Alternanza Scuola - Lavoro: il successo del sistema duale per il futuro dei ragazzi
In un interessante convegno l'analisi di uno strumento che avvicina gli studenti al mondo del lavoro
sabato 9 settembre 2017
In una realtà in cui le prospettive lavorative per gli studenti futuri lavoratori sembrano sfumarsi sempre più, in un Paese in cui il tasso di disoccupazione giovanile sembra essere diventato un serio problema da arginare, in uno Stato che vede emigrare verso più felici sponde i suoi giovani cervelli, pare sia giunto il momento di rivedere in qualche modo il paradigma educativo proposto dalla scuola.
Il governo ha cercato di fronteggiare la questione attraverso varie manovre di cui è lecito ricordare la riforma "La buona scuola" e il famoso "Jobs act" ma siamo ancora lontani dagli obbiettivi tanto reclamati.
Il futuro dei giovani dal punto di vista lavorativo e professionale è un punto di vitale importanza per le sorti di un Paese che intende proseguire sulla strada dello sviluppo ma viviamo in un momento in cui molto spesso i giovani vengono scoraggiati ancor prima di prendere decisioni importanti per la loro futura carriera lavorativa: la crisi economica ha oramai esaurito la sua carica dirompente eppure ancora non sembra sbloccarsi la precaria situazione occupazionale che investe un po' tutta la penisola con maggior dirompenza nelle aree meridionali.
L'alternanza scuola lavoro e l'apprendistato sembrano però strade efficaci attraverso le quali i giovani possono finalmente rompere il ghiaccio con il mondo del lavoro così distante dalla realtà vissuta tra i banchi di scuola, e proprio di alternanza scuola lavoro si è parlato durante il convegno, dal titolo "Alternanza scuola lavoro: disciplina ed esperienza", organizzato dal Comune di Corato in collaborazione con la Consulta per lo sviluppo economico ed il lavoro e tenutosi venerdì 8 presso la sala consiliare di Palazzo di Città.
Particolarmente significativa la presenza tra i relatori del convegno del Prof. Maurizio Drezzadore, consulente presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che elogiando il sistema duale di apprendistato e alternanza ha sin da subito sottolineato la chiave per la buona riuscita del progetto, vale a dire la stretta ed efficace collaborazione tra governo, istituzioni scolastiche, regione, famiglie e imprese. Punto cruciale, come sostiene Drezzadore, è "L'efficacia di tale sistema nel determinare una continuità degli apprendimenti tra la scuola e le aziende interessate sforzandosi di pianificare un curriculum coerente e complementare tra l'istruzione e il lavoro".
La sfida non è semplice ma dall'avvio del progetto ad oggi i risultati sono già soddisfacenti: "Dall'anno 2016 ad oggi l'apprendistato formativo e l'alternanza scuola lavoro hanno visto un incremento importante in termini di adesioni" precisa il Prof. Drezzadore, evidenziando come in un contesto economico quale quello italiano caratterizzato dalla stragrande maggioranza di piccole aziende, l'alternanza scuola lavoro risulterebbe una risorsa importante per le aziende stesse dal momento che sono proprio i giovani ospitati a portare innovazioni soprattutto tecnologiche nelle aziende nelle quali vengono accolti.
"È importante oggigiorno occuparci del sapere e delle competenze" queste le parole del prof. Maurizio Drezzadore al termine del suo intervento, parole alle quali fanno eco quelle del sindaco Mazzilli concorde nel ritenere il progetto di fondamentale importanza. Che l'alternanza scuola lavoro rappresenti un'opportunità per giovani studenti di affacciarsi concretamente verso quelle che possono essere le prospettive future è ormai chiaro senonché per la fondamentale occasione di cimentarsi direttamente in un'esperienza lavorativa spesso affine agli studi ma tale esperienza come sottolinea il primo cittadino: "Va governata e controllata affinchè possa raggiungere i risultati prefissi. Non deve essere solo una corsa al collocamento. Si tratta più che altro di far appassionare i nostri ragazzi e creare un concreto legame con il mondo della produzione a 360°".
Sono circa 1700/1800 i ragazzi a Corato che possono godere dell'opportunità di far parte del progetto e come ribadisce lo stesso sindaco Mazzilli: "Bisogna abituarsi a questo tema, governarlo e gestirlo in quanto nostro dovere generazionale nei confronti dei più giovani, crear loro opportunità di crescita".
Fondamentale in tal senso è l'alleanza o meglio la "coprogettazione" tra scuola, famiglia e realtà territoriali perché come asserisci la dott.ssa Giuseppina Lotito, dirigente ufficio III- U.S.R. per la Puglia, prente al convegno: "L'alternanza scuola lavoro è oggi diventata un diritto".
Particolarmente interessanti sono state le esperienze progettuali testimoniate da alcuni dirigenti scolastici che hanno partecipato all'incontro, come ad esempio l'esperienza di alternanza su una nave da crociera descritta dalla Prof.ssa Isalba Balducci, o le esperienze lavorative dei ragazzi dell'I.I.S.S Panetti-Pitagora di Bari tra i cui professori troviamo Antonio Piarulli originario di Corato, tutte esperienze che di fatto arricchiscono il bagaglio culturale e le competenze degli studenti. L'alternanza scuola lavoro quindi sembra essere davvero uno strumento efficace e per tanto va portato avanti con rigore e controllo.
Il governo ha cercato di fronteggiare la questione attraverso varie manovre di cui è lecito ricordare la riforma "La buona scuola" e il famoso "Jobs act" ma siamo ancora lontani dagli obbiettivi tanto reclamati.
Il futuro dei giovani dal punto di vista lavorativo e professionale è un punto di vitale importanza per le sorti di un Paese che intende proseguire sulla strada dello sviluppo ma viviamo in un momento in cui molto spesso i giovani vengono scoraggiati ancor prima di prendere decisioni importanti per la loro futura carriera lavorativa: la crisi economica ha oramai esaurito la sua carica dirompente eppure ancora non sembra sbloccarsi la precaria situazione occupazionale che investe un po' tutta la penisola con maggior dirompenza nelle aree meridionali.
L'alternanza scuola lavoro e l'apprendistato sembrano però strade efficaci attraverso le quali i giovani possono finalmente rompere il ghiaccio con il mondo del lavoro così distante dalla realtà vissuta tra i banchi di scuola, e proprio di alternanza scuola lavoro si è parlato durante il convegno, dal titolo "Alternanza scuola lavoro: disciplina ed esperienza", organizzato dal Comune di Corato in collaborazione con la Consulta per lo sviluppo economico ed il lavoro e tenutosi venerdì 8 presso la sala consiliare di Palazzo di Città.
Particolarmente significativa la presenza tra i relatori del convegno del Prof. Maurizio Drezzadore, consulente presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che elogiando il sistema duale di apprendistato e alternanza ha sin da subito sottolineato la chiave per la buona riuscita del progetto, vale a dire la stretta ed efficace collaborazione tra governo, istituzioni scolastiche, regione, famiglie e imprese. Punto cruciale, come sostiene Drezzadore, è "L'efficacia di tale sistema nel determinare una continuità degli apprendimenti tra la scuola e le aziende interessate sforzandosi di pianificare un curriculum coerente e complementare tra l'istruzione e il lavoro".
La sfida non è semplice ma dall'avvio del progetto ad oggi i risultati sono già soddisfacenti: "Dall'anno 2016 ad oggi l'apprendistato formativo e l'alternanza scuola lavoro hanno visto un incremento importante in termini di adesioni" precisa il Prof. Drezzadore, evidenziando come in un contesto economico quale quello italiano caratterizzato dalla stragrande maggioranza di piccole aziende, l'alternanza scuola lavoro risulterebbe una risorsa importante per le aziende stesse dal momento che sono proprio i giovani ospitati a portare innovazioni soprattutto tecnologiche nelle aziende nelle quali vengono accolti.
"È importante oggigiorno occuparci del sapere e delle competenze" queste le parole del prof. Maurizio Drezzadore al termine del suo intervento, parole alle quali fanno eco quelle del sindaco Mazzilli concorde nel ritenere il progetto di fondamentale importanza. Che l'alternanza scuola lavoro rappresenti un'opportunità per giovani studenti di affacciarsi concretamente verso quelle che possono essere le prospettive future è ormai chiaro senonché per la fondamentale occasione di cimentarsi direttamente in un'esperienza lavorativa spesso affine agli studi ma tale esperienza come sottolinea il primo cittadino: "Va governata e controllata affinchè possa raggiungere i risultati prefissi. Non deve essere solo una corsa al collocamento. Si tratta più che altro di far appassionare i nostri ragazzi e creare un concreto legame con il mondo della produzione a 360°".
Sono circa 1700/1800 i ragazzi a Corato che possono godere dell'opportunità di far parte del progetto e come ribadisce lo stesso sindaco Mazzilli: "Bisogna abituarsi a questo tema, governarlo e gestirlo in quanto nostro dovere generazionale nei confronti dei più giovani, crear loro opportunità di crescita".
Fondamentale in tal senso è l'alleanza o meglio la "coprogettazione" tra scuola, famiglia e realtà territoriali perché come asserisci la dott.ssa Giuseppina Lotito, dirigente ufficio III- U.S.R. per la Puglia, prente al convegno: "L'alternanza scuola lavoro è oggi diventata un diritto".
Particolarmente interessanti sono state le esperienze progettuali testimoniate da alcuni dirigenti scolastici che hanno partecipato all'incontro, come ad esempio l'esperienza di alternanza su una nave da crociera descritta dalla Prof.ssa Isalba Balducci, o le esperienze lavorative dei ragazzi dell'I.I.S.S Panetti-Pitagora di Bari tra i cui professori troviamo Antonio Piarulli originario di Corato, tutte esperienze che di fatto arricchiscono il bagaglio culturale e le competenze degli studenti. L'alternanza scuola lavoro quindi sembra essere davvero uno strumento efficace e per tanto va portato avanti con rigore e controllo.