Anche il Comune di Roma strizza l'occhio al brevetto coratino Pin Bike

Il progetto di mobilità sostenibile made in Corato potrebbe essere adottato nella Capitale

lunedì 21 gennaio 2019 11.13
Il progetto di mobilità sostenibile made in Corato Pin Bike potrebbe essere adottato nella Capitale.

È quanto si evince da un articolo pubblicato nella giornata di ieri sulla versione online de Il Fatto Quotidiano.

Stando a quanto riferito dal quotidiano nazionale, l'amministrazione guidata dalla sindaca Virginia Raggi, sulla scorta dei progetti avviati nei comuni di Bari e Cosenza, starebbe valutando di introdurre anche nella Capitale un sistema di incentivi alle due ruote.

Il presidente della commissione capitolina Mobilità, Enrico Stefano, ha convocato per mercoledì una riunione ad hoc sul tema.

Il consigliere pentastellato fa riferimento all'applicazione PinBike, brevettata dalla Fb Innovation srl di Corato. Si tratta di un sistema che permette a chi aderisce al programma di installare sulla propria bicicletta una sorta di rilevatore che, in collegamento con la centrale, rende tracciabile il veicolo. Da remoto, come accade con il car-sharing, la sala operativa verifica gli spostamenti con il gps e, ovviamente, che la velocità sia compatibile con quella di una bicicletta.

L'obiettivo principale di Pin Bike è quello di incentivare la mobilità urbana sostenibile in bicicletta con un'iniziativa di "gamification" (di raccolta punti) che coinvolge direttamente l'utente e crea un ponte di iniziative con la realtà di cui fa parte.

Nel sistema Pin Bike non c'è circolazione di denaro diretta. Tutto è pensato nell'ottica di un'economia circolare: i buoni mobilità vengono riscattati dagli utenti tramite dei codici che potranno spendere esclusivamente nei negozi della città.

In questa maniera i fondi pubblici, destinati come incentivo alla mobilità sostenibile, vengono immessi nell'economia locale a favore non solo dei cittadini ma anche delle attività commerciali locali, che vedranno un incremento delle loro vendite.

I buoni vengono guadagnati dagli utenti pedalando sulla propria bicicletta, e il sistema è infallibile: grazie alla tecnologia alla base del brevetto non è possibile in alcun modo barare. Il calcolo dei punti è geolocalizzato, per permetterne l'accumulo a chi utilizza la bici in città; ma se la Pubblica Amministrazione lo vorrà, potrà decidere di incentivare solo i tragitti casa/scuola e casa/lavoro, come avviene per le utenze solo aziendali/scolastiche.