Aumento dei contagi tra i ragazzi, ecco i dati che hanno fatto chiudere la scuola
Dal report emerge un quadro preoccupante anche se sono in diminuzione i positivi tra i docenti e i dati rischiano di essere sottostimati
venerdì 12 marzo 2021
Dalla terza settimana di febbraio alla prima settimana di marzo, in Puglia, si è registrato un incremento dei casi di Coronavirus nelle fasce di età giovanili, e sebbene tale incremento non possa essere necessariamente correlato alla scuola, a causa della mancanza di dati completi, è stato necessario intervenire laddove possono amplificarsi tali contagi.
Si può sintetizzare così la motivazione dietro la decisione del presidente Emiliano di emanare nella serata di ieri una ordinanza che porta alla chiusura delle scuole nelle province di Bari e Taranto, e che aggiunge restrizioni che puntano a far sì che i ragazzi non presenti a scuola finiscano per assembrarsi in giro.
Dai report allegati all'ordinanza, si può leggere come, stando ad un campione che prende in considerazione 12 regioni tra cui la Puglia e la PA di Trento, si è registrato su tutto il territorio un aumento dei casi di contagio in tutte le classi di età al di sotto dei 19 anni.
Inoltre, l'incidenza settimanale in Puglia è arrivata a 214 casi su 100 mila, e nella provincia di Bari (stando alle stime avute in data 9 marzo) si arriva addirittura a 306 su 100 mila, con una variazione negli ultimi 7 sette giorni pari ad un 20%. Nelle ultime due settimane tale incremento ha riguardato in modo particolare le fasce di età 0-5 e 6-10, che hanno avuto un incremento pari al 59% (+20% per la fascia 11-13, +51% per la fascia 14-18% e +55% per la fascia 19-24).
Per quanto riguarda la scuola, se dai grafici emerge un incremento anche rispetto alla settimana precedente in cui già si registrava una crescita, è importante sottolineare come i dati in possesso sono comunque da considerare sottostimati, in quanto non c'è la certezza che gli istituti abbiano segnalato tutti i casi.
Stando ai dati pervenuti, comunque, sono 308 gli attuali casi nelle scuole della provincia di Bari, calcolati su 758 plessi ovvero un 84,13% degli istituti. In seguito alla ordinanza n.407 del presidente Emiliano, inoltre, va considerato che non tutti gli studenti erano in classe, anche se proprio in seguito a tale provvedimento le percentuali sono aumentate. Per la scuola dell'infanzia si parla di un 40,04% degli alunni in presenza, alla primaria è stato un 43,64%, dati che scendono al 21,27% per la secondaria di primo grado e crollano alla secondaria di secondo grado dove hanno frequentato solo il 2,23% degli studenti. Nonostante tali percentuali, si sono comunque registrati un aumento dei casi tra i ragazzi, mentre c'è stata una diminuzione per i docenti e per il personale ATA.
Prendendo a riferimento le settimane 22-27 febbraio e 1-6 marzo, i casi di studenti positivi sono passati da 206 a 308, di cui 39 all'infanzia, 115 alla primaria, 61 alla scuola secondaria di primo grado, 89 nella scuola secondaria di secondo grado. I casi tra i docenti sono invece scesi da 92 a 89, e gli ATA da 28 a 22. Le quarantene tra gli studenti sono invece 2.073 (erano 1.422), 310 tra i docenti (308) e 122 per il personale ATA (71).
Questi dati, si legge i conclusione, portano a ritenere che: «La Regione Puglia è interessata da un importante incremento del numero dei contagi, che si associa ad una circolazione virale sostenuta tra i soggetti in età scolare».
Si può sintetizzare così la motivazione dietro la decisione del presidente Emiliano di emanare nella serata di ieri una ordinanza che porta alla chiusura delle scuole nelle province di Bari e Taranto, e che aggiunge restrizioni che puntano a far sì che i ragazzi non presenti a scuola finiscano per assembrarsi in giro.
Dai report allegati all'ordinanza, si può leggere come, stando ad un campione che prende in considerazione 12 regioni tra cui la Puglia e la PA di Trento, si è registrato su tutto il territorio un aumento dei casi di contagio in tutte le classi di età al di sotto dei 19 anni.
Inoltre, l'incidenza settimanale in Puglia è arrivata a 214 casi su 100 mila, e nella provincia di Bari (stando alle stime avute in data 9 marzo) si arriva addirittura a 306 su 100 mila, con una variazione negli ultimi 7 sette giorni pari ad un 20%. Nelle ultime due settimane tale incremento ha riguardato in modo particolare le fasce di età 0-5 e 6-10, che hanno avuto un incremento pari al 59% (+20% per la fascia 11-13, +51% per la fascia 14-18% e +55% per la fascia 19-24).
Per quanto riguarda la scuola, se dai grafici emerge un incremento anche rispetto alla settimana precedente in cui già si registrava una crescita, è importante sottolineare come i dati in possesso sono comunque da considerare sottostimati, in quanto non c'è la certezza che gli istituti abbiano segnalato tutti i casi.
Stando ai dati pervenuti, comunque, sono 308 gli attuali casi nelle scuole della provincia di Bari, calcolati su 758 plessi ovvero un 84,13% degli istituti. In seguito alla ordinanza n.407 del presidente Emiliano, inoltre, va considerato che non tutti gli studenti erano in classe, anche se proprio in seguito a tale provvedimento le percentuali sono aumentate. Per la scuola dell'infanzia si parla di un 40,04% degli alunni in presenza, alla primaria è stato un 43,64%, dati che scendono al 21,27% per la secondaria di primo grado e crollano alla secondaria di secondo grado dove hanno frequentato solo il 2,23% degli studenti. Nonostante tali percentuali, si sono comunque registrati un aumento dei casi tra i ragazzi, mentre c'è stata una diminuzione per i docenti e per il personale ATA.
Prendendo a riferimento le settimane 22-27 febbraio e 1-6 marzo, i casi di studenti positivi sono passati da 206 a 308, di cui 39 all'infanzia, 115 alla primaria, 61 alla scuola secondaria di primo grado, 89 nella scuola secondaria di secondo grado. I casi tra i docenti sono invece scesi da 92 a 89, e gli ATA da 28 a 22. Le quarantene tra gli studenti sono invece 2.073 (erano 1.422), 310 tra i docenti (308) e 122 per il personale ATA (71).
Questi dati, si legge i conclusione, portano a ritenere che: «La Regione Puglia è interessata da un importante incremento del numero dei contagi, che si associa ad una circolazione virale sostenuta tra i soggetti in età scolare».