di terze persone, soffre di grossi disturbi di "amnesia politica" (forse perché militava in un'altra formazione politica), in quanto dimentica che uno dei più autorevoli rappresentanti del suo partito, a più riprese, ha progettato numerosi ponti sulle sponde del PD (vedasi nomina Presidenza ANCI). Anzi , ad onor del vero, in occasione di altre primarie lo stesso invitava gli amici del centrodestra (ma evidentemente erano solo suoi amici) a recarsi a votare esprimendo la preferenza per il candidato alla Presidenza della Regione Puglia Onorevole Nichi Vendola. Non è dato sapere se dietro l'accorato appello ci fosse una contropartita politica, ma il fatto, come al solito, passò quasi inosservato».
E continua, palesando il suo reale interlocutore: «Questi i grandi meriti del mago della politica coratina, del quale non vi è traccia alcuna di proficua presenza nelle stanze di Palazzo Madama».
E, quindi, rivolgendosi direttamente a Bellomo: «Al Segretario Provinciale Direzionale (ma di quale direzione si tratta?) un invito che viene dal Vangelo: "perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?" La citazione evangelica è doverosa, trattandosi di personaggi che puntualmente non perdono una processione o una qualsivoglia manifestazione religiosa».
E in chiusura una pungente accusa: «Questi signori della politica sono gli stessi che hanno letteralmente "sfasciato" il centrodestra pugliese ed ora ne auspicano la ricomposizione, forse perché già si respira aria di competizioni elettorali e……… quindi di poltrone».
Il duro attacco di Bellomo a Mazzilli, a cui non è seguita risposta alcuna da parte del primo cittadino, diviene occasione per il consigliere comunale Franco Caputo di ricordare la sua storia nel centrodestra e di ricordare la storia di Bellomo che, a lungo, ha avuto incarichi dirigenziali nel Movimento Schittulli e soltanto di recente ha aderito al movimento di Raffaele Fitto.
Un attacco al vetriolo, quello di Caputo, ricco di riferimenti impliciti a situazioni pregresse. Quasi un messaggio in codice il cui destinatario, benché mai citato, è rintracciabile nel sen. Gino Perrone, che di Direzione Italia è importante componente.
«È bastata una innocente esternazione del Sindaco Mazzilli a favore del Candidato alle primarie PD, per scatenare le ire politiche del Segretario Provinciale di Direzione Italia.
A mio avviso, si è trattato solo e semplicemente di una valutazione da tifoso della "Curva Sud" e senza fini politici verso il Presidente Emiliano, in quanto autorevole rappresentante delle Istituzioni Regionali» scrive Caputo nel preambolo della sua nota stampa.
L'affondo tuttavia arriva molto presto: «Questo Segretario Provinciale Direzionale, che evidentemente parla in nome e per conto di terze persone, soffre di grossi disturbi di "amnesia politica" (forse perché militava in un'altra formazione politica), in quanto dimentica che uno dei più autorevoli rappresentanti del suo partito, a più riprese, ha progettato numerosi ponti sulle sponde del PD (vedasi nomina Presidenza ANCI). Anzi , ad onor del vero, in occasione di altre primarie lo stesso invitava gli amici del centrodestra (ma evidentemente erano solo suoi amici) a recarsi a votare esprimendo la preferenza per il candidato alla Presidenza della Regione Puglia Onorevole Nichi Vendola. Non è dato sapere se dietro l'accorato appello ci fosse una contropartita politica, ma il fatto, come al solito, passò quasi inosservato».
E continua, palesando il suo reale interlocutore: «Questi i grandi meriti del mago della politica coratina, del quale non vi è traccia alcuna di proficua presenza nelle stanze di Palazzo Madama».
E, quindi, rivolgendosi direttamente a Bellomo: «Al Segretario Provinciale Direzionale (ma di quale direzione si tratta?) un invito che viene dal Vangelo: "perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?" La citazione evangelica è doverosa, trattandosi di personaggi che puntualmente non perdono una processione o una qualsivoglia manifestazione religiosa».
E in chiusura una pungente accusa: «Questi signori della politica sono gli stessi che hanno letteralmente "sfasciato" il centrodestra pugliese ed ora ne auspicano la ricomposizione, forse perché già si respira aria di competizioni elettorali e……… quindi di poltrone».