A scuola di legalità con il magistrato coratino Giuseppe Craca

Il giudice ha incontrato i ragazzi della Cifarelli Santarella

domenica 19 dicembre 2021 15.47
Educare alla cultura delle regole e al senso di appartenenza alla Comunità è tra i compiti affidati alla Scuola.

Proprio per questo, sabato 18 dicembre, si è tenuta una lezione di legalità, rivolta a tutti gli alunni di classe 3^ della Scuola Secondaria di Primo Grado "L. Santarella" di Corato, iniziativa finalizzata a far riflettere gli alunni sull'importanza di rispettare le leggi, le norme, le regole del vivere quotidiano.

La manifestazione, in una proficua forma di raccordo inter-istituzionale, ha visto la partecipazione del Sindaco De Benedittis, dell'Assessore alle Politiche Educative e Culturali, Beniamino Marcone e del Giudice Dott. Giuseppe Craca.

Dopo i saluti iniziali da parte del Dirigente Scolastico, dott.ssa Mariagrazia Campione, e delle rappresentanze istituzionali del Comune di Corato, i ragazzi sono stati invitati a riflettere sul significato di legalità intesa non solo come rispetto delle norme ma come "un luogo della coscienza collettiva", che la Scuola contribuisce a formare.

Successivamente, i ragazzi si sono esibiti in una breve "performance", leggendo alcune testimonianze di "uomini simbolo" che hanno combattuto contro la mafia e l'illegalità e presentando una canzone, invito alla riflessione contro ogni forma di violenza, "Pensa" di Fabrizio Moro. Il coro è stato diretto dai professori di Educazione Musicale della Scuola Secondaria, Prof.ssa Adriana Mastrorillo e Vincenzo Barile, accompagnati dal Prof. Pietro Catucci al violino.

Di seguito, la prof.ssa Annunziata Laganà, docente Referente dell'Educazione Civica dell'istituto Comprensivo, ha illustrato le motivazioni dell'importanza dell'Educazione Civica nella Scuola, disciplina che, a partire dall'anno scolastico 2020-2021, è tornata ad essere una disciplina di insegnamento obbligatoria, dalla Scuola dell'Infanzia sino alla Scuola secondaria di II grado. L'Educazione Civica è fondamentale, per conoscere diritti e doveri di ogni cittadino e la Scuola ha anche un rapporto relazionale privilegiato con i giovani, sviluppato attraverso il lavoro di gruppo, le regole comuni e il contributo delle individualità di ogni studente.

Alla luce di questa specifica e necessaria funzione formativa della Scuola, la Legge n. 92 del 2019, che ha reintrodotto l'insegnamento scolastico dell'Educazione Civica, ha incluso la condivisione e la promozione dei principi di legalità nel bagaglio culturale imprescindibile per lo sviluppo dei giovani.

È stato spiegato ai ragazzi che non è possibile l'esistenza di una comunità senza il riconoscimento dei valori comuni: non esiste cioè cittadinanza senza legalità.
Davvero interessante e coinvolgente è stato l'intervento Dott. Giuseppe Craca che, rispondendo alle tante domande poste dagli alunni, con la sua testimonianza ha offerto significativi esempi e spunti per riflettere sullanatura e la funzione delle regole nella vita sociale, sui valori civili e sulla democrazia, sull'esercizio dei diritti di cittadinanza.

In un'ottica di reale prevenzione, la Scuola deve aiutare i ragazzi ad assumersi delle responsabilità, ricordare loro che chi cresce ha diritto all'errore, ma anche alla correzione, sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la legalità "conviene" e che, laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci può essere criminalità. La legalità è un'opportunità in più per dare senso al loro futuro.
In tal senso, promuovere la cultura della legalità nella Scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l'acquisizione delle conoscenze e l'interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile.

La nostra Scuola è attivamente impegnata per lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e consapevole - afferma il Dirigente Scolastico, dott.ssa Mariagrazia Campione - ed è per questo che sento il dovere di ringraziare il Dott. Cracaper la preziosa opportunità che ha dato ai nostri alunni, nella convinzione che, promuovere la cultura della legalità significa aiutare i ragazzi a crescere come cittadini responsabili, consapevoli e liberi, nella partecipazione attiva, costruttiva alla vita del proprio contesto sociale, affinché ciascuno di loro maturi un positivo senso di appartenenza alla propria comunità».