Andrea Marcolongo spiega le sue "Nove ragioni per amare il Greco"

Domani l'incontro al Liceo "A. Oriani"

venerdì 13 gennaio 2017 14.03
Tutt'altro che lingua morta. Il Greco antico, studiato nei licei classici, continua a vivere dentro "strani" vocaboli usati ancora oggi. Per questo il Greco è una lingua che merita di essere amata. E ci sono nove ragioni per farlo.

A spiegarle sarà Andrea Marcolongo, grecista e autrice del libro "La lingua geniale, 9 ragioni per amare il Greco", edito da Laterza in un incontro che si terrà domani 14 gennaio alle ore 11 presso l'agorà Felice Tarantini del Liceo Classico "A. Oriani" di Corato.

L'evento è in collaborazione con la libreria Ambarabacicicocò.

Non una semplice grammatica scolastica ma una "grammatica tutt'altro che convenzionale" poiché non vi sono presentate solo le regole della lingua ma anche la logica da cui esse nascono e le curiosità che si celano dietro strani vocaboli usati tutt'oggi. Ma la cultura greca si rispecchia nella lingua da cui l'italiano si è via via allontanato, perdendo molte forme di espressione più profonde.

"Ad esempio, i numeri delle parole erano tre, singolare, plurale e duale - due per gli occhi, due per gli amanti; esisteva un modo verbale per esprimere il desiderio, l'ottativo, e non esisteva il futuro."

Cogliendo l'umanità di questa lingua e considerandola come "un modo di vedere il mondo, un modo ancora e soprattutto oggi utile e geniale", Andrea Marcolongo scrive il suo saggio, dunque, non per dare lezioni ma per raccontare la passione di cui il greco è intriso e alimentarla in coloro che la studiano solo per obbligo e generarla, invece, in coloro che non l'hanno mai conosciuta, non riconoscendone l'attualità.

La cittadinanza è invitata.