Amato e Povia «contro la dittatura del pensiero unico»

Tra musica e attualità, parlando di famiglia e teoria gender

domenica 15 gennaio 2017 17.28
Giuseppe Povia e Gianfranco Amato. Cosa accomuna un cantautore di respiro nazionale, noto per aver partecipato al festival di Sanremo ed un giurista affermato, principe del foro? La concezione e l'idea di famiglia e la lotta al pensiero unico.

«Parole e musica per la famiglia» si legge nel sottotitolo allo spettacolo «C'erano una volta mamma e papà» andato in scena ieri presso il salone della chiesa di San Gerardo. Protagonisti, appunto, Giuseppe Povia e Gianfranco Amato, due comunicatori che hanno, attraverso la loro arte, discusso di argomenti controversi, delicati, che in altre occasioni non hanno mancato di suscitare polemiche.

«Non sono complottista, non sono omofobo», spiega ai nostri microfoni Giuseppe Povia. «Quel che noi riferiamo è ampiamente documentato», riferendosi alla trattazione dei vari argomenti che compongono lo spettacolo, legati da un unico filo rosso: combattere il pensiero unico.

E per avvalorare le tesi, spiegate anche attraverso filmati, la proiezione di testimonianze e slide, tra cui anche lo spezzone di alcune dichiarazioni di Papa Francesco sulla necessità di liberarsi dal pensiero unico.

Tema centrale, tuttavia della serata, è stato la famiglia. Inevitabile discutere del ruolo dei figli, ma anche delle unioni civili e della questione, anch'essa attualissima, degli uteri in affitto.

Una disquisizione ampia e complessa, riassunta da Povia nell'intervista esclusiva per CoratoViva.it che di seguito vi mostriamo

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