Articolo 49 ribatte ad Azione: «Un ospedale di primo livello esiste già ed è a Corato»
«Sarebbe sufficiente chiedere al Presidente Emiliano di interrompere l’azione di svuotamento dell’ospedale di Corato»
mercoledì 29 maggio 2024
9.42
«La scorsa settimana - si legge nella nota a firma dei referenti del movimento Articolo 49 - i Consiglieri regionali del Gruppo Azione Ruggiero Mennea, Fabiano Amati e Sergio Clemente hanno chiesto al Presidente Emiliano di riqualificare l'Ospedale di Bisceglie, trasformandolo da presidio ospedaliero di base a presidio ospedaliero di primo livello in quanto punto di riferimento per oltre 200.000 cittadini residenti nei comuni di Bisceglie, Corato, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo e Terlizzi.
Nella nota i Consiglieri precisano che: "È noto che in seguito al piano di riordino ospedaliero approvato dalla Regione, nei prossimi anni sorgerà tra Bisceglie e Molfetta il nuovo Ospedale di I livello del nord-barese, ma i cittadini non possono aspettare tanto a lungo per ricevere i servizi sanitari aggiuntivi di cui beneficeranno con la costruzione del nuovo Ospedale. Per questo è indispensabile che tali servizi siano resi disponibili sin da ora attraverso la riqualificazione del Vittorio Emanuele II. In tal modo, la Direzione Strategica dell'ASL potrà offrire tutti quelle prestazioni che a regime offrirà il nuovo Ospedale del Nord-barese, una volta realizzato".
Dev'essere sfuggito ai Consiglieri regionali di Azione che in uno dei comuni a loro cari, un ospedale di primo livello esiste già ed è a Corato. Non è necessario esprimere un grande sforzo economico ed organizzativo per far salire di livello Bisceglie trasformandolo da ospedale di base a ospedale di primo livello.
È sufficiente chiedere al Presidente Emiliano di interrompere l'azione di svuotamento dell'ospedale di Corato e di ripristinare tutte le caratteristiche funzionali previste per il nostro ospedale, da tempo classificato, almeno sulla carta, come di primo livello.
Invece si continua a fare politica sulla pelle dei cittadini.
L'ospedale di Corato è ormai smembrato e ha i reparti distribuiti in ospedali di altre città. In un ospedale di primo livello dovrebbero potersi completare tutta una serie di prestazioni per le quali invece oggi è necessario vagare per l'intera provincia alla ricerca di questa o di quella prestazione.
Lo abbiamo detto tante volte, è vero, quando verrà realizzato il nuovo ospedale di Andria, quello di Corato verrà chiuso.
Ma dell'ospedale di Andria ad oggi, non si è vista nemmeno la prima pietra e dunque nel frattempo il nostro ospedale dovrebbe funzionare a pieno regime e invece c'è chi intende sostituirlo migliorando un ospedale, quello di Bisceglie, che comunque verrà chiuso non appena verrà realizzato il nuovo ospedale del nord barese.
L'ospedale di Corato esiste e va difeso. E in questo caso sarebbe bello che a difenderlo fosse proprio la sezione di Azione di Corato che oltre che ad un consigliere comunale può contare anche sul Segretario Provinciale nostro concittadino».
Nella nota i Consiglieri precisano che: "È noto che in seguito al piano di riordino ospedaliero approvato dalla Regione, nei prossimi anni sorgerà tra Bisceglie e Molfetta il nuovo Ospedale di I livello del nord-barese, ma i cittadini non possono aspettare tanto a lungo per ricevere i servizi sanitari aggiuntivi di cui beneficeranno con la costruzione del nuovo Ospedale. Per questo è indispensabile che tali servizi siano resi disponibili sin da ora attraverso la riqualificazione del Vittorio Emanuele II. In tal modo, la Direzione Strategica dell'ASL potrà offrire tutti quelle prestazioni che a regime offrirà il nuovo Ospedale del Nord-barese, una volta realizzato".
Dev'essere sfuggito ai Consiglieri regionali di Azione che in uno dei comuni a loro cari, un ospedale di primo livello esiste già ed è a Corato. Non è necessario esprimere un grande sforzo economico ed organizzativo per far salire di livello Bisceglie trasformandolo da ospedale di base a ospedale di primo livello.
È sufficiente chiedere al Presidente Emiliano di interrompere l'azione di svuotamento dell'ospedale di Corato e di ripristinare tutte le caratteristiche funzionali previste per il nostro ospedale, da tempo classificato, almeno sulla carta, come di primo livello.
Invece si continua a fare politica sulla pelle dei cittadini.
L'ospedale di Corato è ormai smembrato e ha i reparti distribuiti in ospedali di altre città. In un ospedale di primo livello dovrebbero potersi completare tutta una serie di prestazioni per le quali invece oggi è necessario vagare per l'intera provincia alla ricerca di questa o di quella prestazione.
Lo abbiamo detto tante volte, è vero, quando verrà realizzato il nuovo ospedale di Andria, quello di Corato verrà chiuso.
Ma dell'ospedale di Andria ad oggi, non si è vista nemmeno la prima pietra e dunque nel frattempo il nostro ospedale dovrebbe funzionare a pieno regime e invece c'è chi intende sostituirlo migliorando un ospedale, quello di Bisceglie, che comunque verrà chiuso non appena verrà realizzato il nuovo ospedale del nord barese.
L'ospedale di Corato esiste e va difeso. E in questo caso sarebbe bello che a difenderlo fosse proprio la sezione di Azione di Corato che oltre che ad un consigliere comunale può contare anche sul Segretario Provinciale nostro concittadino».