Basket Corato, tifosi aggrediti all'arrivo: petardi, fumogeni e tanto spavento
L'episodio a margine del match tra Bisceglie e Corato, valevole per il campionato di Serie B
domenica 29 gennaio 2023
23.55
Succede che, in una fredda domenica di fine gennaio, centinaia di persone (tra loro anche tante donne, anziani e bambini) decidano di seguire la propria squadra del cuore a qualche chilometro di distanza per un sentito derby di pallacanestro, quello tra Lions Bisceglie e Adriatica Industriale Basket Corato.
Succede però anche (purtroppo) che all'arrivo, i suddetti tifosi, vengano aggrediti da un commando di ultras di casa, incappucciati, armati e per nulla pacifici. E così fumogeni, petardi, minacce, piovono come nulla fosse, davanti allo sguardo indifeso di bambini atterriti e persone che vogliono solo guardare una partita di pallacanestro.
Tutto questo purtroppo non è accaduto negli anni '80 in uno sperduto palazzetto di periferia di serie Z, ma nel 2023, a Bisceglie, in un impianto tra i più importanti della zona, nella terza categoria nazionale.
I tifosi aggrediti, coratini, ne sono usciti solo con un grosso spavento e danni ad alcune auto (i più gravi a quella del vicepresidente), i tifosi che hanno mosso l'aggressione, biscegliesi, non hanno pagato in alcun modo, in quanto le forze dell'ordine sono arrivate in maniera tardiva, quando già i fatti si erano compiuti.
È doveroso sottolineare, sebbene sia un concetto scontato, che l'aggressione è avvenuta per mano di pochi facinorosi che nulla hanno a che fare con il tifo e con lo sport in generale. I tifosi biscegliesi, anzi, i tifosi in generale, sono tutt'altra cosa.
Questo non è assolutamente accettabile ad ogni latitudine, in ogni categoria. Questo non è sport.
Succede però anche (purtroppo) che all'arrivo, i suddetti tifosi, vengano aggrediti da un commando di ultras di casa, incappucciati, armati e per nulla pacifici. E così fumogeni, petardi, minacce, piovono come nulla fosse, davanti allo sguardo indifeso di bambini atterriti e persone che vogliono solo guardare una partita di pallacanestro.
Tutto questo purtroppo non è accaduto negli anni '80 in uno sperduto palazzetto di periferia di serie Z, ma nel 2023, a Bisceglie, in un impianto tra i più importanti della zona, nella terza categoria nazionale.
I tifosi aggrediti, coratini, ne sono usciti solo con un grosso spavento e danni ad alcune auto (i più gravi a quella del vicepresidente), i tifosi che hanno mosso l'aggressione, biscegliesi, non hanno pagato in alcun modo, in quanto le forze dell'ordine sono arrivate in maniera tardiva, quando già i fatti si erano compiuti.
È doveroso sottolineare, sebbene sia un concetto scontato, che l'aggressione è avvenuta per mano di pochi facinorosi che nulla hanno a che fare con il tifo e con lo sport in generale. I tifosi biscegliesi, anzi, i tifosi in generale, sono tutt'altra cosa.
Questo non è assolutamente accettabile ad ogni latitudine, in ogni categoria. Questo non è sport.