Bimba ipovedente di Corato curata a Napoli: potrebbe recuperare la vista

A Gennaio l'applicazione della terapia sul secondo occhio

martedì 17 dicembre 2019 11.03
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Una nuova tecnica, eseguita per la prima volta in Italia nella clinica oculistica dell'Università "Vanvitelli" di Napoli, in collaborazione con Novartis, potrebbe restituire la vista a due bambini pugliesi di 8 e 9 anni che nei giorni scorsi si sono sottoposti alla cura. Di questi bambini, la più piccola è di Corato. Stretto riserbo, almeno per il momento, sull'identità della bambina. «Si attende l'applicazione della terapia sul secondo occhio a gennaio prima di esporsi in qualsiasi modo» fa sapere il presidente della sezione di Corato dell'Unione Italiana Ciechi Luigi D'Onofrio che invita alla prudenza.

Entrambi i bambini sono ipovedenti dalla nascita, poichè affetti da una forma particolare di distrofia retinica ereditaria. Una malattia causata da mutazioni in un gene chiamato RP65. La terapia genica denominata "Luxturna" fornisce una copia funzionante di questo gene in grado, attraverso una singola somministrazione, di migliorare la capacità visiva dei pazienti.

La terapia è stata messa a punto grazie alla collaborazione tra la Novartis, casa farmaceutica, e l'Ateneo napoletano che è stato scelto per cominciare a trattare il farmaco.