Buchi di tensione elettrica, l'interassociativo: «Dov'è l'ammodernamento della rete promesso da Enel?»
La protesta delle associazioni
martedì 16 marzo 2021
10.49
Problemi con l'energia elettrica, in particolare i cosiddetti "buchi di tensione" verificatisi nei giorni 8, 9 e 10 marzo hanno messo a serio repentaglio la tenuta delle apparecchiature di molte aziende coratine, provocando danni e blocchi anche nelle abitazioni private.
Una situazione che ha provocato la protesta degli imprenditori e dei cittadini. Un malumore che si diffonde anche attraverso la voce del comitato interassociativo "Ambiente - Territorio - Salute" che lamenta il disservizio come una «costante» nella nostra città.
«I "buchi di tensione" sono una costante di questa area di servizio; sono generalmente originati da guasti nella rete pubblica, divenuta obsoleta e non più rispondente ai bisogni attuali di energia» lamentano i rappresenti del comitato .
Inevitabile un passaggio sulla questione dell'elettrodotto di via Prenestina - Via Massarenti e alla decisione di delocalizzare l'infrastruttura e potenziarla. Un tema sul quale si è molto dibattuto, anche tra malumori, e per il quale si era arrivati ad una decisione, alla quale tuttavia non vi è stato alcun seguito operativo.
«Ricordiamo quello che l'Enel Terna ha continuamente promesso e mai mantenuto alla città di Corato: "L'ammodernamento dell'elettrodotto "Corato – Bari Industriale 2", si rende necessario per soddisfare le mutate esigenze del sistema elettrico dell'area. Sarà una specie di autostrada dell' energia elettrica, che farà aumentare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità di tutta la rete elettrica dell'area." Fino ad oggi non si vede di tutta questa promessa neppure l'ombra» lamentano.
Ed esortano l'amministrazione comunale ad avere un ruolo attivo a che si concretizzino le promesse del colosso dell'energia: «È tempo che la nuova Amministrazione di Corrado De Benedittis esiga dall'Enel Terna la messa in opera di una struttura che non danneggi la salute dei cittadini, che rispetti l'Ambiente e che sia efficiente ossia senza "buchi di tensione"».
Una situazione che ha provocato la protesta degli imprenditori e dei cittadini. Un malumore che si diffonde anche attraverso la voce del comitato interassociativo "Ambiente - Territorio - Salute" che lamenta il disservizio come una «costante» nella nostra città.
«I "buchi di tensione" sono una costante di questa area di servizio; sono generalmente originati da guasti nella rete pubblica, divenuta obsoleta e non più rispondente ai bisogni attuali di energia» lamentano i rappresenti del comitato .
Inevitabile un passaggio sulla questione dell'elettrodotto di via Prenestina - Via Massarenti e alla decisione di delocalizzare l'infrastruttura e potenziarla. Un tema sul quale si è molto dibattuto, anche tra malumori, e per il quale si era arrivati ad una decisione, alla quale tuttavia non vi è stato alcun seguito operativo.
«Ricordiamo quello che l'Enel Terna ha continuamente promesso e mai mantenuto alla città di Corato: "L'ammodernamento dell'elettrodotto "Corato – Bari Industriale 2", si rende necessario per soddisfare le mutate esigenze del sistema elettrico dell'area. Sarà una specie di autostrada dell' energia elettrica, che farà aumentare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità di tutta la rete elettrica dell'area." Fino ad oggi non si vede di tutta questa promessa neppure l'ombra» lamentano.
Ed esortano l'amministrazione comunale ad avere un ruolo attivo a che si concretizzino le promesse del colosso dell'energia: «È tempo che la nuova Amministrazione di Corrado De Benedittis esiga dall'Enel Terna la messa in opera di una struttura che non danneggi la salute dei cittadini, che rispetti l'Ambiente e che sia efficiente ossia senza "buchi di tensione"».