Autonomia differenziata, a Corato un incontro del Movimento 5 Stelle
Appuntamento il 12 aprile, dalle ore 18.30, in via Monte di Pietà
mercoledì 10 aprile 2024
13.27
Venerdì 12 aprile, dalle ore 18.30, in via Monte di Pietà 55 si terrà l'incontro pubblico organizzato dagli attivisti 5 Stelle di Corato sul tema dell'autonomia differenziata. Saranno presenti Raimondo Innamorato, sindaco di Noicattaro e coordinatore provinciale M5S, Gianmauro dell'Olio, portavoce alla Camera dei Deputati e Corrado De Benedittis, sindaco di Corato. L'incontro verrà moderato da Linda Ferrante, attivista 5 Stelle di Corato.
«Diciamo no a una riforma scellerata che porterà solo ulteriori disuguaglianze tra Nord e Sud, con ripercussioni su settori fondamentali nella vita dei cittadini, come la sanità, il welfare e i trasporti!
Ma che cos'è l'Autonomia Differenziata? Non è altro che l'attribuzione, alle Regioni che ne fanno richiesta, di maggiori poteri legislativi da parte dello Stato. Questi poteri possono riguardare materie importantissime per i cittadini come salute, scuola, trasporti, ricerca, energia, credito e risparmio. Insieme alle competenze, le Regioni possono anche trattenere una parte del gettito fiscale che non sarebbe più distribuito su tutto il territorio nazionale.
Diciamo no al progetto innanzitutto perché non prevede le risorse necessarie a finanziare servizi omogenei su tutto il territorio nazionale, perché mette fuori gioco il Parlamento, perché contrasta con gli obiettivi del PNRR e perché rischia di dare di più a chi ha di più e di meno a chi ha già di meno».
«Diciamo no a una riforma scellerata che porterà solo ulteriori disuguaglianze tra Nord e Sud, con ripercussioni su settori fondamentali nella vita dei cittadini, come la sanità, il welfare e i trasporti!
Ma che cos'è l'Autonomia Differenziata? Non è altro che l'attribuzione, alle Regioni che ne fanno richiesta, di maggiori poteri legislativi da parte dello Stato. Questi poteri possono riguardare materie importantissime per i cittadini come salute, scuola, trasporti, ricerca, energia, credito e risparmio. Insieme alle competenze, le Regioni possono anche trattenere una parte del gettito fiscale che non sarebbe più distribuito su tutto il territorio nazionale.
Diciamo no al progetto innanzitutto perché non prevede le risorse necessarie a finanziare servizi omogenei su tutto il territorio nazionale, perché mette fuori gioco il Parlamento, perché contrasta con gli obiettivi del PNRR e perché rischia di dare di più a chi ha di più e di meno a chi ha già di meno».