Al via dal 3 giugno spostamenti fra regioni e all'estero
App Immuni e registrazione per la tracciabiltà di un eventuale contagio per chi arriva in Puglia
martedì 2 giugno 2020
12.13
Da domani verrà meno un'altra limitazione imposta dal lockdown, sarà possibile tornare a sportarsi fra una regione e l'altra, e anche dall'Italia all'estero e viceversa, senza alcuna restrizione e per qualsiasi motivo.
Dal 3 giugno, infatti, non servirà più l'autodichiarazione che certifichi che lo spostamento sia dovuto alle sole ragioni consentite di lavoro, rientro alla propria residenza, assoluta urgenza ovvero per motivi di salute propri o di un parente stretto. Cessa anche l'obbligo di quarantena.
Molti i governatori che in questi giorni si sono opposti alla libera circolazione senza alcun controllo e senza tener conto delle zone in cui vige ancora un maggior rischio di contagio, a cui il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia aveva risposto frenando ogni tentativo di restrizione agli spostamenti interregionali definendoli incostituzionali.
In Puglia, la Regione ha previsto solo un meccanismo di registrazione per monitorare eventuali contagi e l'utilizzo della app Immuni disponibile da ieri sera.
Gli spostamenti interregionali potranno comunque essere limitati solo con provvedimenti statali, come decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o ordinanze del Ministro della salute, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree.
Per quanto riguarda l'estero, dal 3 giugno saranno consentiti gli spostamenti, senza restrizioni, da e per:
- Stati membri dell'Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria);
- Paesi che hanno sottoscritto l'accordo di Schengen (gli Stati non UE parte dell'accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera);
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord;
- Andorra, Principato di Monaco;
- Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Dal 3 giugno le persone che entrano o rientrano in Italia da questi Paesi non saranno più sottoposte a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che non abbiano soggiornato in Paesi diversi nei 14 giorni anteriori all'ingresso in Italia.
Ma non tutti gli stati adottano le stesse misure. L'Austria si riserva di stabilire delle linee guida per gli spostamenti e al momento ammette ingressi solo per motivi di necessità, imponendo una quarantena di 14 giorni. Quarantena anche per chi arriva in Gran Bretagna, Belgio, Malta e Irlanda. La Grecia apre all'Italia parzialmente: dal 15 giugno chi arriverà da un aeroporto della Lombardia, del Piemonte, del Veneto e dell'Emilia-Romagna dovrà sottoporsi a un test e restare in isolamento per sette giorni. La Croazia ammette ingressi solo dietro esibizione di prenotazione alberghiera. Fino al 15 giugno la Francia richiederà l'autocertificazione, la Germania aprirà le frontiere il 15 giugno mentre la Spagna revocherà l'obbligo di quarantena solo dal 1 luglio.
Dal 3 giugno, infatti, non servirà più l'autodichiarazione che certifichi che lo spostamento sia dovuto alle sole ragioni consentite di lavoro, rientro alla propria residenza, assoluta urgenza ovvero per motivi di salute propri o di un parente stretto. Cessa anche l'obbligo di quarantena.
Molti i governatori che in questi giorni si sono opposti alla libera circolazione senza alcun controllo e senza tener conto delle zone in cui vige ancora un maggior rischio di contagio, a cui il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia aveva risposto frenando ogni tentativo di restrizione agli spostamenti interregionali definendoli incostituzionali.
In Puglia, la Regione ha previsto solo un meccanismo di registrazione per monitorare eventuali contagi e l'utilizzo della app Immuni disponibile da ieri sera.
Gli spostamenti interregionali potranno comunque essere limitati solo con provvedimenti statali, come decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o ordinanze del Ministro della salute, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree.
Per quanto riguarda l'estero, dal 3 giugno saranno consentiti gli spostamenti, senza restrizioni, da e per:
- Stati membri dell'Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria);
- Paesi che hanno sottoscritto l'accordo di Schengen (gli Stati non UE parte dell'accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera);
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord;
- Andorra, Principato di Monaco;
- Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Dal 3 giugno le persone che entrano o rientrano in Italia da questi Paesi non saranno più sottoposte a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che non abbiano soggiornato in Paesi diversi nei 14 giorni anteriori all'ingresso in Italia.
Ma non tutti gli stati adottano le stesse misure. L'Austria si riserva di stabilire delle linee guida per gli spostamenti e al momento ammette ingressi solo per motivi di necessità, imponendo una quarantena di 14 giorni. Quarantena anche per chi arriva in Gran Bretagna, Belgio, Malta e Irlanda. La Grecia apre all'Italia parzialmente: dal 15 giugno chi arriverà da un aeroporto della Lombardia, del Piemonte, del Veneto e dell'Emilia-Romagna dovrà sottoporsi a un test e restare in isolamento per sette giorni. La Croazia ammette ingressi solo dietro esibizione di prenotazione alberghiera. Fino al 15 giugno la Francia richiederà l'autocertificazione, la Germania aprirà le frontiere il 15 giugno mentre la Spagna revocherà l'obbligo di quarantena solo dal 1 luglio.