Appalti truccati, chiusa l'indagine. Sotto inchiesta i lavori per la nuova Giovanni XXIII

Nove gli indagati tra cui l'ex assessore regionale Filippo Caracciolo

martedì 19 novembre 2019 21.03
Si sono chiuse le indagini, condotte dalla Procura di Bari, relative a presunti appalti truccati in Puglia. In particolare, sotto la lente degli inquirenti c'è l'appalto per la realizzazione della nuova scuola media Giovanni XXIII di Corato e la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti ad Andria.

Sono nove le persone alle quali è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini, tra le quali l'ex assessore ed attuale consigliere regionale Filippo Caracciolo.

Gli indagati sono accusati a vario titolo di concorso in turbativa d'asta, corruzione e falso.

Caracciolo rimise le deleghe da assessore nel febbraio 2018, all'indomani dell'avviso di garanzia da parte della magistratura barese.

Nell'inchiesta, coordinata dalla pm Salvina Toscani, sono indagati, oltre Caracciolo, l'ex direttore generale di Arca Puglia, Sabino Lupelli, gli imprenditori Massimo e Amedeo Marino Onofrio Manchisi, il dirigente comunale di Barletta Donato Lamacchia, gli imprenditori Alessandro Ermini e Rossano Dell'Innocenti, l'ex direttore generale di Amiu Puglia Antonio Di Biase, Il dirigente tecnico dell'Aro 2 Bat dei Comuni di Andria, Minervino Murge, Spinazzola e Canosa di Puglia Antonio Dibari.

L'inchiesta è nata da un altro procedimento su un presunto giro di tangenti in cambio di appalti dell'Arca Puglia, l'agenzia regionale che gestisce le case popolari, nell'ambito del quale l'ex dg Lupelli e l'imprenditore Massimo Manchisi hanno patteggiato la pena.