Autismo, Piarulli: «Lo Stato non lasci sole le famiglie»
La senatrice coratina: «C'è ancora tanto da fare»
lunedì 4 aprile 2022
9.40
«L'autismo si può gestire attraverso un'adeguata politica di supporto ai cittadini che ne sono affetti ed alle loro famiglie. È dovere dello Stato assicurare inclusione ai primi e sostegno alle seconde». Lo ha dichiarato la senatrice coratina Angela Anna Bruna Piarulli a margine della Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, che si è celebrata sabato 2 aprile con l'obiettivo di alzare l'attenzione su un fenomeno che non può definirsi una disabilità ma un disturbo comportamentale da conoscere, conviverci e sostenere.
In Italia si stima che 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza nei maschi. Ad oggi risultano circa 600 mila persone affette da autismo, disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale. Lo si può individuare già nei primi trenta mesi di vita, ma le cause risultano ancora sconosciute e non vi sono indicazioni mediche che conducano ad una cura.
«L'unico rimedio è stare con queste persone e dedicare loro tempo ed energie» ha sottolineato Piarulli. «Le famiglie che hanno un componente con questo disturbo hanno bisogno di tempo da passare con il figlio autistico per supportarlo in quei percorsi cognitivi che possono migliorare la qualità di vita di quella persona. Per questo si tratta di un impegno serio che merita la massima attenzione da parte di uno Stato che ha il dovere di adottare politiche sanitarie, educative e sociali che migliorino l'assistenza ai soggetti autistici ed alle loro famiglie» ha aggiunto la parlamentare del Movimento 5 Stelle. «La presa di coscienza da parte dello Stato ha fatto molti passi avanti ma a mio avviso non è ancora abbastanza: c'è ancora tanto da fare».
In Italia si stima che 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza nei maschi. Ad oggi risultano circa 600 mila persone affette da autismo, disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale. Lo si può individuare già nei primi trenta mesi di vita, ma le cause risultano ancora sconosciute e non vi sono indicazioni mediche che conducano ad una cura.
«L'unico rimedio è stare con queste persone e dedicare loro tempo ed energie» ha sottolineato Piarulli. «Le famiglie che hanno un componente con questo disturbo hanno bisogno di tempo da passare con il figlio autistico per supportarlo in quei percorsi cognitivi che possono migliorare la qualità di vita di quella persona. Per questo si tratta di un impegno serio che merita la massima attenzione da parte di uno Stato che ha il dovere di adottare politiche sanitarie, educative e sociali che migliorino l'assistenza ai soggetti autistici ed alle loro famiglie» ha aggiunto la parlamentare del Movimento 5 Stelle. «La presa di coscienza da parte dello Stato ha fatto molti passi avanti ma a mio avviso non è ancora abbastanza: c'è ancora tanto da fare».