C'è l'ok del Ministero, l'elettrodotto sarà spostato. Una vittoria di Pirro

Ieri la notizia in commissione urbanistica

mercoledì 18 aprile 2018 17.40
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Neanche i componenti della commissione ambiente e urbanistica e i tecnici del comune lo sapevano. A dare la notizia dell'arrivo dell'ok della commissione del ministero dell'ambiente al progetto di spostamento dell'elettrodotto da via Massarenti - Via Prenestina alla cosiddetta zona cuscinetto è stato un cittadino, Aldo Lotito, che da anni si batte affinché Terna e il Comune di Corato valutino una differente collocazione del percorso dell'elettrodotto, atteso che la zona cuscinetto è antropizzata e vi insistono degli insediamenti produttivi, al contrario di quanto affermato nelle relazioni.

Una storia che va avanti dal 2008 e che ha visto i cittadini spendersi personalmente per riuscire a trovare una soluzione che mettesse d'accordo tutti: residenti di via Prenestina, residenti della zona cuscinetto e persino Terna che ha necessità di spostare l'elettrodotto per riuscire a realizzare una infrastruttura più potente.

La commissione si era riunita appositamente per discutere l'ipotesi di un nuovo percorso, portata all'attenzione del Ministero da un altro cittadino: Nicola Diaferia. Una ipotesi a basso impatto, a basso costo e che sarebbe riuscita a mettere d'accordo tutti ma che, inspiegabilmente, non è mai stata tenuta in debita considerazione.

L'urgenza è delocalizzare. Lo ha detto a chiare lettere il sindaco Mazzilli, anche attraverso una nota stampa diffusa da Palazzo di Città. Delocalizzare, spostare i tralicci da una zona densamente antropizzata, dai pressi del Liceo Classico (che ricordiamo è alloggiato in una struttura provvisoria), ad una zona certamente meno antropizzata ma comunque abitata. Anzi, ha ricordato Lotito, in quella zona sono stati accordati nuovi permessi a costruire.

Si fa presto ad immaginare la delusione e l'amarezza di chi, ormai da 10 anni, lotta per vedersi riconosciuti gli stessi diritti per i quali hanno lottato e continuano a lottare i residenti della zona Prenestina - Massarenti. Ed è comprensibile anche l'amaro sfogo, rivolto ai commissari, del cittadino che si è sentito abbandonato in una lotta che invece avrebbe dovuto vedere alleate le istituzioni.

Un progetto «ridicolo», come lo ha definito Lotito, oggi rischia di diventare definitivo. Ridicolo nella misura in cui si fonda su rilievi non veritieri, addirittura non riportando in pianta degli edifici esistenti. E tutto ciò è stato verificato dai componenti della commissione e persino dai tecnici comunali. Eppure sembra essere un progetto imprescindibile: accantonarlo, stando a quanto riferito più volte dai consiglieri di maggioranza e dallo stesso primo cittadino, significherebbe fare un passo indietro che non si ha intenzione di fare per non disperdere un lavoro di un decennio.

Lotito, a nome di tutte quelle persone che con lui hanno combattuto per scongiurare lo spostamento in zona cuscinetto, ha riferito che non si fermerà. E non è difficile pensare che la decisione di delocalizzare in zona cuscinetto possa essere impugnata. Se da un lato la rimozione dell'elettrodotto da via Prenestina - Massarenti può considerarsi una vittoria, dall'altro non si può non rilevare che si tratta di una vittoria di Pirro che non fa che spostare il problema.

Certo è che è mancata cooperazione tra cittadini e istituzioni.

A beneficio di chi legge ripresentiamo l'intervista sull'argomento ai consiglieri Fiore e Loizzo.