Adottato anche a Corato il nuovo Messale, ecco come cambia la Messa

Le variazioni per le preghiere volute da Papa Francesco

domenica 29 novembre 2020
Entra in vigore a partire da oggi, 29 novembre, il nuovo messale con le variazioni per alcune preghiere volute da Papa Francesco.

Già nella Santa Messa vespertina di ieri sera in molte parrocchie sono state recitate le orazioni secondo le nuove disposizioni contenute in questa terza edizione del Messale Romano a cui tutte le Diocesi si adegueranno, chi a partire dalla prima domenica dell'Avvento 2020 chi comunque entro la Pasqua del prossimo anno.

Il Padre Nostro
Una delle novità più importanti è la recita del "Padre Nostro". Il versetto «non indurci in tentazione» diventa «non abbandonarci alla tentazione». La nuova traduzione dal testo originale in greco antico - caldeggiata da Papa Francesco - è già stata adottata anche da altre conferenze episcopali nelle loro rispettive lingue.

Fratelli e sorelle
Papa Francesco ha voluto mandare anche un messaggio di inclusione e rispetto: infatti, quando sarà recitato il "Confesso" bisognerà inserire la parola «sorelle» al verso «Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli», e poi anche «E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli» prevede l'aggiunta di «e sorelle».

Gloria
Nel "Gloria" si augurerà la «pace in terra agli uomini, amati dal Signore» anzichè la ormai vecchia dicitura «pace in terra agli uomini di buona volontà»: una traduzione considerata più fedele all'originale greco del Vangelo.

Kirie, eleison
Cambiano "Signore, pietà" e "pace in terra"
Il nuovo Messale stabilisce poi di privilegiare le invocazioni in greco antico «Kirie, eleison» e «Christe, eleison» rispetto all'italiano «Signore, pietà» e «Cristo, pietà».

«Il sacerdote non deve "togliere o aggiungere alcunché di propria iniziativa», ammonisce la Cei nell'introduzione al Nuovo Messale e avverte: «la superficiale propensione a costruirsi una liturgia a propria misura non solo pregiudica la verità della celebrazione ma arreca anche una ferita alla comunione ecclesiale».

Intanto, la Cei in collaborazione con il Comitato tecnico scientifico è al lavoro per un nuovo protocollo per la Messa di Natale che, in tempi di pandemia, ha bisogno di nuove regole che riguarderanno le presenze, gli orari (visto che la tradizionale messa del 24 dicembre è a mezzanotte, e quindi si 'sfora' il coprifuoco) e anche i cori e le processioni.

Per garantire il distanziamento - come da norme Covid - il numero massimo degli ingressi dovrà essere rispettato e controllato, così come va definito il numero dei coristi o delle persone che possono stare sull'altare.