Anpi Corato, "Riscoprire i valori della libertà e del coraggio"
Una nota della coordinatrice Daniela Maggiulli a consuntivo dell'evento social del 25 aprile
domenica 26 aprile 2020
15.19
A seguito dell'iniziativa organizzata sui social da Anpi Corato nella giornata di ieri, per celebrare la ricorrenza del 25 aprile, la coordinatrice coratina Daniela Maggiulli affronta, in una nota, delle riflessioni sul senso della riscoperta della memoria storica sul territorio cittadino.
"L'ANPI e "Bella Ciao" hanno dato a tutti, per un giorno, voce univoca, appassionata, intonata.
I giovani coratini si emozionano quando sentono le storie dei loro nonni che hanno donato la vita per i valori della Costituzione e della libertà. Dovremmo cogliere e coltivare il loro entusiasmo e costruire uno spirito comune di lettura del passato e progettazione del futuro che possa intercettare la loro anima antifascista, possibilmente dandogli anche un ruolo.
Corato ha un passato appassionato di lotta al nazifascismo, per lo più dimenticato nella storia recentissima. L'emergenza sanitaria che ci ha obbligati a stare immobili ci ha però anche restituito il tempo per leggere, ascoltare, riflettere, approfondire le storie dei partigiani e i social oggi a nostra disposizione ci hanno permesso di restare in contatto e condividere pensieri, riflessioni e soprattutto una rinnovata, fresca e autentica passione civile.
Le vicende politiche nazionali ed europee degli ultimi anni hanno concesso sempre più spazio ad una nuova voce violenta, xenofoba, fascista e razzista che fa risuonare pericolose nostalgie per un periodo che da alcuni viene riproposto come auspicabile. Noi antifascisti del 2020 abbiamo la responsabilità di non dimenticare il fascismo, di parlarne ricostruendo la verità storica, di ricordare ogni giorno gli orrori di un mondo violento che aveva abolito i diritti e la libertà.
Dobbiamo raccontarla nelle scuole e in tutti gli spazi della società civile, dobbiamo testimoniare un nuovo umanesimo e costruire una rinnovata umanità contemporanea, mettendoci la faccia, come abbiamo fatto nel flash mob di ieri, partecipando in prima linea con convinzione, serietà e coraggio.
É questo il ruolo degli antifascisti di oggi e questo dobbiamo ricominciare a fare, tutti uniti nella battaglia comune.
Le forze politiche antifasciste coratine si uniscano e ritornino a riflettere sulla responsabilità storica loro assegnata e sul ruolo che i cittadini si aspettano ora".
"L'ANPI e "Bella Ciao" hanno dato a tutti, per un giorno, voce univoca, appassionata, intonata.
I giovani coratini si emozionano quando sentono le storie dei loro nonni che hanno donato la vita per i valori della Costituzione e della libertà. Dovremmo cogliere e coltivare il loro entusiasmo e costruire uno spirito comune di lettura del passato e progettazione del futuro che possa intercettare la loro anima antifascista, possibilmente dandogli anche un ruolo.
Corato ha un passato appassionato di lotta al nazifascismo, per lo più dimenticato nella storia recentissima. L'emergenza sanitaria che ci ha obbligati a stare immobili ci ha però anche restituito il tempo per leggere, ascoltare, riflettere, approfondire le storie dei partigiani e i social oggi a nostra disposizione ci hanno permesso di restare in contatto e condividere pensieri, riflessioni e soprattutto una rinnovata, fresca e autentica passione civile.
Le vicende politiche nazionali ed europee degli ultimi anni hanno concesso sempre più spazio ad una nuova voce violenta, xenofoba, fascista e razzista che fa risuonare pericolose nostalgie per un periodo che da alcuni viene riproposto come auspicabile. Noi antifascisti del 2020 abbiamo la responsabilità di non dimenticare il fascismo, di parlarne ricostruendo la verità storica, di ricordare ogni giorno gli orrori di un mondo violento che aveva abolito i diritti e la libertà.
Dobbiamo raccontarla nelle scuole e in tutti gli spazi della società civile, dobbiamo testimoniare un nuovo umanesimo e costruire una rinnovata umanità contemporanea, mettendoci la faccia, come abbiamo fatto nel flash mob di ieri, partecipando in prima linea con convinzione, serietà e coraggio.
É questo il ruolo degli antifascisti di oggi e questo dobbiamo ricominciare a fare, tutti uniti nella battaglia comune.
Le forze politiche antifasciste coratine si uniscano e ritornino a riflettere sulla responsabilità storica loro assegnata e sul ruolo che i cittadini si aspettano ora".