Addio a Andrew Balducci, il coratino che portò in America il cibo gourmet italiano
Fu il primo a far conoscere oltre Oceano le cime di rape
giovedì 5 aprile 2018
9.52
La notte tra il 30 e il 31 marzo si è spento a New York Andrew Balducci, una delle eccellenze coratine nel mondo, all'età di 92 anni. Dietro ad un nome sconosciuto ai più, almeno nella sua terra d'origine, si cela un personaggio cardine della cucina gourmet newyorkese, un innovatore, un pioniere della gastronomia, il primo ad esportare il cibo made in Italy nella "Grande mela" il tutto lontano dalla luce dei riflettori, in netta antitesi con tutti gli chef, con stelle o senza, che quotidianamente affollano i palinsesti di qualsivoglia canale televisivo.
Nato da papà Luigi, che arriva a da Corato a New York nel 1916, Andrew inizia a lavorare nell'impresa di costruzioni a conduzione familiare. La guerra lo porta lontano da casa e il 6 giugno del 1944 fa parte di una delle più grandi invasioni anfibie della storia, lo sbarco in Normandia, passaggio cardine per la distruzione del terzo Reich.
Nel frattempo a migliaia di miglia dall'Europa falcidiata dal secondo conflitto mondiale, la famiglia di Andrew cambia attività e apre un chioschetto di frutta e verdura nel quartiere di Greenwich Village, o Village, come amano dire i newyorkesi. Greenwich Village culla della cultura americana, che ha visto la nascita artistica di personaggi del calibro di Jack Kerouac, Bob Dylan e Woody Allen, solo per citarne alcuni. In questo clima di fervore culturale un'insegna dal nome curioso, almeno per i non coratini, campeggia all'angolo tra Christopher Street e Greenwich Avenue: "Balducci's". È molto spartano il primo punto vendita della famiglia di Andrew, ma attira subito le attenzioni di James Beard, uno degli chef più influenti a New York e non solo.
Ma è il 1972 l'anno della svolta: Andrew decide di aprire un grocery store con tanti prodotti di importazione italiana, portando le eccellenze gastronomiche dello stivale nella sua terra adottiva. E negli anni della febbre del sabato sera, dei pantaloni a zampa e dei primi computer non era cosa comune, anzi. Andrew Balducci è stato il primo al mondo a dedicare un intero negozio ai prodotti italiani all'estero. Pane, dolci, conserve, formaggi, ma anche prosciutti (Andrew è stato il primo ad esportare il prosciutto di Parma) e Cime di Rape. Il simbolo gastronomico indiscusso della Puglia negli States, precisamente in California, complice anche il clima molto simile. Fu Andrew negli anni 70 a consigliare agli chef californiani di coltivare questa verdura, sconosciuta oltreoceano. E il successo fu clamoroso.
Negli anni a seguire si preoccupò di consolidare il successo della sua attività, sempre in cerca di nuovi prodotti da proporre alla sua clientela, mozzarella, pane realizzato da artigiani selezionati, interi settori del negozio dedicati a macelleria, pasticceria e prodotti del mare. Basti pensare che già nel 1978 l'attività si dotava di un catalogo digitale, inviato via email, per organizzare gli ordini: nel 1984 il catalogo si sarebbe trasformato in un compendio a colori di 70 pagine e più, che in città, e all'America, raccontava le specialità del negozio al Greenwich Village, contribuendo a consolidarne il mito.
A testimoniare ancora di più l'importanza di questa figura, e la risonanza mediatica che la sua morte ha avuto nei media newyorkesi e statunitensi. Persino il New York Times ha scritto della sua morte tessendone le Lodi e sottolineando come la sua figura sia stata fondamentale per la gastronomia newyorkese.
Da oggi quando vi recherete all'estero, per piacere o per lavoro, e vedrete sparsi per le strade di qualsiasi città del mondo negozi di prodotti tipici italiani, potrete affermare con una certa fierezza che l'idea di tutto ciò è stata di un vostro concittadino e potrete raccontare la mitica storia del Balducci's.
Nato da papà Luigi, che arriva a da Corato a New York nel 1916, Andrew inizia a lavorare nell'impresa di costruzioni a conduzione familiare. La guerra lo porta lontano da casa e il 6 giugno del 1944 fa parte di una delle più grandi invasioni anfibie della storia, lo sbarco in Normandia, passaggio cardine per la distruzione del terzo Reich.
Nel frattempo a migliaia di miglia dall'Europa falcidiata dal secondo conflitto mondiale, la famiglia di Andrew cambia attività e apre un chioschetto di frutta e verdura nel quartiere di Greenwich Village, o Village, come amano dire i newyorkesi. Greenwich Village culla della cultura americana, che ha visto la nascita artistica di personaggi del calibro di Jack Kerouac, Bob Dylan e Woody Allen, solo per citarne alcuni. In questo clima di fervore culturale un'insegna dal nome curioso, almeno per i non coratini, campeggia all'angolo tra Christopher Street e Greenwich Avenue: "Balducci's". È molto spartano il primo punto vendita della famiglia di Andrew, ma attira subito le attenzioni di James Beard, uno degli chef più influenti a New York e non solo.
Ma è il 1972 l'anno della svolta: Andrew decide di aprire un grocery store con tanti prodotti di importazione italiana, portando le eccellenze gastronomiche dello stivale nella sua terra adottiva. E negli anni della febbre del sabato sera, dei pantaloni a zampa e dei primi computer non era cosa comune, anzi. Andrew Balducci è stato il primo al mondo a dedicare un intero negozio ai prodotti italiani all'estero. Pane, dolci, conserve, formaggi, ma anche prosciutti (Andrew è stato il primo ad esportare il prosciutto di Parma) e Cime di Rape. Il simbolo gastronomico indiscusso della Puglia negli States, precisamente in California, complice anche il clima molto simile. Fu Andrew negli anni 70 a consigliare agli chef californiani di coltivare questa verdura, sconosciuta oltreoceano. E il successo fu clamoroso.
Negli anni a seguire si preoccupò di consolidare il successo della sua attività, sempre in cerca di nuovi prodotti da proporre alla sua clientela, mozzarella, pane realizzato da artigiani selezionati, interi settori del negozio dedicati a macelleria, pasticceria e prodotti del mare. Basti pensare che già nel 1978 l'attività si dotava di un catalogo digitale, inviato via email, per organizzare gli ordini: nel 1984 il catalogo si sarebbe trasformato in un compendio a colori di 70 pagine e più, che in città, e all'America, raccontava le specialità del negozio al Greenwich Village, contribuendo a consolidarne il mito.
A testimoniare ancora di più l'importanza di questa figura, e la risonanza mediatica che la sua morte ha avuto nei media newyorkesi e statunitensi. Persino il New York Times ha scritto della sua morte tessendone le Lodi e sottolineando come la sua figura sia stata fondamentale per la gastronomia newyorkese.
Da oggi quando vi recherete all'estero, per piacere o per lavoro, e vedrete sparsi per le strade di qualsiasi città del mondo negozi di prodotti tipici italiani, potrete affermare con una certa fierezza che l'idea di tutto ciò è stata di un vostro concittadino e potrete raccontare la mitica storia del Balducci's.