Anche a Corato arriva Azione di Carlo Calenda
Referente del partito è Titti Cinone, già candidata al consiglio regionale
mercoledì 4 novembre 2020
11.22
Che anche a Corato sarebbe presto sorto un circolo di Azione, il partito fondato da Carlo Calenda e che vede come riferimento territoriale il parlamentare Nunzio Angiola, era già chiaro sin dalle scorse regionali. Il partito, infatti, aveva individuato in Titti Cinone una figura di riferimento, candidandola nella lista "Scalfarotto Presidente" a sostegno della candidatura a governatore del sottosegretario Ivan Scalfarotto. Il buon risultato elettorale conseguito dalla Cinone in tutta la circoscrizione e in particolare nella città di Corato ha poi fatto il resto, portando dunque il comitato promotore di Azione a costituire un circolo «grazie alla determinazione di Carlo Calenda - che crede in un Sud energico e trainante per produttività - ed al sinergico impegno di Nunzio Angiola - il deputato pugliese che ha sposato la causa di Azione - che hanno visto nella persona di Titti Cinone un referente del loro partito nel comune di Corato» come comunicano i promotori.
"Perché credete in Azione ?"
«Partiamo da un concetto, che non è una supponente premessa ma una sincera constatazione: noi cittadini siamo (soprattutto) portatori di capacità prima ancora che di bisogni e di richieste. La necessaria premessa è quella di essere in grado di lasciarci dietro un po' lo scetticismo che tutti abbiamo verso i tanti neo-arrivati movimenti sullo scenario politico, qui, in Azione crediamo in una necessaria e quanto mai urgente consapevolezza nello scavalcare i recinti ideologici per ritrovarsi a collaborare in un serio e costruttivo dibattito pubblico e politico» commenta Titti Cinone
«Qui pensiamo che non stiamo mettendo le fondamenta su cui alzare costruzioni, ma piuttosto che stiamo posizionando le prime "pietre" (e in quanto pietre saranno calpestabili, resistenti) per lastricare un percorso sul quale ci si potrà camminare o correre ma sempre e solo nella direzione di una partecipazione attenta e rispettosa verso una discussione pubblica orientata al servizio e alla tecnica nel governare. Qui in Azione non si parla di questioni legate al posizionamento in termini di marketing-politico ma di una urgente sterzata che il nostro Paese, l'Italia, deve attuare per tornare a crescere nella sua totalità» precisa la Cinone.
E chiarisce: «Non troviamo interessante la necessità di collocare le persone in recinti ideologici, ma piuttosto discutiamo le proposte sulla base di riferimenti concreti alle possibilità e modalità di attuazione. Ad esempio, mi sembra opportuno ricordare che il nuovo sistema per determinare aperture e chiusure è pressoché identico a quello proposto da Azione a maggio. Approccio regionale, Semafori, parametri virali, sanitari e "mix ponderato" per definire il livello di rischio».
La connotazione femminile nel comitato promotore di Azione a Corato viene a supporto di una sostanziale convinzione di Carlo Calenda: le esperienze, i meriti, il coraggio e le competenze di tutti sono il patrimonio da cui partire, senza nessuna pregiudiziale verso generi ed età. A riprova di questo il comitato promotore di Azione a Corato si compone di soggetti diversi, donne e uomini tra loro differenti per formazione, professione, età.
E Titti Cinone conclude citando e condividendo un pensiero di Giampiero Falasca in riferimento alla gravosa situazione emergenziale in essere: «All'indomani delle polemiche sulla affermazione di Toti, di cui lo stesso si è ampiamente scusato, ha senso fare una riflessione per ricordare quanto siano insensati i tentativi di segmentare la popolazione per categorie, assegnando patenti stupide di produttività a questa o a quell'altra fascia di età. Patenti che, con una triste coincidenza di eventi, diventano ridicole all'indomani del giorno in cui il nostro Paese piange uno dei più grandi "anziani" della sua storia: chissà quanto starà ridendo il grande Gigi Proietti al pensiero di non essere considerato indispensabile allo sforzo produttivo del Paese»
"Perché credete in Azione ?"
«Partiamo da un concetto, che non è una supponente premessa ma una sincera constatazione: noi cittadini siamo (soprattutto) portatori di capacità prima ancora che di bisogni e di richieste. La necessaria premessa è quella di essere in grado di lasciarci dietro un po' lo scetticismo che tutti abbiamo verso i tanti neo-arrivati movimenti sullo scenario politico, qui, in Azione crediamo in una necessaria e quanto mai urgente consapevolezza nello scavalcare i recinti ideologici per ritrovarsi a collaborare in un serio e costruttivo dibattito pubblico e politico» commenta Titti Cinone
«Qui pensiamo che non stiamo mettendo le fondamenta su cui alzare costruzioni, ma piuttosto che stiamo posizionando le prime "pietre" (e in quanto pietre saranno calpestabili, resistenti) per lastricare un percorso sul quale ci si potrà camminare o correre ma sempre e solo nella direzione di una partecipazione attenta e rispettosa verso una discussione pubblica orientata al servizio e alla tecnica nel governare. Qui in Azione non si parla di questioni legate al posizionamento in termini di marketing-politico ma di una urgente sterzata che il nostro Paese, l'Italia, deve attuare per tornare a crescere nella sua totalità» precisa la Cinone.
E chiarisce: «Non troviamo interessante la necessità di collocare le persone in recinti ideologici, ma piuttosto discutiamo le proposte sulla base di riferimenti concreti alle possibilità e modalità di attuazione. Ad esempio, mi sembra opportuno ricordare che il nuovo sistema per determinare aperture e chiusure è pressoché identico a quello proposto da Azione a maggio. Approccio regionale, Semafori, parametri virali, sanitari e "mix ponderato" per definire il livello di rischio».
La connotazione femminile nel comitato promotore di Azione a Corato viene a supporto di una sostanziale convinzione di Carlo Calenda: le esperienze, i meriti, il coraggio e le competenze di tutti sono il patrimonio da cui partire, senza nessuna pregiudiziale verso generi ed età. A riprova di questo il comitato promotore di Azione a Corato si compone di soggetti diversi, donne e uomini tra loro differenti per formazione, professione, età.
E Titti Cinone conclude citando e condividendo un pensiero di Giampiero Falasca in riferimento alla gravosa situazione emergenziale in essere: «All'indomani delle polemiche sulla affermazione di Toti, di cui lo stesso si è ampiamente scusato, ha senso fare una riflessione per ricordare quanto siano insensati i tentativi di segmentare la popolazione per categorie, assegnando patenti stupide di produttività a questa o a quell'altra fascia di età. Patenti che, con una triste coincidenza di eventi, diventano ridicole all'indomani del giorno in cui il nostro Paese piange uno dei più grandi "anziani" della sua storia: chissà quanto starà ridendo il grande Gigi Proietti al pensiero di non essere considerato indispensabile allo sforzo produttivo del Paese»