Al "Giovedì Tannoia" si parla di Green Management
Un parterre di illustri ospiti spiega il nuovo modo di fare imprenditoria, senza gravare sull'ambiente
venerdì 31 marzo 2023
11.33
Green Management è una definizione che comprende tutte le attività che si svolgono all'interno di un'azienda per migliorarne la sostenibilità aziendale.
L'ITET Tannoia, al passo con i tempi, sarà la prima scuola sul territorio a creare un corso Green Management dal 2023/2024. Il progetto è stato presentato ieri pomeriggio all'interno della palestra del Tannoia nel consueto contenitore del "Giovedì Tannoia", davanti ad un nutrito pubblico.
L'incontro, moderato da Giuseppe Cantatore, ha visto un susseguirsi di interventi autorevoli sull'argomento: il Prof. Paolo Contini per CIRPAS e UNIBA, Ing. Claudio Amorese, presidente AIC, il Vicesindaco Beniamino Marcone e la professoressa Nunzia Tarantini, dirigente ITET Tannoia.
Beniamino Marcone: «Quando frequento questi ambienti, emotivamente sono coinvolto, perché ho trascorso anni belli qui all'ITET Tannoia. Negli anni 90 è iniziata la consapevolezza che il mondo della scuola dovesse essere legato a doppio filo al mondo del lavoro. Questi incontri sono l'ideale per unire mente ad azione, perché ritengo che sia fondamentale liberarsi anche degli stereotipi linguistici. Quando parliamo di scuola il ragazzo è un po' guardingo. La scuola non è altro che preparazione, mentalità, processo. Il mondo scolastico richiede tanta sensibilità, abbiamo tante eccellenze a riguardo sul territorio. La mia attività amministrativa mi ha fatto conoscere la bontà degli operatori della scuola, che riescono quotidianamente a sopperire ai tanti problemi che questo mondo comporta».
Preside Tarantini: «La scuola è ancora un presidio in grado di arginare indifferenza, egoismo, mancanza di solidarietà. La scuola ci crede, lavora, si impegna, opera, nonostante la scarsità di risorse. La palestra in cui siamo è palestra in tutti i sensi. I nostri giovedì del Tannoia si svolgono qui, sono un appuntamento storico di questa scuola, momento di riflessione sulle istanze presenti sul territorio. L'ITET ha formato e forma generazioni di professionisti, siamo fieri dei risultati raggiunti. Spesso queste scuole sono considerate scuole di serie B, invece sono istituti che formano ragazzi con intelligenza più pragmatica, meno speculativa. Come si sposa il green con la vita reale? Non deve restare solo una bella parola. I nostri curricula hanno subito una revisione, amministrazione finanza e marketing si è trasformato. Non è solo un cambiamento di facciata, stiamo lavorando affinché i miei docenti si incontrino e si confrontino sui macro temi e i contenuti da implementare all'interno di questo corso. Con questo stiamo anticipando la riforma degli istituti tecnici, prevista per il prossimo anno».
Prof. Paolo Contini CIRPAS: «Parlare di ecologia, non è solo parlare di ambiente: Il green è un percorso formativo, occorre una svolta antropologica. Non sempre il green è vantaggioso economicamente. Il ruolo dell'ecologia fa il paio con la sostenibilità, economica, verde, sociale, la scuola ha un ruolo fondamentale in questi ambiti. Un percorso di studi come quello del Green Management è assolutamente attuale, una serie di percorsi sulle tematiche green. Abbiamo lavorato sulla pedagogia e sociologia ambientale, con percorsi formativi. All' UNIBA abbiamo un Master di primo livello che riguarda tale tematica: Green Management and Suistainable Business. Tale percorso serve per creare un tessuto imprenditoriale che sappia pensare in maniera green. Il corso vede economico -aziendale, giuridico, energetico, etico, affinché possano essere educatori alla sensibilità aziendale. Il compito della formazione tecnica non attiene all'Università, ma a quel compito vogliamo attendere. Coscienza civica ed ecologica a braccetto, il tema della transizione è un fatto economico, imprenditoriale ma radicalmente un fatto culturale. Una visione che vada al di là del presente. La formazione al sapere è fondamentale».
Chiosa il Presidente AIC Claudio Amorese, che con chiare e dirette slide ha esplicato con termini immediati i concetti del Green Management, arrivando in maniera trasversale a tutta la platea presente.
Nella seconda parte della conferenza, spazio alle case histories di aziende del territorio, Casillo, Maiora, Granoro e Andriani.
Il Green Management deve essere punto focale nel futuro dell'imprenditoria mondiale, se si vuole in qualche modo salvaguardare il pianeta che ci ospita. E il progetto del Tannoia è certamente lodevole e pioneristico sotto quest'aspetto.
L'ITET Tannoia, al passo con i tempi, sarà la prima scuola sul territorio a creare un corso Green Management dal 2023/2024. Il progetto è stato presentato ieri pomeriggio all'interno della palestra del Tannoia nel consueto contenitore del "Giovedì Tannoia", davanti ad un nutrito pubblico.
L'incontro, moderato da Giuseppe Cantatore, ha visto un susseguirsi di interventi autorevoli sull'argomento: il Prof. Paolo Contini per CIRPAS e UNIBA, Ing. Claudio Amorese, presidente AIC, il Vicesindaco Beniamino Marcone e la professoressa Nunzia Tarantini, dirigente ITET Tannoia.
Beniamino Marcone: «Quando frequento questi ambienti, emotivamente sono coinvolto, perché ho trascorso anni belli qui all'ITET Tannoia. Negli anni 90 è iniziata la consapevolezza che il mondo della scuola dovesse essere legato a doppio filo al mondo del lavoro. Questi incontri sono l'ideale per unire mente ad azione, perché ritengo che sia fondamentale liberarsi anche degli stereotipi linguistici. Quando parliamo di scuola il ragazzo è un po' guardingo. La scuola non è altro che preparazione, mentalità, processo. Il mondo scolastico richiede tanta sensibilità, abbiamo tante eccellenze a riguardo sul territorio. La mia attività amministrativa mi ha fatto conoscere la bontà degli operatori della scuola, che riescono quotidianamente a sopperire ai tanti problemi che questo mondo comporta».
Preside Tarantini: «La scuola è ancora un presidio in grado di arginare indifferenza, egoismo, mancanza di solidarietà. La scuola ci crede, lavora, si impegna, opera, nonostante la scarsità di risorse. La palestra in cui siamo è palestra in tutti i sensi. I nostri giovedì del Tannoia si svolgono qui, sono un appuntamento storico di questa scuola, momento di riflessione sulle istanze presenti sul territorio. L'ITET ha formato e forma generazioni di professionisti, siamo fieri dei risultati raggiunti. Spesso queste scuole sono considerate scuole di serie B, invece sono istituti che formano ragazzi con intelligenza più pragmatica, meno speculativa. Come si sposa il green con la vita reale? Non deve restare solo una bella parola. I nostri curricula hanno subito una revisione, amministrazione finanza e marketing si è trasformato. Non è solo un cambiamento di facciata, stiamo lavorando affinché i miei docenti si incontrino e si confrontino sui macro temi e i contenuti da implementare all'interno di questo corso. Con questo stiamo anticipando la riforma degli istituti tecnici, prevista per il prossimo anno».
Prof. Paolo Contini CIRPAS: «Parlare di ecologia, non è solo parlare di ambiente: Il green è un percorso formativo, occorre una svolta antropologica. Non sempre il green è vantaggioso economicamente. Il ruolo dell'ecologia fa il paio con la sostenibilità, economica, verde, sociale, la scuola ha un ruolo fondamentale in questi ambiti. Un percorso di studi come quello del Green Management è assolutamente attuale, una serie di percorsi sulle tematiche green. Abbiamo lavorato sulla pedagogia e sociologia ambientale, con percorsi formativi. All' UNIBA abbiamo un Master di primo livello che riguarda tale tematica: Green Management and Suistainable Business. Tale percorso serve per creare un tessuto imprenditoriale che sappia pensare in maniera green. Il corso vede economico -aziendale, giuridico, energetico, etico, affinché possano essere educatori alla sensibilità aziendale. Il compito della formazione tecnica non attiene all'Università, ma a quel compito vogliamo attendere. Coscienza civica ed ecologica a braccetto, il tema della transizione è un fatto economico, imprenditoriale ma radicalmente un fatto culturale. Una visione che vada al di là del presente. La formazione al sapere è fondamentale».
Chiosa il Presidente AIC Claudio Amorese, che con chiare e dirette slide ha esplicato con termini immediati i concetti del Green Management, arrivando in maniera trasversale a tutta la platea presente.
Nella seconda parte della conferenza, spazio alle case histories di aziende del territorio, Casillo, Maiora, Granoro e Andriani.
Il Green Management deve essere punto focale nel futuro dell'imprenditoria mondiale, se si vuole in qualche modo salvaguardare il pianeta che ci ospita. E il progetto del Tannoia è certamente lodevole e pioneristico sotto quest'aspetto.